25.

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Shiro scaraventò violentemente il suo zaino sul pavimento e si gettò sul suo letto sbuffando.
Era già il quarto giorno che Yume non si presentava a scuola e nessuno, eccetto lui, sapeva il perché. Aveva provato a contattarla più volte, ma non aveva ricevuto nessuna risposta. Lei lo odiava e lui lo sapeva bene. Nella sua testa continuavano a ripetersi le immagini della ragazza ferita e tremante, che gli puntava contro una pistola e urlava di odiarlo.
Sei un mostro
Shiro chiuse gli occhi e fece un lungo e triste sospiro.

Ho creduto di vedere il diavolo stamattina guardandomi allo specchio.

I suoi cupi pensieri vennero interrotti da dei colpetti sulla caviglia. Aprì gli occhi e vide la sorella e sua madre  guardarlo dall'alto.
<<Alzati>> disse Kyoko in tono severo
<<Andiamo da lei.>>

<<Non credo che voglia parlare con noi.>>
Erano davanti a casa di Yume ed era già la terza volta che Kyoko tentava di suonare il campanello e Shiro la fermava, mentre Junko aspettava che i figli entrassero.
<<Beh, temo che dovrà farlo.>>
Allungò l'indice verso il campanello e suonò, stavolta senza essere fermata.
Dalla porta uscì una donna con corti capelli biondi, che sorrise non appena li vide. <<Siete gli amici di Yume?>>
Entrambi annuirono. La donna amplió il suo sorriso e li invitò a entrare, seguiti dalla madre. Un'altra donna con lunghi capelli lisci e un paio di occhiali sul naso spuntò dalla cucina <<È bello che Yume riceva visite, dopo...beh quel che è successo.>> Sorrise e indicò loro la stanza della ragazza. Junko entrò in cucina allegra <<Dunque siete voi le madri di Yume? Che casa carina!>>
I due salirono le scale.
<<Quindi esistono donne che amano le donne?>> Chiese Shiro, al quale Kyoko aveva spiegato cosa significasse avere due madri.
<<Si chiama omosessualità, Shiro.>>
<<Forte.>>
La ragazza sospirò. <<Ora concentrati, per favore.>>
Kyoko bussò dolcemente alla porta di Yume e, senza aspettare risposta, entrò.
Non appena la ragazza vide Shiro si agitò <<Cosa ci fa lui in casa mia?>>
Shiro chiuse la porta di scatto.
<<Yume, calmati.>>
<<Non dirmi di calmarmi!>>

Oggi sarò un uomo migliore

Aveva il volto provato dalla stanchezza e si stringeva nella sua felpa, rannicchiata sul letto.
<<Vogliamo solo parlare.>> Disse Shiro.
<<Io non voglio parlare con te.>>
<<Allora ascolterai.>> Esclamò Kyoko, che si avvicinò a lei guardandola negli occhi. <<Ascolta almeno cosa abbiamo da dire.>> Il tono si addolcí <<E se deciderai di non vederci più, spariremo dalla tua vita.>>
Vedendo la sua esitazione, aggiunse <<Non ci vedrai più. Promesso.>>
Yume guardò entrambi spaventata, poi annuì.

Sarò buono, per tutte le volte che non ho potuto.

I due gemelli si sedettero e raccontarono tutta la loro storia. Dalla pazza idea del dottore Kazuki al loro risveglio nel mondo reale, dal sequestro di Sayu fino al rapimento di Kaneki.
Kyoko concluse con un lungo sospiro. <<E questo era tutto.>>
La ragazza rimase per qualche secondo immobile a guardare il vuoto, assorbendo tutte le informazioni ricevute.
<<Quindi mio fratello era nella Yamori?>>
<<Esatto.>>
<<E voi avete passato sedici anni rinchiusi in una stanza?>>
<<Proprio così.>>

Sono stato freddo, sono stato crudele.

Il silenzio cadde sulla stanza, poi venne interrotto da una vocina.
<<Non vi odio.>>
Shiro guardò Yume e per un momento pensó di essersi immaginato quelle parole, poi lei parlò ancora <<Insomma, come potrei? Voi siete vittime.>>
Kyoko annuì improvvisamente consapevole di quanto fosse vero.
Il cuore di Shiro si riempì di una gioia immensa, quasi violenta.
<<Però non posso nemmeno odiare Teru. >>
<<Lo capisco, ma lui...>>
<<È vivo.>>
La felicità di Shiro vacillò.
<<C-cosa?>>
Yume cercò di sorridere <<L'ospedale ha chiamato l'altro giorno: mio fratello è stato operato e verrà dimesso domani.>>
Tutta la gioia di Shiro sparì, come se fosse stata risucchiata via.
<<Gli ho parlato e ha intenzione di partire a Osaka. E partirò con lui.>>
Shiro aveva una tremenda voglia di prendere a pugni qualcosa dalla rabbia.
<<Ne ho gia parlato con la mia famiglia e sono tutti d'accordo che vada da lui per un po'.>>
I gemelli si accorsero solo in quel momento della valigia al lato del letto.
Shiro si alzò di scatto e si diresse alla porta infuriato. <<Mandaci una cartolina. Ciao.>>
Yume e Kyoko rimasero ferme per un momento, sorprese dal comportamento del ragazzo, poi la bianca si alzò.
<<Se pensi che sia la cosa migliore per te, spero che vada tutto bene.>>

Sarò buono e amerò il mondo come dovrei.

In auto, nessuno dei due parlò. Junko cercò più volte di iniziare una conversazione, ma dopo vani tentativi, si arrese.
A casa, Kyoko si sdraiò sul proprio letto e Shiro sparì nella palestra ricavata sotto l'Anteiku.
La ragazza guardava il soffitto, mentre il suo telefono era bombardato dai messaggi di Sayu che chiedeva com'era andata da Yume. Si ripromise si chiamarla, poi sentì dei tonfi e rumori di piatti rotti. Memore di ciò che era successo con Jason, scese le scale con la kagune già attivata. Vedendo che al bar non c'era nessuno, scese ancora più giù e trovò suo fratello in preda all'ira, che dava pugni alla parete. Ai suoi piedi pezzi di vetro e ceramica luccicavano sul pavimento.
Lei lo prese per un braccio. <<Shiro, calmati, smettila!>> Lui si voltò e aveva il volto inondato dalle lacrime.
<<L'ho persa...>> Sussurrò, poi si abbandonò alle braccia della sorella.
<<L'ho persa.>> Ripeté, mentre Kyoko gli accarezzava i capelli, incapace di dire una parola.

Sarò buono, per tutte le cose che ho fatto.

<<Allora, com'è andata?>> Makoto, la sorella affidataria di Yume, entrò nella sua stanza e si sedette vicino a lei.
Yume la guardò: Makoto era figlia biologica delle loro madri, avuta grazie alla fecondazione artificiale.
Era sempre stata vicino a lei, svolgendo il perfetto ruolo di sorella maggiore.
<<Gli ho detto di domani.>>
Makoto le accarezzò i capelli. Sapeva che la decisione di passare qualche settimana col fratello biologico non era stata facile.
<<Avevi detto che appena avresti visto Shiro lo avresti mandato via a calci.>>
Yume sospirò e si sdraiò.
<<Perché non lo hai fatto?>>
La risposta era nell'aria, come se fosse stata detta a voce alta.
Perché ne sono innamorata.

Spazio autrice:
Lo so che mi state odiando, ma giuro che poi finisce bene
Giuro su Hide.
Kiss~

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora