Dark souls ↠ ||Harry Styles||

8

Beatrice entra in camera mia con un piatto di biscotti in mano.

"Li ho fatti io"

Sorride

"Non ho fame Bea, scusa. Li metterò in frigo per Nicholas, sarà felice di ingozzarsi con le tue delizie"

Mi alzo dal letto, Beatrice è davvero brava a cucinare e tra l'altro la madre è una pasticciera.

"No no cara, hai bisogno di mangiare. Ti sei vista? Sembri un cadavere"

Prende un biscotto e me lo infila in bocca con forza. Ogni morso, mi fa stringere lo stomaco ancora di più.

Al secondo biscotto, mandato giù per forza, mi viene da vomitare.

Prego la mia migliore amica di smetterla. Non riesco a ingoiare più nulla.

"Mi devi spiegare cos'hai, non mi hai detto nulla. Cosa ti è successo? Chi ti ha ridotta così?"

Mi chiede, sedendosi sul letto accanto a me.

"Non ne voglio parlare. Mi fa male farlo: è come se cento pugnali mi trafiggessero simultaneamente"

"Devi sfogarti Sophia. Non puoi tenerti tutto dentro, non ti fa bene. Io sono qui al tuo fianco per sostenerti; ma devi raccontarmi tutto"

Mi prende una mano e mi rivolge uno sguardo di incoraggiamento.

Faccio un sorriso profondo.

Inizio a raccontare dall'inizio, le lacrime sono iniziate a scendere la prima volta che ho pronunciato il suo nome.

Becca mi interrompe quasi subito:

"Come ti sei innamorata?"

"Non lo so, stavamo parlando"

Ero così presa da lui, dalle sue battute.

Odio la mia mania, quella di affezionarmi subito alle persone.

Bea rimane in silenzio mentre finisco di spiegare, e intanto le lacrime si fanno strada sulle mie guance.

"Sophi, tu sei quel tipo di persona a cui la bocca è stata fatta apposta per sorridere. E, che quando quando sorrideva, ci sapeva proprio fare. Ma ora sei cambiata e devi riprenderti. Troverai occhi che ti guardano come meriti, e sicuramente il modo migliore per scovarli, non stare qui a piangerti addosso; vestita con una felpa che ti sta enorme e una tuta di due taglie più grandi. Quindi, ora, ti metto apposto io. Devi uscire dalla tua camera.
Domani c'è una festa a casa di Louis e noi ci andremo. Senza se e senza ma"

"Bea io non voglio nessun altro."

Affermo con la voce spezzata dai singhiozzi. Che però non è per nulla convincente

"E non voglio neanche andare ad una festa dove sono tutti ubriachi o drogati"

Non credo che sarei la benvenuta.

"Non fare storie. Adesso andiamo a fare shopping. Ti servono dei vestiti nuovi. Nel tuo armadio hai solo cose orrende e per niente sexy"
***
Alla fine Bea mi ha convinto a comprare dei vestiti.

Tutti molto simili, neri, aderenti e con molte parti semi trasparenti.

È il suo stile, non il mio, ma non ho le forze per contestare le sue scelte, quindi non oppongo resistenza.

Alla fine paga lei quindi devo accontentarmi.

Usciamo dal negozio con una busta piena di mini abiti, la quale mi cade dalle mani appena lo noto:

È lì.

È lui.

L'ho visto.

Si, è lui.

Sta parlando al telefono, ma si blocca.

Il rumore della busta che cade a terra rimbomba nel corridoio del grande magazzino e attira la sua attenzione.

Si gira verso il punto da dove arriva quel suono.

Mi vede, ma rimane lì, fermo.

Ci fissiamo senza muoverci, mi sento come una statua.

Sento le lacrime arrivare, ma non riesco a muovere un muscolo.

"Bea"

È l'unica cosa che esce a malapena dalla mia bocca, in tono supplichevole, come se le stessi chiedendo di proteggermi da lui.

Visto che io non riesco a farlo.

Si gira verso di me, si accorge della mia espressione e si guarda in torno.

Poi lo vede, che mi sta fissando.
Lei si irrigidisce, raccoglie la busta da terra, afferra il mio polso e mi trascina via.

Con l'altro braccio mi copro il viso. Incomincio a piangere, non riuscivo più a resistere.
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Helloo. Non so chi starà leggendo questo capitolo a mezzanotte haha. Oggi ho postato tre capitoli corti, che ne formano uno normale. Diciamo che non avevo tanta fantasia e quindi ogni volta che mi veniva un illuminazione, buttavo giù le battute. Scusate se oggi ho fatto così.
Se lasciaste un commento e una votazione mi fareste davvero felice.
Un bacione e grazie a chi sta seguendo la storia💖