20.

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È successo qualcosa.
Sayu se ne era accorta appena i gemelli erano entrati a scuola quel giorno. Non era solo per il nuovo taglio di capelli di Kyoko, c'era qualcosa di strano nel comportamento di entrambi. I movimenti furtivi, gli occhi stanchi di Kyoko, lo sguardo continuamente guardingo di Shiro. Tutti questi piccoli gesti portarono Sayu a una conclusione.
È successo qualcosa di brutto.
<<Kyoko.>> la bianca si voltò verso l'amica. <<Sì?>>
<<Dopo la scuola passa a casa mia.>>
<<Oh, okay, devo vedere se...>>
<<Non è una richiesta.>> Sayu la guardò severa. <<Credo tu abbia qualcosa da raccontarmi. >> Kyoko annuì silenziosamente, poi la lezione continuò.

Nell'aula a fianco anche qualcun altro si era accorto del cambiamento dei due, anzi in particolare del cambiamento di Shiro. Aveva l'aria affranta e allo stesso tempo arrabbiata e Yume aveva capito che qualcosa non andava.
<<Shiro.>> sussurrò lei, timorosa. <<Cosa c'è?>> borbottó lui scocciato.
<<È...ehm...è successo qualcosa?>>
Shiro si girò e la guardò di traverso <<No, nulla.>>
La mora insistette <<Sicuro? Perché mi sembra che...>>
<<Sto bene.>>
Yume sospirò, promettendosi che glielo avrebbe chiesto nuovamente, finché non avesse scoperto la verità.
Quando l'ultima lezione finì, tutti gli studenti si riversarono fuori dalla scuola, schiamazzando. Kyoko avvertì il fratello che sarebbe andata da Sayu, mentre Shiro camminava silenziosamente verso casa.
<<Shiro, aspetta!>> Yume provò a chiamarlo, ma lui era già lontano.
Qualcuno dietro di lei tossichiò <<Yume, che stai facendo? Oggi è il tuo turno di pulire l'aula*.>> la ragazza si voltò e alle sue spalle trovò Kodo, il suo rappresentante di classe. <<Arrivo.>> corse verso la sua aula, trovando altri tre studenti che sistemavano i banchi e spazzavano per terra, monitorati dall'occhio vigile di Yuko, l'altra rappresentante di classe.
<<Hei Yume.>> Yume sorrise.  Yuko era sempre gentile con tutti i compagni ed era la rappresentante più amata. <<Volevo sapere cosa ne pensi di Shiro. Sai,  è nuovo in classe e noi rappresentanti vorremmo che lui fosse ben integrato e tu sembri essere l'unica con cui parla.>> Yume sospirò. <<Beh, in realtà Shiro non parla molto nemmeno con me. >> Yuko annuì e si allontanò leggermente delusa. Yume passava lo straccio sui banchi,  con  lo sguardo affranto di Shiro in testa e, quasi involontariamente,  pensò che lui aveva degli occhi meravigliosi.

•••
Yume uscì da scuola esausta e si diresse verso casa, ammirando il tramonto. Decise di tagliare passando per la spiaggia. Le era sempre piaciuto passare di lì, guardando il mare e a volte facendo una corsa nella sabbia.
Il suo telefono squillò, interrompendo i suoi pensieri.
<<Pronto?>>
<<Yume? Sei con Shiro? >> era la voce di Kyoko.
<<Sono tornata a casa e non c'è, non risponde alle chiamate, sono preoccupata>>
Yume aveva appena raggiunto la spiaggia. <<È davanti a me>>
Shiro era davanti alla riva, silenzioso e perso nei suoi pensieri. Ogni tanto prendeva un bastoncino e lo lanciava in mare, con uno scatto d'ira. Yume rimase a guardarlo, quasi lui fosse un'opera d'arte.

Kyoko arrivò dopo qualche minuto, col fiatone. Raggiunse suo fratello, adirata. <<Perché non rispondi al telefono? Hai idea di quanto mi sia preoccupata?>> Shiro abbassó lo sguardo <<Mh,  scusa. >> Kyoko fece per sgridarlo ancora, poi sospirò <<Va bene. Ora andiamo a casa per favore. >>
<<Eh no!>>
<<Cosa intendi, Yume? >>
Yume si avvicinó  a loro <<È  inutile negarlo, a voi due è  successo qualcosa. E nessuno se ne va finché non mi dite cosa. >>
<<Yume, fatti gli affaracc->>
<<D'accordo>> disse Kyoko. Shiro la guardò storto.  Aveva intenzione di rivelare tutto a un umana? 
<<Dunque, qualche giorno fa a un nostro amico è  successa una cosa parecchio... Triste.>> raccontò del rapimento di Kaneki, senza rivelare che stava parlando di ghoul. <<Piuttosto, ho saputo che ieri eri dai tuoi. Com'è andata? >> Shiro divenne improvvisamente interessato. <<Come al solito.>> disse tristemente Yume <<Io cerco di avere una conversazione con loro,  loro sono continuamente fatti e io passo l'intera giornata chiusa in camera. >>
Guardò il cielo che iniziava a rannuvolarsi. <<Sarà meglio che torni, saranno preoccupate.>> mormorò, più a se stessa che ai suoi amici. 
<<Preoccupate?>> disse Shiro, perplesso. <<Beh, non ve l'ho detto ma la mia famiglia affidataria è  composta da due mamme.>>
Kyoko sorrise <<Dai, ora ti accompagnamo a casa. >.
Tutti e tre camminarono silenziosi mentre il sole tramontava e lasciava spazio all'oscurità.

•••
La luna brillava sui tetti di Tokyo, illuminandola e creando dei giochi di luce con le grandi finestre dei grattacieli. Da uno di essi un uomo ammirava la città. Era giovane e di bell'aspetto, con lunghi capelli leggermente ricci e ribelli, scuri. Sospiró, quando la porta dell'ufficio si aprì e entrò un uomo più anziano, con grandi occhiali sul naso. 
<<Oh, dottore, a cosa devo il piacere?>> disse il giovane ghignando.
<<Lo sai bene. Avevi detto di avere un piano, ma non mi pare che tu lo stia attuando. >>
<<Con calma, non c'è fretta. Dobbiamo solo...>>
<<Non c'è fretta? >> sbottó l'uomo. <<Sono passati mesi da quando quei due sono fuggiti! Quanto vuoi aspettare ancora?>>
<<Ho un piano. Dobbiamo solo attendere che siano tutti insieme.>>
<<Quei due sono i nostri migliori soggetti! Non lascerò che tu ti lasci scappare due  perfetti gemelli ghoul! >> poi sospirò
<<Hai tre settimane, Teru. Se non riesci a catturarli in tempo, passeremo al mio piano. >>
<<Il suo piano? >> rispose Teru, annoiato.
<<Uccidere la madre.>> Il dottore uscì, lasciando Teru da solo. Si avvicinó nuovamente alla finestra, pensieroso, poi iniziò  a fischiettare il motivetto di una canzoncina che canticchiava da bambino. Improvvisamente smise di fischiare e un ghigno malvagio apparve sul suo viso.
Sto arrivando, Yume.

Spazio autrice:
Zan zan zaaan
Chi è  questo misterioso cattivo? Cosa c'entra con Yume? Quanto fa mille meno sette?  Tutto questo nella prossima puntata!
Kiss~

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora