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Sophia's pov.
"Ti amo" sussurra Harry al mio orecchio nascondendo la testa tra i miei capelli.
Siamo ancora seduti atterra, uno di fianco all'altra.
Il suo profumo mi riporta alla mente i momenti passati assieme, che scorrono come immagini davanti ai miei occhi.
"Che senso ha amarmi se non riesci a rispettarmi?" Gli chiedo in un sussurro.
Mi guarda con aria confusa.
"Mia madre mi diceva sempre: Rispetta chi ti rispetta, resta per chi ti merita, dimentica chi ti ferisce." Sentendo queste parole si tira leggermente in dietro con aria ferita.
"Mah... Io pensavo che... Insomma, che tu mi avessi perdonato" i suoi occhi luccicano alla poca luce presente.
"Oh Harry, perché rendi tutto così difficile?" Tutto esce in un sospiro.
"Io..." Non finisce la frase, si mette le mani tra i capelli e inizia a tirarli con forza in un gesto disperato.
"Ho paura di ciò che puoi farmi. Non ti ho mai visto così aggressivo" ammetto.
"Paura?" Mi chiede incredulo.
"Si."
Si alza in piedi di scatto "Tu hai paura di me?" Urla stringendo i pugni.
A quel gesto, d'istinto, mi tiro in dietro.
"Perché ti tiri in dietro?" Attende una risposta, ma non ho intenzione di dargliela.
Mi tiro su anche io.
"Oh cazzo, no. Hai avuto paura di me, ora." Suona più come un'affermazione che una domanda.
Si avvicina lentamente: lo stanzino è stretto e con due passi riesce a mettermi al muro.
Porta le mani attorno alla mia vita, cingendola dolcemente.
Il suo sguardo pesante è fisso sui miei occhi.
"Non ti farei nulla, senza il tuo permesso" sussurra con la voce roca.
Si avvicina ancora di più, fino a che i nostri corpi si toccano completamente e sento l'erezione nei suoi pantaloni.
"Dovrei prenderla come una cosa perversa?" Chiedo facendomi scappare una piccola risata.
"Se proprio vuoi..." sorride maliziosamente.
Dopo qualche attimo di silenzio mi bacia, in modo aggressivo.
Circondo il suo collo e infilo le dita tra i suoi capelli.
Sorride, e io sfrutto quel momento per staccarmi dal bacio.
"Hei, siamo in uno stanzino, nella nostra scuola soprattutto."
"Fanculo" lo sento borbottare, "allora andiamocene."
"E dove?" Gli chiedo, la scuola è appena iniziata.
"A casa mia" propone eccitato.
"Pazzo" io non vado da nessuna parte con lui.
"Di te." Sorride imbarazzato, essendosi reso conto di aver detto una cosa fin troppo dolce.
"Non crederai mica che dicendomi così, tu mi convinca a venire con te."
Alza le sopracciglia, incredulo che io lo stia sfidando.
Si avvicina a me molto velocemente, si china leggermente e mi carica su una spalla.
Il mio viso è a contatto con la sua schiena, mentre il suo rischia seriamente di prendersi un calcio.
"Mettimi giù!" Urlo e mi dimeno.
Rimane in silenzio mentre apre la porta e percorre il corridoio isolato.
"Dai Harry, e se ci vede qualcuno?" Gli chiedo tentando di fargli cambiare idea e lasciarmi libera.
"Meglio, così capiranno che sei mia." Mi immagino che dopo aver detto questa frase sul suo volto sia comparso un sorriso.
Una volta usciti dalla scuola e arrivati davanti alla sua auto mi fa scendere.
Mi apre la portiera, un gesto gentile e inaspettato dal signor Styles.

Strano che abbia preso la macchina per venire a scuola: abitiamo molto vicini al nostro istituto e di solito andiamo a piedi. Forse aveva già organizzato tutto?
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Buon giorno a tutti! Vi volevo ringraziare perché siamo aumentati tantissimo!

Domanda: nelle fanfiction preferite l'Harry stronzo o l'Harry dolce?
Bye.

Dark souls ↠ ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora