§ Squadra §

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«Quindi mi state dicendo che siete alla ricerca di chi sappiamo noi per distruggerlo? Voi siete impazziti...»

Disse Margaret, la ragazza che era a capo del gruppone. Il piccolo Ryan era seduto ai suoi piedi e fissava incuriosito i loro due interlocutori.

«Non possiamo andare avanti così, non vedete la situazione in cui siete ridotti?!»

Disse Draco, andando quasi su tutte le furie ma trattenendosi per non dare sfoggio della sua rabbia ai ragazzini. Le casate di Grifondoro, Corvonero e Tassorosso erano state costrette a fondersi insieme per mancanza di alunni. Molti purosangue di queste casate si erano rifiutati di farne parte e non erano andati a scuola, rischiando la pelle. Quei pochi che c'erano, erano raggruppati tutti in quella stanza e nemmeno la riempivano. Si erano seduti tutti attorno al divanetto principale.

«La vediamo eccome la situazione, ma un branco di ragazzini non può di sicuro sconfiggere noi sappiamo chi.»

Disse sconsolata Margaret. Hermione le pose una mano sulla spalla.

«Cara, quando io aveva la tua età sono entrata nell'esercito di Silente e l'anno successivo ho combattuto contro il Signore oscuro in persona, assieme ai miei amici e anche ai miei nemici. Nulla è impossibile.» Le disse per rincuorarla.

«Tutt'altri tempi. Ormai non ci insegnano più le cose di una volta. Magia oscura non si fa più, incantesimi si fanno quelli stupidi e tante altre materie sono state cancellate. Gli insegnanti sono pochi e se osano farci vedere qualcosa vengono pestati dai mangiamorte.»

Hermione e Draco si guardarono negli occhi preoccupati. Avevano bisogno di ragazzi che sapessero maneggiare la magia in meno di poche ore e per le mani si ritrovavano un branco di persone che forse sapevano fare un Wingardium Leviosa.

«Vi svelo un trucco - disse Hermione - la magia non sta nella vostra bacchetta, ma dentro di voi. Dovete riuscire a concentrarvi e anche gli incantesimi più difficili diventeranno facili.»

Si fermò un attimo, poi guardò Margaret con decisione.

«Datemi una pergamena.»

Subito le fu portata. Ci scrisse sopra frenetica, Draco vedeva solo l'inchiostro che impregnava la pergamena da quanto Hermione andava veloce. Appena finito la diede a Margaret.

«Qua sopra ci sono scritti gli incantesimi che vi serviranno. Voi tutti dovete recarvi nella stanza delle necessità e provare a realizzarli. Sperando che quella sia una stanza che respinge gli incantesimi, così non vi sentiranno.»

Margaret la guardò con occhi brillanti. Una manina si alzò dal gruppo.

«Ma qualcuno sa dove si trova questa stanza?» Una ragazza corvonero si alzò entusiasta.

«Non vedevo l'ora di farvela scoprire amici miei. Vi guiderò io.»

«Perfetto, direi che siamo a posto.» Disse Margaret «Ma voi dove andrete adesso?» Chiese con tono preoccupato.

«Adesso dobbiamo andare a cercare rinforzi.» Margaret capì e li guardò cupa.

«State attenti, solo alcune serpi sono davvero cambiate, le altre sembrano rimaste ai loro ideali. Nel frattempo avvertiremo anche i professori che ci potranno aiutare.»

Disse infine. Appena finito si alzò e iniziò a suddividere i compiti. Tre furono mandati a chiamare i vari professori, la corvonero tutta entusiasta e un tassorosso furono mandati alla ricerca della porta, gli altri si misero in moto preparando il necessario. Hermione rimase sorpresa dall'organizzazione e dalla rapidità. Salutarono i pochi rimasti e poi si diressero dai Serpeverde.

Uscirono con cautela dalla sala e si incamminarono silenziosi. Le prime luci dell'alba iniziavano a fare la loro comparsa. Hermione aveva la testa piena di pensieri: era preoccupata per i ragazzi, sperava riuscissero in così poco a fare gli incantesimi, affidandosi magari alla creatività e alla velocità dei Corvonero. Aveva paura che le serpi avrebbero fatto il doppio gioco, aveva paura che alla fine tutti i loro sforzi sarebbero sfumati per qualche piccolo errore, una sbadataggine. Ad un tratto si sentì afferrare la mano. Le dita di Draco si intrecciarono alle sue, la sua pelle si scaldò al solo contatto con la sua.

«Ti ho vista un po' pensierosa, volevo tranquillizzarti.»

Le disse senza staccare gli occhi dal davanti. Sembrava quasi impauriti nel far cadere i suoi occhi in quelli di Hermione. Hermione strinse ancora di più la presa, facendo coincidere ogni minima sporgenza della sua mano. A Draco scappò un sorriso.

In tutto quell'orrore riuscì a trovare un attimo di pace, di bellezza solo tenendogli la mano. Stringendo ogni suo essere e camminando verso l'incertezza. Sapevano che non sarebbe stato facile, ma l'avrebbero affrontato insieme.

Ecco il capitolo! Adesso potete riporre le armi😅💙 spero vi piaccia e mi impegnerò a scrivere il prossimo il prima possibile💙
Buona lettura💙






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