§ Pioggia §

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La pioggia scrosciava incessante e ormai erano fradici fin dentro le ossa. Le sue mani lavoravano frenetiche mentre il fango scendeva a rivoli ai suoi piedi, inzuppandole le scarpe.

«Forza Hermione!!! Non abbiamo tutta la notte!»

«Fai silenzio Ron!! Non mettermi ansia!»

Alla fine riuscì a completare tutti i nodi. Avrebbe potuto fare una magia, ma i mangiamorte avrebbero potuto sentire l'incantesimo. Meglio non rischiare.

«Dici che funzionerà?... »

Ron era titubante. Hermione non riusciva a vedere il suo volto. La pioggia non accennava a smettere e il bosco era completamente al buio.

«Speriamo bene... È meglio andare adesso, potrebbe arrivate qualcuno...»

Detto questo, Ron l'aiutò a rialzarsi e i due si incamminarono giù per il sentiero. Ron teneva un braccio intorno alla vita di Hermione per sostenerla. Era da giorni che le forze le mancavano e anche la minima cosa le sembrava uno sforzo assurdo.

I ragazzi erano cambiati. Vivere nascosti, dover essere sempre pronti a combattere e non poter rimanere tranquilli pochi minuti. La guerra era finita, ma solo per i vincitori.

I due camminarono silenziosi per un po', poi arrivarono davanti a un crepaccio.

«Hermione vado prima io, poi ti prendo.»

Ron iniziò a scivolare lentamente, tenendosi saldo ad un rampicante magico. Hermione intanto si preparava a scendere. La pioggia non aveva ancora smesso di scendere e i brividi la scuotevano, fino alle punte dei piedi. Ad un certo punto non riuscì più a vedere Ron, tanto era buio.

«Ron, ci sei ancora?»

«Si! Vieni giù! »

Hermione aveva iniziato a scendere, ma c'era qualcosa che non andava. Si sentiva osservata, come se ci fosse qualcuno a guardare tutti i suoi gesti.

«Hermione forza!!!»

Hermione stava facendo una fatica immane a scendere. Negli occhi erano apparsi piccoli puntini bianchi, come tante costellazioni. La testa le stava esplodendo e faceva fatica a non far tremare le mani, tanto da cedere. Ma sentiva che c'era qualcosa di strano.

«Ron arr-... »

Hermione perse la presa a causa della pioggia e scivolò sul lato, riuscendo a tenersi con una sola mano.

«Hermione dove sei?! LASCIATI ANDARE CHE TI PRENDO!!!»

Hermione non voleva lasciarsi andare, non riusciva neanche a vedere Ron. Figuriamoci se si buttava.

«RON MA SEI SCE-...»

Una mano forte l'afferrò per il braccio penzolone. Un brivido di terrore puro l'attraversò.

L'avevano presa.

Alzò lo sguardo, almeno per vedere il mangiamorte con cui avrebbe dovuto combattere. Incontrò due occhi, del colore del cielo di quella notte. Una tempesta. Hermione aveva la bocca aperta dallo stupore. Non riusciva a riconoscerne i tratti, troppa pioggia.
"Fai leva con il piede" Sentiva qualcuno parlare. Si rese conto solo dopo che era l'uomo.

«FAI LEVA CON QUEL PIEDE, DANNAZIONE!!!»

Hermione si riscosse. Appoggiò il piede su una piccola escrescenza e fece leva mentre l'uomo la tirava su di peso. Gli cadde fra le braccia.

Hermione non riusciva a vedere niente, sentiva solo il corpo dell'uomo contro il suo e le sue mani forti ancora ancorate alle sue braccia. Sfoderò la bacchetta, ma lui si era già smaterializzato. Rimase così ancora per un po'. Al freddo e nel fango, senza più il contatto di quell'uomo.

Intanto Ron gridava.

«HERMIONE DOVE SEI FINITA!?!»

Nella sua voce c'era il terrore di averla persa. Lo vide sbucare dal crepaccio. Le corse incontro, prendendola in braccio.

«Vieni, andiamo...»

Hermione era ancora sconvolta. Non riusciva a pensare ad altro, se non a quei occhi. Un miliardo di emozioni li avevano attraversati in quei pochi secondi. Si abbandonò fra le braccia di Ron e tutto divenne subito più caldo.

Ciao lettori! Ecco la mia nuova nuovissima Dramione! Spero che vi piaccia, lasciate tante stelline e commenti per farmi sapere se va bene o meno. Buona lettura ♥ (aggiornerò ogni giovedì)

A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora