Capitolo 45

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●Siamo maturi●

Pov Sophia

Genn gira la chiave all'interno della serratura della sua porta e quando si rende conto che sono dietro di lui, sospira profondamente.

"Hai intenzione di seguirmi anche in camera?"

Che domande,
Ovvio.

"Ho detto che non ti lascio da solo, quindi si"

Apre sconfitto la porta e aspetta che sia prima io ad entrare.

È un po' che non vedevo questa stanza, e devi ammettere che sento una strana sensazione dentro di me.

Genn accende la luce, si toglie la giacca di jeans che aveva su, e la sistema con cura sulla sedia.

Si volta verso di me e incrocia le braccia al petto.

"Quindi?" Dice alzando un sopracciglio

"Quindi cosa?" Rispondo mentre mi abbasso per slacciarmi le scarpe, iniziavano a darmi un fastidio insopportabile.

Lui mi osserva in silenzio, e quando lancio le scarpe incurante della direzione in cui finiscono, storce leggermente il naso.

Non si è mai abituato a pieno al mio disordine, ma per fortuna non dice nulla al riguardo.

Si schiarisce la voce e mi segue con lo sguardo mentre prendo possesso del suo letto "Quindi..sei qui"

"Già" mi siedo su di esso e incrocio le gambe

"Cosa hai intezione di fare?"

"Non lo so, tu che vuoi fare?" Lo sto mettendo in difficoltà, lo vedo dal modo in cui si muove a disagio

"Io niente" dice disogliendo lo sguardo da me e iniziando a sfilarsi la maglietta

Okay, questo non mi sembra proprio 'niente'

Sento improvvisamente caldo, e le mie guance saranno di sicuro rosse come due pomodori

"Allora anche io niente"

Torna a guardarmi, e senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi inizia a sbottonarsi la cerniera dei pantaloni

Dai Sophia, che sarà mai, devi solo concentrarti sul suo viso e andrà tutto bene.

Quando si libera anche del pantalone, si lascia andare in uno strano ghigno e va verso l'armadio

"Stai cercando di provocarmi, Genn?" Riesco a dire finalmente, non sentendo più la pressione dei suoi occhi

"Io? Assolutamente no" risponde mentre si infila il pigiama

"Tanto non funziona con me"

Di nuovo vestito, viene verso il letto su cui sono seduta, e prende posto un po' più in la.

Non ho capito, fa il cretino provocandomi, e poi si siede lontano da me?

"Le tue guance però non sembrano essere d'accordo" mi fa l'occhiolino e io in tutta risposta alzo un dito medio

Scoppia immediatamente a ridere e non posso che fare altrettanto.
La sua risata è così contagiosa ed è tanto che non lo vedevo ridere di gusto.

La mia attenzione viene però attirata da un segno che c'è sul suo naso.

"Cos'hai sul naso?" Gli chiedo indicando con il dito

Lui torna per un attimo serio, e se lo tasta con le dita.

Scuote la testa e mormora "Jackson" fra se e se

"Posso vedere? O sei ancora intoccabile?"

Lui annuisce, e così gattono verso di lui per poter vedere meglio da vicino.

Stay ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora