Mi sono sempre ripromessa di scrivere una parte su questo, ma quando inizio finisco sempre per starci male e mando tutto a quel paese. Oggi ho deciso di parlarne perché ho deciso di mandare a fanculo tutto, fottermene di tutto. Ed è ora di "fottersene" della scuola e dei professori, non loro quanto cosa implicano.
Alle elementari andavo discretamente. Ora riderete perché dai, chi non va bene alle elementari? Non sapevo parlare italiano, non mi ero abituata. Per i primi anni non sapevo leggere. Non riuscivo. Mia madre urlava come una pazza per farmi leggere un testo di mezza pagina, mi rifiutavo, non riuscivo. Poi leggere è diventato il mio passatempo preferito.
Amavo la matematica, adesso la odio. Sembrava difficile per tutti, io chiedevo esercizi in più perché amavo i calcoli. Poi tutto è diventato troppo complicato e ho lasciato perdere.
Con italiano... Ho imparato la differenza tra un e un' in prima media, non riuscivo a capire bene le regole, tutta colpa delle maestre che non mi seguivano adeguatamente. Ho sempre studiato sola grammatica.La cosa che mi rende il tutto raccapricciante è che io odiavo la scuola sin dalle elementari. Normalmente le persone socializzano, si trovano bene, imparano. Io avevo come amica solo Doriana, non mi trovavo bene, non riuscivo ad imparare.
Alle medie studiavo SOLAMENTE per scordarmi tutte le vicende brutte che mi stavano succedendo. Andavo benissimo.Poi le superiori.
Parlo del terzo anno, il biennio mandiamolo a fanculo un secondo.
Ho paura di andare a scuola.
Mia madre è andata ai colloqui. Vi pare che io sono solo un numero? 10 nell'elenco, faccia di cazzo a cui già hanno attribuito un voto.
Penso che la scuola sia un luogo di formazione dove oltre ad apprendere qualcosa, tu cominci a farti un'idea di come sei, di cosa sai fare, di cosa non sai fare. E i voti influiscono tantissimo in questo.Siamo tutti un voto. Lo sapevate?
Siamo un numero, un numero nell'elenco e un numero nella nostra carriera scolastica. 10, 9.5, un 7 che non è tanto sette.
Allora io mi chiedo, quanto può essere buona una scuola che utilizza i voti per farti capire le tue capacità? Penso che un voto brutto spinga la maggior parte a rinchiudersi in sè stessi e autoconvincersi che non riuscirà ad avere un sei striminzito.
Io non mi baso sui voti, ma quando ci vuole, ci vuole.Ho fatto un progetto su una fiaba in tedesco, in tedesco antico (-kxstxr ne sa qualcosa). Erano ben quattro fottute pagine e vi giuro, ho trovato almeno 100 parole nuove. Dovevo fare un riassunto.
Sapete quante volte l'ho fatto?
Tre volte perché alla professoressa non piaceva. Tre. Fottute. Volte. Cancella. Riscrivi. Copia. Taglia. Trova le parole.
Ho passato tre settimane per scriverlo, per impararlo, per fare un power point figo. TRE SETTIMANE. L'ho detto in modo fluido, tutti hanno capito, mi hanno fatto un applauso. UN APPLAUSO. La lettrice di tedesco mi ha fatto tanti complimenti.
Pensavo che per tutto questo sforzo, la professoressa di tedesco mi mettesse un dieci. Scusate, mi sono fatta il culo e penso che le persone che si uccidono per andare bene, devono essere ripagate.
Invece no, sono sempre quel voto per lei, che è alto, ma non abbastanza. Qui mi baso su un voto perché mi sono veramente uccisa per superare i miei limiti e non ci sono riuscita.Allora non ci provo neanche più.
A che serve sprecare energie se dopo non avrai dei risultati o soddisfazioni personali? A cosa serve? Per imparare? Okay, imparo, ma se espongo qualcosa voglio che ci sia una soddisfazione. Io la soddisfazione non l'ho avuta.
Come quando hai 8 in italiano e il professore ti abbassa il voto in pagella perché "non riuscirai a migliorare se ti lascio l'8". No tu mi butti giù. Mi faccio un culo per studiare e tu mi abbassi il voto? Ma vaffanculo.
Allora il voto non deve esistere perché è solo quello che mi fa studiare a forza.
Se non ci fosse io studierei volentieri per cultura personale. Ma cosa vuoi fartene della cultura, quando non riesci a compiacere te stessa?Per filosofia sono un 7--. Sì, meno meno. Non esiste questo voto. Perché sarebbe 6.5. Cosa ti costa dire 6.5? Cosa ti costa dire "fai schifo e non riesci ad arrivare al 7"? E continuiamo a prenderci per il culo, sei 7, ma non sei sette. Sei un sette strano.
Ho studiato filosofia fino a quando non mi sono addormentata, fino a prosciugare le energie. Ho trovato parole sul vocabolario, approfondito. Ma io sono quel 7--, non vado avanti. Io voglio migliorare, ma per avere la soddisfazione. Allora lì non imparo più per farmi un bagaglio culturale, ma imparo a memoria la pappardella.
E mi chiedo: a cosa serve andare a scuola se tutti i tuoi sforzi sono vani?
Brava, ma non troppo. Troppo e mai poco. O troppo o poco. Mai una via di mezzo.Io ho paura, voglio ritirarmi. Non lo faccio solo perché sogno con un lavoro decente e studiare ciò che mi piace.
Le mie domande sono: perché si chiama buona scuola se i professori non fanno altro che ucciderti moralmente? Perché si chiama buona scuola quando sei solo un numero? Perché si chiama buona scuola quando i voti sono l'unica cosa per la quale tu studi? Perché si chiama buona scuola quando non hai neanche una LIM in classe? Perché si chiama buona scuola? Buona non è, perché voglio solo scappare.
Continuo ad essere un 7--, un 6.5, un 9, un 8.5, un sette tendente a migliorare.
Ma a quanti dei nostri professori interessa la nostra personalità e ciò che abbiamo appreso dalle loro lezioni? Siamo un numero e loro vogliono solo quello, riempiendo i loro registri. "Siamo in ritardo con il programma, mi servono voti". Ma chiedere magari ad un alunno come si trova, no?
Ogni adolescente ha un problema; ansie, attacchi di qualsiasi tipo, problemi di salute. A chi interessa? Bastano solo i voti, tanto quelli equivalgono al modo di essere di una persona, no?Mi piacerebbe sapere la vostra e se riuscite a rispondere alle mie domande. Non mi dò pace.
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Vany's Diary❁
AcakSolo sensazioni che fanno gara nel mio cervello per venire a galla dall'inconscio dove sono rintanate. Giuro, non sarò offensiva (credo). ---- Raccolta di vostre domande e di pensieri random (a volte) #224 in Random (si vede proprio che non ho un c...