Capitolo 16

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●Sono il tuo Padrone●

Pov Sophia
"Sento cielo Genn, la smetti di suonare questa dannata chitarra?" Afferma Alyssa esausta mentre continua cercare qualcosa nell'armadio

Alex sta giocando a quel 'piano tiles' sul cellulare, per quale ormai ha un'ossessione, mentre io ascolto Genn strimpellare qualcosa alla chitarra.

Domani è il giorno della partenza e le nostre valigie sono tutte pronte, tranne ovviamente quella di Alyssa.

Nonostante sia tardi, continua a camminare avanti e indietro per la stanza trasferendo la sua ansia anche a noi.

"Alyssa ma ti rendi conto che è pienissima?"dico indicando la sua valigia stracolma.

Lei in risposta scuote la testa e ci infila dentro un altro top.

"Tu non capisci, ogni volta che parto dimentico sempre qualcosa"si giustica sbuffando"hai spazio nella tua valigia?"chiede poi ad Alex.

Si sa, i maschi viaggiano solo con lo stretto necessario.

Alex non la calcola di striscio concentrato al massimo su quel gioco.

Genn gli lancia un cuscino contro e il moro si alza di scatto in piedi.

"NO. NO. CHE CAZZO HAI FATTO? STAVO PER BATTERE IL RECORD, CRISTO" urla esasperato portandosi le braccia alla testa.

L'espressione che ha in questo momento è assolutamente la cosa più divertente che abbia mai visto.

Si butta a faccia in giù sul letto, soffocando la testa nel cuscino.

"La mia vita non ha senso"continua poi la sua sceneggiata.

Io e Genn scoppiamo a ridere mentre Alyssa rotea gli occhi al cielo e si avvicina ad Alex.

"Amore, piccolino, hai spazio nella valigia?" Prova a sedurre Alex accarezzandogli la schiena.

"Si"

"Allora ci metto altri miei vestiti, va bene per te tesoruccio?"

"Sei disgustosa"afferma Genn con espressione mista tra il divertito e il nauseato

"Sta zitto tu"ribatte lei fulminandolo con lo sguardo

Alex si tira su con l'aria ancora sconvolta e depressa "va bene Aly"dice alzandosi e andando vicino alla porta

Alyssa fa la linguaccia a Genn e insieme con il moro esce dalla stanza portandosi un altro montone di vestiti.

È incorregibile.

Restiamo io e Genn da soli e finalmente lascia perdere la chitarra e si siede accanto a me sul letto.

"Pronto a volare?"chiedo prendendolo un po' in giro, so che ha paura degli aerei.

"Non farmici pensare, per favore"

"Che sarà mai, insomma saremo solo a migliaia di kilometr..."

"Zitta"mi tappa la bocca con le mani per non farmi continuare a parlare mentre a me scappa una risata.

"Dopo tutto questo tempo ,ancora non hai capito che non puoi darmi gli ordini?" Dico quando le sposta

"E tu invece, ancora non hai capito che non devi sfidarmi? Perchè io si, posso darti gli ordini" risponde alzando un sopracciglio con sguardo di sfida

"Ah si? E come sentiamo?"

Un ghigno compare sul suo volto e in un attimo attacca a farmi il solletico senza darmi tregua.

Stay ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora