Special 2.~ Believe

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<<Guarda, c'é Namekawa la bomba!>>

<<Ehi, ciccioryuga! >>
<<Attenti, il pavimento potrebbe crollare!>>
Queste, e anche cose peggiori, dovevo subire ogni giorno, quando camminavo nei corridoi.
Ma non era sempre stato così. Prima ero uno studente qualsiasi, forse con quale chilo in più rispetto alla media, ma nessuno ci badava. Ciò che cambiò tutto aveva un nome e un volto.

Sachiko.

Sachiko era il tipo di ragazza che, quando camminava per i corridoi, sembrava che qualcuno le avesse steso il tappeto rosso ai piedi. Scuoteva i capelli, sorrideva e ammiccava. Aveva l'invidia delle ragazze e l'ammirazione dei ragazzi.
Tra quei ragazzi io non potevo mancare.
Ho sempre guardato Sachiko da lontano, nel cortile della scuola, nei corridoi, a volte in strada mentre ritornava a casa.
L'ho sempre guardata, ma non ho mai osato avvicinarmi.
Fino al giorno in cui fu lei a avvicinarsi.
There's something good inside of me

<<Hei tu! Sei Ryuga giusto? Ti va di venire con me e i miei amici?>>
Avete presente i film dove il ragazzo sfigato miracolosamente diventa amico della più popolare della scuola? Ecco, la situazione era più o meno questa.
All'inizio fu tutto molto divertente.  Si rideva e scherzava,  finalmente mi sentivo davvero parte del gruppo.
Fino a quel giorno.

<<Ehi Namekawa, fai un pò di dieta!>> uno degli amici di Sachiko mi guardò con disgusto. Pensai fosse una battuta amichevole, ma il disprezzo della sua voce diceva il contrario.
Guardai Sachiko, sperando che lei dicesse qualcosa per difendermi.
Lei guardò prima me, poi l'amico.
E rise.
Fu come un pugno in faccia. Non rideva per smorzare l'atmosfera; rideva in modo acido, poi fece eco all'amico e tutti la seguirono.

Il giorno dopo la scena si ripeté. Continuò così, giorno dopo giorno. Non appena mettevo piede a scuola, subito tutti mi ricoprivano di insulti e prese in giro.
Provai a parlarne con Sachiko, pregandola di farli smettere.
Lei rise.
<<Oh, rilassati Namekawa, ci stiamo solo divertendo.>>
Decisi di smettere di frequentarla, lei e la sua compagnia, ma non bastò. La sua risata, i suoi occhi gelidi mi perseguitavano.

<<Come mai non mangi, tesoro?>>
Mia madre vedeva Che c'era qualcosa che non andava. In realtà credo che tutti lo notassero, ma non dicessero nulla.
<<Non ho molta fame, mamma.>>
<<Kaito aveva della pizza e ce la siamo mangiati prima di tornare a casa.>>
<<Ho mal di pancia, credo che andrò a sdraiarmi.>>
Tutte bugie. Bugie, bugie, bugie.
Quando ero solo nella mia stanza, ecco che arrivavano tutti i pensieri negativi della giornata si univano in un unica frase: fai schifo, è colpa tua.

In quei momenti gli unici rumori udibili erano la pelle che veniva tagliata e un pianto soffocato.

Stanza numero 27, paziente: Namekawa Ryuga.
Diagnosi: rifiuto del cibo, possibile anoressia, segni di autolesionismo.

Non avevo mangiato nulla quel giorno e mi sentii male. I miei genitori scoprirono tutto, io finii in una clinica per disturbi alimentari e la notizia si diffuse a macchia d'olio. Alcuni ragazzi mi inviarono pure delle lettere di scusa, ma di lei non seppi più nulla.
Dovevo cambiare. Non per Sachiko, non per la mia famiglia, ma per me stesso.
La forza più grande di un uomo è quella di cambiare se stesso.

Alto, leggermente muscoloso e biondo: in un estate ero cambiato più di quanto credessi. Davanti a me avevo la vita da liceale, piena di opportunità e sicuramente migliore della precedente scuola. Come la fenice, ero rinato dalle mie ceneri.
Quando incontrai Kyoko era uno di questi giorni perfetti. Non appena la vidi rimasi senza fiato. Era indubbiamente bellissima.
Anche Sachiko era bellissima.
Ma Kyoko era tutto il contrario di lei: intelligente, gentile, simpatica.
E ghoul.

Come reagiresti se scoprissi che la persona di cui ti sei innamorato è un ghoul? Ovviamente non bene. Eppure non ha mai cercato di mangiare nessuna delle persone a cui voleva bene o di far loro del male.
Kyoko è un esperimento, per metà ghoul e per metà umano, mangia le persone e potrebbe perdere il controllo e divorarmi senza accorgersene.
Ma, nonostante ciò, lei è la miglior persona che conosca.
E io la amo.

Una persona entra di colpo nella tua vita e la rovina.
Un'altra entra di soppiatto, sistema tutto e se ne va sorridendo.

Era un bel pomeriggio di aprile ed ero con Kyoko a fare shopping per le vie di Tokyo.
<<Non ci credo!>> esclamò una vocetta <<Ryuga Namekawa! Sei proprio tu?>> una ragazza dai lunghi capelli castani si avvicinò a me sorridendo.
<<Oh. C-ciao Sachiko.>>
Era proprio lei, con la solita aria da "sono la regina del mondo"
<<Ne è passato di tempo!>> esclamò, parlando come se fossimo sempre stati amici.
<<Sei diventato molto carino, sai? Magari possiamo andare a bere qualcosa insieme, solo noi due.>>
<<Non credo sia fattibile.>> Kyoko interruppe la conversazione, spuntando al mio fianco con uno sguardo gelido.
<<Sai, è una serata tra noi.>>
Sachiko non si scompose <<immagino, ma non credo che a Ryuga-kun dispiaccia. >>
Lo sguardo di Kyoko diventò di fuoco <<Hai presente i ghoul mia cara?>>
<<Si, perché?>>
<<Perché se non ti allontani entro cinque secondi dal mio ragazzo potresti vederne uno da vicino.>
Non ho mai visto qualcuno allontanarsi così in fretta.
<<Che buon profumo la tua amichetta. Cos'è, eau de puttana? >>
<<Kyoko...>>
<<Non la mangerei nemmeno una così, la vomiterei all'istante.>>
<<Kyo->>
Lei sbuffò <<okay, l'ho smessa. >>
<<Ti amo>> la baciai, con un silenzioso "vaffanculo" a Sachiko.

Spazio autriche
Hola! Questo era il secondo speciale, stavolta su Ryuga u.u
#Sachikomuori :)
Spero vi sia piaciuto, alla prossima! :3

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora