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Quando vedrete il simbolo "∆" potrete far partire la canzone ^^

Shiro camminava silenziosamente nei corridoi dell'ospedale, accompagnato solo dal rumore dei suoi passi e di quello del sangue che gocciolava sul pavimento.
Sangue non suo.
Quando era suonato l'allarme aveva perso Yume in mezzo alla folla, intravedendo un uomo che la prendeva per mano e la trascinava via. Mentre la cercava, si era imbattuto in un altro ibrido, un ragazzo alto e con capelli corvini. Shiro allora fece ciò che aveva imparato da quando era uscito fuori dalla Yamori: combattere.
E lo aveva fatto molto bene, mettendo in pratica tutte le tecniche imparate nella ventunesima circoscrizione.
Il suo avversario era finito a terra, guardandolo odiosamente.
<<Siamo molto simili, sai?>> aveva mormorato.
<<Siamo entrambi ibridi, creati per lo stesso scopo e siamo tutti e due appartenenti alla Yamori.>> Shiro sferrò l'ultimo , letale, colpo mormorando <<Forse. Ma io non sono una loro proprietà. Non più.>>
Ora c'era solo lui, solo nel silenzio, sperando di trovare Yume o Kyoko e che stessero bene.

Yume guardò l'uomo di fronte a sé.
L'aveva presa per mano e condotta in quella stanza, piena di medicine e di odore asettico. Lei si era lasciata trascinare, un po' perché aveva paura della pistola dell'uomo, un po' perché sentiva qualcosa di familiare in lui.
E ora erano in quella stanza, dove lui preparava una siringa e stava per iniettarla nel braccio della ragazza.
Lei si ritrasse spaventata.
<<È insulina.>> sorrise lui gentile, prendendole delicatamente il braccio. <<È passato un po' di tempo dall'ultima iniezione, vero?>> Yume continuò a avere la sensazione che l'uomo fosse qualcuno che conosceva e un'idea provò a farsi strada nella sua testa, ma la fermò subito.
Non poteva essere  lui, era impossibile che lui fosse lì.
<<Non ti preoccupare, tra poco sarai al sicuro.>> guardò il braccio della ragazza. Durante la corsa aveva urtato un carrello pieno di siringhe e bisturi e uno di essi l'aveva ferita al braccio, che ora sanguinava copiosamente.
<<Ora ti sistemo la ferita. >> si alzò e si diresse verso l'armadietto dei medicinali, quando la porta si aprì di scatto e Shiro entrò furiosamente.
<<Stai lontano da lei!>> l'uomo prese la pistola, ma con uno scatto il ragazzo la lanciò a terra, sul pavimento, vicino a Yume.
Shiro prese per il collo l'uomo e lo sbatté al muro.
Lo aveva riconosciuto.
Era la stessa persona che, tempo prima, aveva rapito Sayu per costringere lui e sua sorella a ritornare alla Yamori.
Doveva ucciderlo. Non poteva lasciare che lui attaccasse ancora, ferendo Kyoko o qualcuno a cui teneva.
<<Yume.>> disse serio. <<Copriti gli occhi.>>
<<C-cosa?>>
<<Sto per fare del male a quest'uomo. Non guardare.>>
Yume lo guardò senza parole. Era questo il vero Shiro? Una persona violenta?
<<Vuoi ucciderlo?>>
<<Tu non guardare.>>
Shiro non la guardava neanche negli occhi.
<<Non puoi ucciderlo!>>
<<Yume, tu non hai idea di chi sia quest'uomo!>>
L'uomo sorrise e lei trasalí, capendo che ciò che credeva impossibile era appena diventato realtà.
<<Lo so eccome!>>
L'uomo ora ghignava
<<Lui è Teru! È mio fratello!>>


Shiro strabuzzò gli occhi.
<<F-fratello?>>
Teru lo guardò trionfante. <<Sorpresa. Chi pensi che si occupasse di lei mentre i nostri genitori si drogavano? Chi credi le abbia insegnato a fare le iniezioni di insulina?>> il suo sorriso si fece ancora più odioso.
<<Io. Io mi sono sempre preso cura di Yume. >>
Non era possibile.
Non poteva essere possibile.
Perché Yume non ne aveva mai parlato?
<<Shiro, lascialo andare...>>
Non poteva dargliela vinta.
Il kagune di Shiro spuntò dolcemente dalle sue spalle e il suo occhio si colorò di nero, con la pupilla che diventò subito cremisi.
Uno,due , tre colpi. Il ghigno  era sparito dal viso di Teru ed era stato sostituito da un espressione di dolore.
Si accasciò a terra senza fare rumore e il silenzio calò nella stanza.
Shiro sospirò e si voltò lentamente verso Yume.
<<Yume, posala.>>
Lei aveva in mano la pistola del fratello e la puntava tremante verso Shiro, mentre il sangue scendeva dal braccio formava una piccola pozza sul pavimento.
<<Lo hai ucciso! Era mio fratello e tu lo hai ucciso!>>
<<Yume...>>
Lui fece dei piccoli passi verso di lei.
<<Stai lontano da me! Sei un mostro!>>
Era stanca, spaventata e stava perdendo troppo sangue.
<<Sei un mostro...>> mormorò mentre le sue gambe cedevano.
Le braccia di Shiro la presero al volo e la portò in braccio fuori dalla stanza e, finalmente, fuori dall'ospedale.

°°°
<<Era suo fratello?>> disse Kyoko con un lungo sospiro.
Shiro annuì. Erano  nel cortile dell'ospedale, dove c'erano auto della polizia e ambulanze.
Dopo esser uscito dall'ospedale con Yume in braccio, lei era stata subito presa da alcuni dottori e lui aveva ritrovato sua sorella insieme a Ryuga, Kaito e Sayu.
Si erano raccontati tutto ciò che era successo e ora i gemelli erano seduti l'uno accanto all'altra.
<<Ho fatto la cosa giusta?>> disse piano Shiro. Kyoko lo guardò.
<<Insomma, lui ha rapito Sayu e ci avrebbe ancora fatto del male.>>
Kyoko si alzò e lo strinse forte a sé
<<Hai fatto molto bene. Ci hai protetti. Yume capirà, vedrai.>>
Lui sospirò.
Sei un mostro
Improvvisamente capì il senso di colpa di Kyoko.
Ed era orribile.

Spazio autrice:
Non odiatemi :>
Poi finisce bene, giuro.

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora