Capitolo 23

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Questa è fuori

Pov Sophia

Resto immobile per alcuni secondi.

Sento il respiro di Dylan così vicino da pungermi le labbra.

Una piccola parte del mio cervello si accende e mi ritrovo in piedi, cercando il più possibile di allontanarmi da lui.

"Hai paura di me" costata passandosi una mano fra i capelli "Hai paura che possa baciarti" sogghigna scuotendo la testa

"Dyl.."

"No" si alza in piedi "non dire nulla, sono ridicolo" si volta a cercare qualcosa fra la valigia e pesca un asciugamano che infila velocemente in uno zainetto, continuando a darmi la spalle.

"Non ho...paura di te" mormoro con poca sicurezza

Si irrigidisce e si volta a guardarmi con sguardo accigliato
"E cosa? Non ti avrei mai baciato! Non da sobrio, almeno"

Rifletto un attimo sulla frase che ha appena detto, e non ne capisco il senso fino in fondo.

"Sul serio?" Chiedo mordicchiandomi il labbro per l'imbarazzo

Si sofferma per un attimo sul mio gesto prima di incrociare nuovamente i miei occhi

"Sul serio" fa un passo nella mia direzione "Sono innamorato di te ma non ti costringerei mai a fare qualcosa che tu non voglia"

Tiro un sospiro di sollievo e lui se ne accorge.

"Tanto sarai tu prima o poi a cedere" annuncia in fine andando verso la porta

Come gli passa per la testa?

Lo seguo fuori la porta e lo guardo chiuderla a chiave.

"Mi dispiace che tu abbia ancora queste speranze ma io voglio solo esserti amica" dico

"E allora spiegami una cosa"

Con un cenno di capo lo invito a continuare e lui si inumidisce le labbra prima di procedere.

"Quella sera, quando ero ubriaco..io ho provato a baciarti"

Oddio, dove sta andando a parare?
Ho paura ad ascoltare.

"Si"

"Non mi sembra che tu ti sia scansata, o ricordo male?" Fa una pausa per capire che effetto ha avuto questa sua affermazione su di me.. e dire che sono sconvolta, è poco.

"Perchè?" Aggiunge poi con lo sguardo soddisfatto di chi ha appeno fatto goal.

Ora sono nella merda,mannaggia a me!

Non mi aspettavo una tale presa di posizione da parte sua, mi ha presa alla sprovvista.

"Mi sarei spostata, solo è arrivato Jackson" provo a mentire fingendomi disinteressata mentre infilo le chiavi nella mia serratura

"Menomale"gli sento dire proprio nel momento in cui apro la porta.

La chiudo immediatamente cercando di riacquistare lucidità.

Che diavolo mi prende?
Possibile non riesca a reggere uno scontro senza finire impanicata?

Ha ragione lui, io non mi sarei scansata e per questo mi sento tremendamente in colpa.

Conto fino a dieci prima di andarmi a infilare le scarpette e quando esco lo trovo appoggiato al muro con le braccia incrociate e lo stesso ghigno di poco fa.

Continuo ad ignorarlo e cammino spedita verso l'ascensore.

Mi guarda di sottecchi prima di pigiare il tasto e questo suo atteggiamente mi sta dando piuttosto fastidio.

Stay ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora