Capitolo 33

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●non sono gelosa●

Pov Sophia

Tre giorni.

Sono passati tre giorni.

Tre giorni in cui la situazione ormai è in bilico, la tensione alla stelle.

Come se una grossa bomba stesse per scoppiare da un momento all'altro, pronta a travolegere tutto e tutti.

Me per prima.

Siamo a mercoledì, il tanto atteso giorno da Alex e Genn.

Finalmente suoneranno dal vivo davanti a tantissime persone.
Molte di più di quelle che di solito ci sono da Baell.

Leggo la tensione in faccia a Genn anche al buio.

Alex sembra più tranquillo, scherza e ride con Alyssa.

Siamo dietro le quinte del palco, aspettando qualcuno che chiami gli Urban Strangers.

Genn cammina nervosamente avanti e indietro, ripassando mille volte il testo di Runaway.

Non dovrei ridere, ma è davvero buffo vederlo così.

"Genn, respira" dico nel vano tentativo di tranquillizzarlo

Blocca la sua cammina frenetica e si avvicina per potersi sedere sulla scala, accanto a me.

"Okay, va tutto bene, sono calmo" dice cercando di autoconvincersi

"Mh, sisi, lo vedo"

Si volta verso di me con una faccia, che giuro, è il ritratto della disperazione e dice" No, non è vero, me la sto facendo sotto"

Non capisco tutto questa preoccupazione a cosa sia dovuta.
Okay che sono un botto di persone, ma questa canzone l'hanno suonata un casino di volte.

Prendo una sua mano e la stringo fra la mia "Sarete spettacolari, come sempre tra l'altro" dico e riesco a strappargli un lieve sorriso

"Urban strangers?" Una delle animatrici sbuca da dietro alla tenda e Genn scatta immediatamente in piedi.

Alex, afferra la chitarra e ci raggiunge, salutando Alyssa con un bacio rapido.

"Pronti?" Chiede la tipa e entrambi annuiscono con la testa

"Bene, seguitemi" mentre Alex inizia a camminare, Genn si volta ancora verso di me.

"In bocca al lupo"dico

Mi afferra il volto e mi piazza un bacio sulle labbra "Crepi" dice poi allontanandosi

Lo seguo con lo sguardo finchè non sparisce dietro la tenda, poi vado con Alyssa verso gli spalti per cercare un posto.

Facendoci spazio fra la gente, riusciamo a trovare un po' di spazio anche in posizione abbastanza centrale.

La solita musichetta che mettono fra un esibizione e un'altra, non fa altro che far aumentare anche la mia ansia.

Marta non c'è. È voluta restare in camera, come tutte le altre sere da quel giorno.

Dylan l'ha lasciata e ormai mi odia. Non so che fare per farmi perdonare.

Per quanto riguarda lui, non si fa quasi mai vedere.
Le uniche volte che lo incontriamo è a pranzo e a cena..stop.

Tra l'altro, non parla neanche, quindi è come non ci fosse.

Le luci si accendono e i ragazzi vengono presentati.

Ed eccoli uscire da dietro le quinte con la chitarra e le facce da bimbi sperduti.

Genn è totalmente inespressivo e si passa la mano più volte fra i capelli.
Alex invece sorride nervosamente.

Stay ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora