Capitolo 27

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●Due bambini ●

Pov Sophia

Dopo aver messo il pigiama, busso alla camera dei ragazzi ma nessuno mi viene ad aprire per una bel po'.

Busso più forte e finalmente sento qualcuno muoversi nella stanza.

Dylan apre la porta e la prima cosa di cui mi rendo conto è che indossa solo i boxer.

"Mi ero addormentato" si giustifica passandosi una mano fra i capelli

Sento le guance accaldarsi e lo supero fingendomi indifferente.

"Ehm" mi schiarisco la gola"Genn?" Chiedo guardandomi intorno notando la sua assenza

"Sotto la doccia"risponde buttandosi sul lettino

"Ah"

Okay Sophia, sta calma, non è niente di così strano..
Ricordi la mosca?

Ecco, pensalo come una mosca.

Una mosca con un fisico da Dio, okay, ma comunque una mosca.

Mi siedo sul lettone, di fronte a lui e inizio ad intrecciare le mani per pensare ad altro..ma sento lo sguardo di Dylan puntato addosso.

"Mi hanno detto che hai picchiato Giulia" dice spezzando il silenzio

"Non ho picchiato Giulia. L'ho solo.." alzo lo sguardo e noto il suo ghigno divertito "l'ho solo spinta...forte"dico non riuscendo a non ridere di me stessa

"Ma tu sapevi che fosse lesbica?" Gli chiedo poi sdraiandomi a mia volta sul lettone.

"Certo che lo sapevo" si volta di lato e si mantiene la testa con una mano per potermi guardare

Ma che cavolo, ero l'unica allora a non saperlo?
Potevano dirmelo prima!

"Con Marta tutto apposto poi? Insomma, dopo che ci ha visto..sai..abbracciati" alla mia domanda, Dylan sospira e abbassa lo sguardo

"Ovviamente no. Si è infuriata.." risponde abbassando la voce, per evitare che Genn ci senta.

Sto per rispondere ma mi blocco capendo che c'è altro che vuole dirmi.

"Ho deciso di lasciarla. Non gliel'ho ancora detto, ma presto lo farò. È la decisione giusta"

"Se devi farlo per me, non farlo"

"Lo faccio per lei. Non è giusto che si illuda" dice quest'ultima frase forzando un sorriso e decido di non dire altro.

Dopo poco sento la serratura del bagno scattare e un Genn molto confuso e assonnato appare con il suo pigiama .

Fa un passo verso il lettone ma inciampa su qualcosa, rischiando di farsi veramente male.

"Tutto apposto Genn?" Chiedo preoccupata e allo stesso tempo diverita

Lui si rimette in piedi e prende in mano la causa della sua caduta.

Leggo letteralmente la rabbia sul suo viso mentre si avvicina a Dylan.

"Questa, è tua no?"chiede, al che Dylan annuisce e alza gli occhi al cielo

"C'è un fottuto posto per le scarpe! Dio, ringrazia che non sono nelle condizioni o.."

"O cosa?" Dylan lo sta letteramente istigando e mi conviene fare qualcosa prima che ricomincino a litigare

"O...vaffanculo" Genn cammina spedito verso la porta principale con la scarpa di Dylan in mano

"Genn!" Lo chiamo, ma non sembra stare a sentirmi

Il moro intanto ride e si affaccia per vedere la scena.

Stay ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora