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Lei è ai piedi del letto.

"Harry io voglio dormire, quindi spostati e fammi stendere sul letto" mi ordina lei con una faccia indispettita.

Sono cinque minuti che stiamo facendo questa discussione.

"Dai Sophia, non vorrai veramente dormire con i jeans? Mettiti comoda, giuro che questa notte faccio il bravo." Cerco di farle cambiare idea e convincerla a dormire in biancheria intima.

"Oh no Harry basta, non continuare. Non si sa mai cosa possa passarti per la testa" le sfuggire una risatina.

È un suono così dolce e innocente, che ha fatto aumentare ancora di più il desiderio che lei sia mia.

"Ti propongo un offerta: tu dormi in biancheria intima e io rispondo a una delle tue domande. Ma solo una." Lo so che non riuscirà a resistere, ho capito che la sua curiosità è ad un livello molto alto in questo momento.

Cerca a stento di trattenere un sorriso, quella è la prova che ha accettato.
Sbuffa e mi dice di girarmi.

Ovviamente non lo faccio, voglio vederla, osservare le sue curve e la sua innocenza.

Il suo reggiseno di pizzo nero è coordinato con le mutandine, e si contrasta con la pelle candida e calda.

È diventata un po rossa per l'imbarazzo, ma non dovrebbe vergognarsi, non ha nessuna scusa per farlo e tra l'altro io sono il suo ragazzo, chissà quante altre volte la vedrò così.

Sposta i capelli di lato e si copre il viso con le mani, come se facendo così potesse scomparire.

Non voglio che si senta a disagio in mia presenza.
La prendo per un braccio e la tiro sul letto, la faccio stendere sopra di me, per farle sentire quanto la desidero in questo momento e farle capire che effetto mi fa.

Emette un mugolio, mentre le mie dita fredde stanno scorrendo lungo la sua schiena e i suoi fianchi.
I capelli biondi ricadono sul suo viso, e sistemo una ciocca dietro l'orecchio.

"Hei, devo ancora farti una domanda furbetto. Non mi sfuggirai"
Fa un sorriso e mi dà un ultimo bacio prima di spostarsi da sopra di me.

Si siede sul letto a gambe incrociate.

"Okay, spara" chissà che domanda mi farà, non so se sono pronto a rispondere a qualsiasi cosa.

Decido anche io di mettermi comodo, così mi levo la felpa, dato che è abbastanza caldo dentro casa.
Mia madre avrà alzato il riscaldamento a duecento gradi.

La lancio a terra e mi rigiro verso di lei.
Sgrana gli occhi e apre leggermente la bocca, in segno di stupore.

"Oh Harry... Non me ne avevi mai parlato..." dice a bassa voce, indicando i miei tatuaggi.

Cazzo no, ora non mi vorrà più. I miei tatuaggi fanno sempre brutta impressione alle persone e Sophia non credo che starebbe mai con qualcuno che non è alla sua altezza.

"Eh? No niente questi..." non so cosa dire.

Continua a fissarli, i suoi occhi si chiudono lentamente, cecando di capire il loro significato.
Ho paura che non le piacciano, ne sono quasi certo. Sto andando del panico.

Non dice neanche una parola, sento che in questo momento mi sta odiando perché non glie ne ho parlato prima.

"Oh cazzo, scusa... Io... Cioè... Mi dispiace, capisco se vuoi andartene. Non ne combino una giusta."

Alza lo sguardo verso di me e fa una faccia divertita.

"Zitto scemo, non farti così tante paranoie. Li trovo... Sexy. Mi piacciono" afferma mentre si sposta più vicina a me, per poter toccare il mio petto, e scrutarli più da vicino.

Le sue mani sono morbide e lisce, cosa potrebbe farci...

"Allora, la mia domanda è... Mmh..." Richiama la mia attenzione e i miei pensieri sporchi svaniscono.

"Come era la tua vita a Londra, prima che ti trasferissi qui a Seattle?" Mi guarda dritto negli occhi.
Vuole una risposta sincera, e io non sarei in grado di mentirle.

"Beh diciamo che la consideravo bellissima, felice, ma se la paragono con quella che sto vivendo adesso, faceva veramente cagare. Sono felice di essermi trasferito qui da mia madre."

"Perché sei più felice qui? Insomma la avevi i tuoi amici dell'infanzia e tutto il resto..." mi chiede lei, capisco che è interessata all'argomento. Infondo lei non sa nulla su di me.

"Perché a Londra non avevo te. Stare qui è come essere in paradiso, ora sei la ragione della mia vita ed è per questo che non ti dividerò mai con nessuno. Sarai sempre e solo mia. Mia" questa è la risposta poi sincera che potessi darle, la amo con tutta la mia anima e non saprei esprimere cosa provo per lei a parole.

Non sono mai stato bravo a esprimere i miei sentimenti.

Fa un sorriso e mi salta addosso. Cado all'indietro rimbalzando sul materasso.
La bacio ovunque: fronte, guancia, labbra e collo.

Voglio farle capire che mi dispiace veramente per quello che ho fatto, farle capire che lei è la mia ancora di salvezza e mi fa sentire vivo.

"Harry... Ho un po freddo io però, posso rivestirmi?" Mi chiede in modo imbarazzato.

"Oh no, non puoi barare. Abbiamo fatto un patto e devi mantenerlo." Voglio sentire il calore del suo corpo questa notte.

"Ma io ho freddo sul serio, poi se mi ammalo dovrò stare a casa e non potremmo più vederci." Ingigantisce la situazione per cercare di convincermi.

Però è vero, e io non voglio che lei si ammali. Anche se è uno stupidissimo e banale raffreddore.

Riprendo la mia felpa da terra e glie la porgo.
Fa un sorriso, la prende e la indossa.

Le sta moto larga, ma almeno è comoda.

Entriamo sotto le coperte e lei appoggia il viso sul mio petto nudo.
Ci addormentiamo così, abbracciati e con le gambe intrecciate.

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Dan dan! Ecco il nuovo capitolo! Mamma mia, non sapete quanto ho voglia di spoilerarvi cosa succederà nel prossimo capitolo Hihihi, ma devo resistere scusateee. Non ho nient'altro da dire se non le solite cose: Vi sta piacendo la storia? Avete dei consigli? Opinioni?
Rispondete pliiiisss.
Se il capitolo vi è piaciuto fatemelo sapere con una stellina o un commento!
Ciao ciao e un bacio💖

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