16.

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Andava tutto bene.
Sospirò e sorrise, sedendosi sul letto, con i bianchi capelli sparsi sul materasso.
Tutto era come doveva essere. Kaito era stato dimesso dall'ospedale e, anche se non lo ammetteva, aveva conquistato il cuore di Sayu, dato le occhiate sdolcinate che si lanciavano da un banco all'altro.
Shiro aveva accettato, seppur con poco entusiasmo, di vivere all' Anteiku e stava imparando a conoscere meglio sua madre. Inoltre Yoshimura era riuscito a convincerlo a frequentare il liceo insieme a sua sorella.
Insomma, tutto era come desiderava, eppure c'erano alcune cose che continuavano a non essere al posto giusto: sentiva ancora senso di colpa nei confronti di Sayu, la CCG continuava a dar loro la caccia e la il sussurro predatore nella sua testa non era scomparso. La porta si aprì e Shiro entrò, sedendosi vicino a lei.
<<Non saremo in classe insieme.>> Kyoko alzò la testa <<Cosa?>>
<<Yoshimura ha parlato con la preside e lei ha detto che non saremo nella stessa classe.>> la ragazza sospirò e strinse la mano al fratello. <<Non ti preoccupare. Saremo comunque vicini.>>
Lui sorrise e la abbracciò.

♦♦♦
Zaino appeso pigramente a una spalla, divisa ordinata e pulita, capelli ben pettinati. Shiro era pronto per il suo primo giorno di scuola.
<<Touka e Kyoko ti hanno insegnato come comportarti?>> Junko girava intorno al figlio, sistemandogli il cravattino, spolverandogli la camicia.
<<Sì, mi hanno detto tutto. Non fare risse, non mostrare la kagune, rispetta il regolamento della scuola e bla bla bla.>> rispose lui annoiato. <<Mamma, sto andando a scuola, non in un campo militare. Rilassati.>>
<<Fratellone, andiamo?>>
<<Sì, arrivo>>
Si liberò dalla presa della madre e corse verso Kyoko.

Quando arrivarono davanti alla scuola, tutti gli studenti -specialmente le ragazze- osservavano il nuovo arrivato <<Hei ragazzi!>> Ryuga corse verso i due, seguito da Sayu e Kaito, che avevano le mani intrecciate e camminavano guardandosi negli occhi. Ryuga baciò teneramente la ragazza, facendo storcere il naso a Shiro.
<<Sembra che tu abbia già fatto colpo!>> il biondo indicò due ragazze che lo fissavano ridendo.
<<Meraviglioso>> sbuffò e si diresse all'interno, ignorando gli sguardi e i risolini degli altri ragazzi.

<<Ragazzi, da oggi avrete un nuovo compagno.>> annunciò l'insegnante
Shiro si sedette nell'unico banco vuoto, accanto alla finestra.
Alla ricreazione uscì in cortile per raggiungere la sorella, quando si scontrò con qualcosa, o meglio qualcuno.
<<Ops, scusami, non volevo!>> disse una vocina che apparteneva a una ragazza minuta, con i capelli castani e gli occhi color caramello.
<<Oh, tu sei il ragazzo nuovo, Shiro.>> tese la mano. <<Io sono Yume Moriuchi. Siamo nella stessa classe>>
Shiro non era stato molto attento a osservare i suoi compagni, e non si era accorto di quella ragazza.
<<Ah. Ciao.>>
Se ne andò annoiato, ma Yume lo seguì. <<Sei il fratello di Kyoko?>> lui si fermò.
<<La conosci?>>
Yume scrollò le spalle <<Conosco Ryuga. Mia sorella è molto amica di suo fratello. Oh, eccoli!>> i quattro si stavano avvicinando a loro.
<<Hei Shiro, com'è andata? Oh, ciao Yume!>>
Shiro sbuffò, a disagio in mezzo a tanta gente.
Tutti si misero a chiacchierare tra di loro e lui non volle farsi coinvolgere nella conversazione. Gironzolò nel cortile, finché non si ritrovò per caso vicino a un gruppo di ragazzini che ridacchiavano e fumavano sigarette.
<<Ehi, tu sei quello nuovo, vero?>>
<<Mh, sì.>>
Risatine e fumo.
<<Sei nella sezione C, vero?>>
Shiro li guardò annoiato. <<Esatto.>>
Il più alto dei cinque lo guardò negli occhi, creando una nuvola di fumo. <<Sei in classe con la piccola Yume, vero?>>
Stavolta Shiro si mise sull'attenti. <<Sì, è in classe con me.>> tutti e cinque risero.
<<Quella povera orfanella diabetica?>> risero sguaiati e continuarono a fumare
<<Attento a quella: magari diventa una drogata fallita come i suoi genitori.>>
Ma Shiro non sentiva. Si era allontanato a passo svelto, con una inspiegabile ira che cresceva nel petto

♦♦♦
<<Che cosa sai su Yume?>>
Kyoko guardò perplessa il fratello. <<In che senso?>>
Lui sospirò <<Insomma, qualcosa su di lei, la sua famiglia, cose così.>>
<<So che ha il diabete, che sul fianco porta un macchinario che le inietta insulina, sua sorella e il fratello di Ryuga sono amici...>>
<<E i suoi genitori? Come sono?>> Kyoko sorrise. <<Oh, a detta sua sono meravigliosi. Gentili, disponibili, le vogliono molto bene. Ma perché me lo chiedi?>>
<<Boh, così.>>
Kyoko era stupefatta dal comportamento del fratello, ma non disse nulla e uscì dalla stanza.
Shiro si buttò sul letto. Si interrogò tutta la sera su quella ragazza con gli occhi da bambina.
Prese la giacca e uscì, sperando di schiarirsi le idee.

È solo un umana. Si diceva mentre camminava. Perché preoccuparsi tanto?
Però... Però a Kyoko importava di Ryuga. Sua sorella era pronta a sacrificarsi per la sua amica umana.
Iniziò a farsi buio e decise di tornare all' Anteiku.
Se sua sorella si era affezionata a degli umani e li proteggeva allora forse gli umani non erano solo cibo.
Forse anche quella ragazzina dagli occhi color caramello, conoscendola a fondo, si sarebbe rivelata una brava persona.

Spazio autrice:
Ops! Ho creato una ship *°*
Sorry se non c'è stata molta azione, rimedieremo con il prossimo!
Byee~

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora