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<< Allora Kyoko >> dice il vecchietto avvicinandosi a me. La ragazza, che dice di chiamarsi Touka, lo ha chiamato al telefono e lui è venuto subito, presentandosi col nome di Yoshimura. Ha fatto andare via gli altri, così siamo rimasti solo noi due. Sembra una brava persona, però io ho ancora paura e mi rannicchio sul letto. << È questo il tuo nome? >> nessuno mi chiamava Kyoko nel dentro. Ma sono stufa di essere K. Prendo un gran respiro: << Nel Dentro ero K. Però...però K non mi piace. È solo una lettera per me. Chiamami Kyoko. >> Lui sorride. << Bene Kyoko. Ti va di raccontarmi un pò di questo "Dentro"? >>
<< Ecco...era una stanza piccola, con una semplice luce al neon. Passavo la maggior parte del tempo lì. Mi allenavo, ricevevo istruzioni dai maestri, avevo dei momenti di relax. Però... però a volte mi prendevano per dei controlli. Facevano delle iniezioni e... e faceva male. >> Sospiro << Però se facevo le cose correttamente, mi regalavano un dolce. >> Cade un silenzio imbarazzante, poi Yoshimura parla di nuovo: << Quindi puoi mangiare alimenti comuni? Pasta, frutta, verdure... >> annuisco << Mi davano un pò di tutto, però a volte ho una gran fame, e anche se mangio tanto non mi passa. Così mi davano una carne speciale che faceva passare la fame. >> Ripensare al Dentro mi rende estremamente triste. Vorrei tornarci, però non voglio che mi puniscano per essere scappata. E se mi trovassero? Se arrivassero i Castigatori e mi picchiassero?. << Mi troveranno. >> mormoro. <<E mi puniranno. Ho fatto una cosa che non dovevo. Ma io non volevo. >> inizio a piangere contro la mia volontà, nascondendo la testa fra le mani. Sento le braccia di Yoshimura che mi abbracciano e sussurra nel mio orecchio: << Non ti preoccupare. Loro non ti troveranno. Resterai con noi. Ti insegneremo a vivere nel Fuori e ti proteggeremo. >> faccio dei respiri profondi e mi calmo. << Ora > ricomincia Yoshimura <<Potresti farmi vedere la tua kagune? >> annuisco e faccio un gran respiro. Mi concentro e sento la kagune uscire dalla schiena e l'occhio che mi brucia. Si apre sulla mia schiena come un paio di ali, con varie sfumature di arancione e rosso. Yoshimura mi guarda incantato e sorride. << Beh, mia cara, quella sì che è una kagune!! >>

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Io e Yoshimura usciamo dalla stanza e andiamo da Touka e Uta. Mi guardo intorno. È pieno di maschere, tessuti e nastri. Non sapevo fosse un negozio di maschere. << Touka, Uta, >> fa Yoshimura << Volgio che insegniate a Kyoko tutto sul nostro mondo. Touka, che ne dici se lei venisse a vivere con te? >> Touka fa una faccia stupita << Ma capo! Non può farla trasferire così all' improvviso in casa mia! Qualcuno si insospettirebbe! >>
<< Diremmo che è una tua lontana cugina che si è trasferita qui da poco e che vive con te. >> Touka sbuffa, ma non protesta piú. << Okay tesorino, vieni a casa mia. Mi occuperò io di te. >> le sorrido leggermente mormoramdo un 'Grazie, Touka'
Uta mi porge una giacca e usciamo.
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Piccolo. Ecco come mi è sembrata l'appartamento di Touka al primo impatto. Però è anche caldo. Piccolo e caldo. mentre Touka cerca dei vestiti per me, mi faccio una lunga doccia. Lascio che l'acqua bollente mi scorra addosso e penso alla mia vita, cerco di ricordare come era prima del Dentro, ma non mi viene in mente nulla. Forse non c'era nulla prima del Dentro. Forse c'è sempre stato solo il Dentro. E se il Fuori non fosse reale? O forse è il Dentro a essere finto, un inganno. << EHI non starci un ora là dentro! L'acqua calda costa ! >> urla la voce di Touka da fuori. Sbuffo,mi sciacquo velocemente e esco. Guardandomi allo specchio, vedo una ragazza alta, pallida con i capelli bianco candido e gli occhi azzurri. Io. K. No, non piú K. Kyoko. Mi metto i vestiti di Touka -Una maglietta nera, un leggings dello stesso colore e una giacca viola. Mi siedo sul divano mentre prendo lei mi dà lezioni sul Fuori. << Come prima cosa ti servirà un cognome. Uhm...che ne dici di Hiroyama? >> Kyoko Hiroyama. Suona bene. Annuisco e lei va avanti. <<Per il cibo ci penseremo noi dell' Anteiku. Resta il problema della kagune. Devi allenarti a tenerla a posto. E soprattutto>> indica l'occhio. <<Devi stare attenta a quell' occhio. Se un umano dovesse vederlo sarebbero guai seri. Chiaro? >> faccio si con la testa. Attenzione alla kagune, tieni buono l'occhio. Comandi semplici. <<E infine. >> continua Touka. <<Stai attenta a degli uomini con una valigetta bianca. Sono investigatori anti-ghoul. Noi li chiamiamo colombe. Se finisci alla CCG e scoprono cosa sei, sarebbero guai grossi. >> annuisco. Lei sospira << Beh, era tutto. Ora è meglio se vai a dormire.>> obbedisco e mi sdraio sul letto nella camera degli ospiti.

Il giorno dopo, durante il pomeriggio, io e Touka usciamo per comparare dei nuovi vestiti. Questa città è enorme, luminosa e fantastica. Touka mi deve trascinare per la strada per evitare che una macchina mi investa mentre sto col naso all'aria. Dopo aver fatto un giro tra i negozi, io aspetto fuori mentre Touka paga. Sopra il negozio vedo un drappo, forse una bandiera, che sventola. Mi allontano, con lo sguardo in su, per vedere meglio, quando sbatto la schiena contro qualcosa -o meglio, qualcuno- e cado a terra. <<Oh! Mi dispiace. Ti sei fatta male? >> dice una voce. Un uomo giovane, con i capelli scuri e occhi gentili, si.china su di me. Posa un oggetto per terra e noto con orrore che è una valigetta bianca, dove campeggia la scritta CCG in rosso. Ricordo le parole di Touka investigatori anti- ghoul. Se ti scoprono saranno guai.
<<Tutto bene? >> ripete l'uomo. Inizio a tremare impaurita, mentre lui si avvicina sempre di piú. Adesso mi ucciderá.

Spazio autrice
Yooo! Come va? Volete sapere come andrà a finire? Siccome sono malvagia, vi lascio la suspense!
Alla prossima!

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora