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"Papà!" Corro tra le sua braccia, un fiume di lacrime scorre sul mio viso.

"Oddio" dico con voce strozzata tra un singhiozzo e l'altro.

Entriamo dentro casa, mamma lo va ad abbracciare e iniziano a baciarsi.
Mi giro dall'altra parte per la vergogna, ma devo ammettere che sono contenta che si amino ancora così tanto. Magari anche a me un giorno capiterà di trovare l'anima gemella.

In questi sedici anni della mia vita, sono stata fidanzata solo una volta, l'anno scorso, con Zayn, ma è durata poco.

Dopo circa un mese scoprii che aveva baciato una decina di ragazze (mentre stavamo insieme) per colpa di un obbligo al gioco della bottiglia.

Magari per qualcuno non è chissà che cosa, ma io sono una ragazza da "relazione seria" e così l'ho lasciato.

Ovviamente ci rimasi male, io lo amavo veramente ma sentivo che era giusto così, infondo non mi meritava. L'altro giorno, delle voci, mi hanno riferito che lui mi viene ancora dietro e che mi ama.

Però la settimana scorsa l'ho visto in corridoio e si stava praticamente "inglobando" una ragazza.
Non so se la baciava per farmi ingelosire ma sinceramente non me ne importa più di tanto.
Ho volato pagina.
***
Sono distesa sul letto quando il telefono inizia a suonare.
Guardo sul display: "criceto" con un cuoricino.

Harry si era memorizzato in rubrica con quel nome quando mi aveva "sequestrato" il telefono a casa sua per fare il lavoro di gruppo.
Aveva scelto quel nome perché sosteneva che ha le guance da criceto quando sorride.
Io penso solo a quelle maledette fossette che gli spuntano quando ride. Rimarrei ore a fissare quell'espressione.

Prendo in mano il telefono e rispondo:

-pronto?-
-Hei-
-ciao Cricetino-
-Haha-
-Haha-
-tutto okay? Hai una voce strana-

Non posso dirgli che ho pianto un po' pensando che rimarrò una zitella per tutta la vita.

-no, eh.. Che.. stavo dormento-
-haha okay scusa se vuoi ti lascio dormire- Dice lui ridendo
-no!- Scatto subito in piedi.

Non voglio che riattacchi, mi annoio a morte.

-eeh.. Okay.. Allora che mi racconti?- Mi chiede
-che sono felicissima-
-perché non mi hai più tra i piedi?- Dice in modo sarcastico

Ovviamente no, anzi già mi manca..

-si beh, a parte quello. È tornato mio padre dai militari, resterà qui per due settimane-

Mi è mancato tantissimo e non vedo l'ora di passarci del tempo insieme.

-ah- Si è rattristito, lo percepisco dal suo tono di voce.
-cosa ah? Che è successo, scusa Harry non so cosa ho detto- Non so perché è diventato triste, ma mi dispiace tantissimo.

-devo andare ciao- E chiude la chiamata.
-Harry? Harry scusa.. Cazzo.- mi accorgo che non è più al telefono.

Appoggio il mio sulla scrivania. Ora mi sento in colpa. Non volevo farlo stare male. No, no non volevo.
Oh Dio mi sento così in colpa. Non volevo rovinargli la "vacanza".

Vado in bagno e apro la doccia.
Mi butto sotto il getto bollente, cercando di rilassare i muscoli che si sono tesi a causa dei sensi di colpa.
Resto lì sotto per circa mezzo'ora, è così rilassante.
Alla fine mi decido a uscire. Avvolgo me e i capelli in due asciugamani e vado a controllare il telefono:
Nessuna chiamata, nessun messaggio, nessuna notifica. Sono praticamente scomparsi tutti dalla faccia della terra.
Decido di preparatemi per uscire a cena da qualche parte.
Penso che andrò ad affogare la mia tristezza al Mc.
Mi vesto con un paio di leggins e una felpa grigia di mio fratello, che mi sta enorme.
Metto un po' di fondo tinta per copre e le occhiaie e una passata di mascara. Non ho voglia di truccarmi, soprattutto se è per andare al Mc.
Prendo le chiavi, il telefono, se in caso dovesse chiamarmi Harry, e il portafoglio.
Saluto mamma, papà e mi dirigo verso il motorino.
Il mio nero, vecchio, bozzato e orrendo motorino.
Devo cambiarlo prima o poi.
***
Sono tornata a casa da poco e sono già sul letto a leggere il mio libro preferito.
Non è giusto che nei libri la ragazza sfigata si fidanza con un gran figo. Non è realistico cioè, magari a me capitasse...
Chissà perché ogni cosa che io faccia, mi riporta alla mente che sono single. Sto diventando strana.

Il telefono vibra sul comodino e mi risveglia dai pensieri. Guardo il nome sul display è un sorrisino spunta sulla mia faccia, scacciato subito via dal ricordo che gli ho rovinato la serata.

-Hei-
-ciao... Har- mi ferma subito
-no, non chiedere scusa, non lo sapevi. Non parliamone adesso. Voglio sapere che hai fatto oggi-

Mi tranquillizza sentirgli dire questo.

-niente, sono andata al Mc e in fila per la cassa, davanti a me, c'era una tizia che puzzava di sudore... Era quasi il mio turno ma non ce la facevo più e mi sono spostata nell'altra fila- dico con tono di disgusto.
Lui scoppia in una risata. Dal telefono è diverso che sentirla dal vivo.. Vorrei fosse qui, per sentirla meglio.

Passiamo più di due ore a raccontarci la giornata e dire barzellette idiote.
Harry è tanto simpatico, riesce sempre a farmi ridere  e sono felice del fatto che lo avrò come compagno di banco per il resto dell'anno.

Ad un certo punto della chiamata sento, dall'altra parte del telefono, che qualcuno ha aperto la chiusura della tenda di Harry e sta entrando.
-Dai Harry è ora di farlo- dice una voce femminile.
-no, Rebecca vattene sto parlando al telefono con un amico- risponde lui a questa tizia che si era intrufolata nella sua tenda.

Ci rimango male. Non vuole parlare di me, la sua migliore amica, a nessuno. Okay, forse non sarò una troietta perfettina come quelle che lui si sarà già scopato, ma non sono neanche un mostro che non può essere nominato.

-Dai Harry, mi avevi promesso che ce la saremmo spassati sta notte. Non puoi darmi buca- continua la troia che sta nella tenda con Harry.
-okay, scusa Matteo ma devo proprio andare. Ciao-
E riattacca subito la telefonata, senza neanche lasciarmi il tempo di salutarlo o dirgli che non volevo fingere di essere il suo amico Matteo.

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