Shiro si svegliò con ancora il sapore delle sue lacrime in gola. Guardò l'orario sul proprio cellulare: le otto e venti. Probabilmente in quel momento Yume era appena arrivata alla stazione e stava aspettando con Teru il treno che li avrebbe portati a Osaka.
Chiuse nuovamente gli occhi, sperando di addormentarsi, ma qualcuno entrò nella camera e aprì prepotentemente le tende, facendo entrare la luce del sole.
Due mani gli tolsero le coperte di dosso e lui guardò la colpevole di quel brusco risveglio.
<<Stavo cercando di dormire.>>
Kyoko sbuffò <<Non è il momento di dormire.>> Gli tirò una maglietta e un jeans addosso.
<<Preparati, andiamo alla stazione.>>
Il ragazzo si rintanò nuovamente nelle lenzuola.
<<Non voglio. Yume è più felice così.>>
<<Ieri ti è sembrata felice?>>
Kyoko tolse per la seconda volta le coperte dal fratello e lo guardò negli occhi.
<<Cosa ti ho detto ieri?>>
Lui sospirò. <<Che devo reagire.>>
<<Esattamente. Perciò ora alza il sederino e corri da lei.>
Junko entrò in quel momento, con aria decisa.
<<Ascoltami bene, signorino.>>
Disse con un tono severo che non ammetteva repliche. <<Ci ho messo nove mesi per darti un cuore, non lascerò che qualcuno te lo spezzi in così poco tempo.>>
Shiro sembrava improvvisamente convinto.I due gemelli scesero dall'auto leggermente scombussolati ma decisi.
Junko aveva guidato come un pilota di formula uno, sfidando i limiti di velocità e diversi semafori.
Ora i due erano alla stazione e si facevano strada in mezzo al mare di persone che si affollavano sui binari.
Shiro si guardò intorno e finalmente scorse un uomo alto e moro, accompagnato da una minuta ragazzina dai capelli castani.
<<Yume!>> Gridò, correndo verso i due e sgomitando tra la gente. Quando Teru si accorse di lui, gli rivolse uno sguardo di disprezzo e corse via, trascinando Yume con sé.
L'albino continuò a inseguirli e, quando svoltarono, si ritrovò davanti a una porta con un divieto di accesso. La aprì ed essa si richiuse dietro di lui e fu subito in un altro binario, stavolta deserto e semibuio.
Chiamò Yume a gran voce e la trovò in un angolo, spaventata e con la valigia in mano.
Il cuore di Shiro fece una capriola.
<<Stai bene?>>
Lei annuì <<Perché sei qui?>>
<<Prima che tu parta devo dirti una cosa.>>
<<Che cosa?>>
Lei lo guardò interrogativa, in attesa della sua risposta. Shiro stava per parlare, ma scorse una figura dietro di lei e vide chiaramente lo scintillio di un coltello.
Con uno scatto, la spostò da davanti a sé e affrontò Teru.
<<Sei venuto a dirle addio?>> Ghignò l'uomo, con uno sguardo colmo di odio.
<<Ti piacerebbe.>>
Shiro non aveva attivato il kagune e ora il combattimento era alla pari.
Eccetto per il fatto che Teru era armato.
Shiro stava per disarmarlo, ma lui fu più veloce e gli piantò il coltello nel ventre.
Al ragazzo per un momento mancò il respiro e il sangue iniziò a colare, sporcandogli i vestiti.
<<Che succede, non riesci a rigenerarti?>> Il viso dell'uomo era diventato una maschera di follia.
<<Ti presento l'arma creata da me, creata appositamente per i ghoul.>>
Shiro riuscì a tirargli un pugno sul naso e lo fece cadere sui binari, in mezzo alle carcasse di vecchi treni, poi cadde in ginocchio, con la ferita che non smetteva di sanguinare.
Yume si precipitò da lui e guardò terrorizzata la ferita.
<<Mi dispiace, non sarei dovuta andare con lui.>> Disse la ragazza, che sembrava sull'orlo delle lacrime.
Shiro respirava affannosamente, ma riuscì a dire <<Devo dirti una cosa.>>
Lei gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi. <<Solo se sopravvivi, d'accordo?>>
Si alzò e cercò una via d'uscita, ma la porta dalla quale erano tutti e tre entrati si era bloccata.
Erano intrappolati.
<<Yume...>> Sussurrò Shiro, tenendosi la ferita.
Lei non riuscì più a trattenere il pianto.
<<No! Noi usciremo da qui, promesso.>> Prese a pugni la porta, gridando aiuto, ma non ci fu risposta. Si accasciò affranta a terra a fianco al ragazzo. <<Perdonami. >> Disse lui. <<Mi sono comportato da egoista.>>
Prima che Yume potesse rispondere, la porta si aprì violentemente e Kyoko entrò trafelata, seguita da alcuni poliziotti.
<<Scusate il ritardo.>>•••
Shiro fece un respiro profondo e guardò il cielo.
Era fuori dalla stazione insieme alla sorella. Due medici gli avevano sistemato la ferita e ora aspettava Yume, che raccontava tutto ciò che era successo alla polizia.
<<Non capisco una cosa.>> Disse Kyoko, che aveva ascoltato la versione di Shiro.
<<Perché non hai usato il kagune?>>
Lui sospirò <<Non volevo che Yume mi vedesse di nuovo come un mostro.>>
La castana li raggiunse in quel momento; non appena Kyoko la vide, si allontanò rapidamente, preferendo lasciarli soli.
<<Che cosa dovevi dirmi?>>
Shiro rimase senza parole. Si sarebbe dovuto preparare un discorso e provarlo davanti allo specchio.
Decise di non indugiare oltre e dirle ciò che pensava sin dall'inizio.
<<Hai un bel nome!>> Disse, quasi con aggressività e arrossendo vistosamente.
<<Perché...beh significa sogno ed è bello.>>
La ragazza rimase a bocca aperta, poi, con lo stesso tono aggressivo, disse <<Anche tu hai un bel nome!>>
I loro visi si avvicinarono
<<Bene!>> Disse Shiro.
<<Bene!>>
Rimasero un istante a guardarsi negli occhi, poi le loro labbra si unirono in un dolce bacio.Spazio autrice:
SI SONO MESSI INSIEMEEE *esplode*
Ho aggiornato due capitoli e uno speciale in pochi giorni, amatemi.
Ci vediamo alla prossima, kiss~
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Hybrid || Tokyo ghoul
Random"Creare un ghoul... non credo sia possibile. E poi, chi vorrebbe mai creare un mostro simile?" .................................... << Una perfetta combinazione tra ghoul e umano, un ibrido meraviglioso! Il migliore esperimento di sempre! >...