§ Smaterializzazione §

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La notte era scesa violenta e implacabile, portando con se il buio e il freddo; era una notte senza stelle. Il fuoco bruciava caldo nel camino e Draco fissava le fiamme danzare lente e insesorabili, mentre bruciavano la legna, che sfrigolava rumorosa.

«Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!!!»

Gridò frustrato l'unica parolaccia babbana che conosceva, tirando un pugno alla poltrona su cui era seduto. Si portò una mano alla fronte, massaggiandosi le tempie. Come gli era potuto venire in mente? Le aveva fatto così male... Le aveva fatto rivivere così tanto dolore. Blaise entrò silenzioso e si sedette accanto a lui, fissandolo intensamente.

«Cosa vuoi!?»

Chiese brusco Draco dopo qualche minuto. Blaise continuò a fissarlo ed a scuotere leggermente la testa.

«Bella mossa... Se non sapessi cosa bolle in pentola sarei felice per te, ma conoscendo tutte le carte...»

Un piccolo sorriso gli sorse sul volto. Voleva bene al suo amico e vederlo così gli dava fastidio; cercò di alleggerire la tensione. Draco alzò lo sguardo e tornò a fissare il fuoco.

«Sapevo che le avrebbe fatto male, ma non pensavo così tanto... Sono stato uno stupido...»

«Hai solo fatto quello che ritenevi giusto, non ti abbattere. Riuscirai sicuramente a sistemare le cose. »

«Certo, la fai facile... Mi odia e sempre mi odierà e dopo questo non mi perdonerà mai, neanche se la minacciassi di morte... È così testarda! Così orgogliosa!!!... Dovrei odiarla e invece l'unica cosa che riesco a fare è amarla sempre di più... »

Sembrava sul punto di scoppiare in lacrime. Hermione lo rendeva fragile, vulnerabile; gli sembrava di stare in un altro corpo quando le stava vicino. Quando l'aveva abbracciata aveva sentito tutta la sua rabbia, tutto il suo dolore e la sua stanchezza di vivere in quel mondo che non le apparteneva più. Avrebbe voluto asciugarle quelle lacrime con caldi e dolci baci, avrebbe voluto tenerla stretta fino a che il sole non fosse tramontato, ma aveva dovuto staccarsi e in quel momento il freddo lo aveva invaso. Blaise si alzò, gli andò vicino e gli batté la mano sulla spalla.

«Tranquillo si sistemerà tutto...»

Disse poco convinto. Se ne andò lasciando Draco al suo silenzio meditabondo. Doveva fare qualcosa, risolvere il danno; doveva farlo o i suoi piani sarebbero saltati all'aria.

Il Manor era immerso nel silenzio, tutti erano andati a dormire tranne Draco, che solo in quel momento saliva le scale. Aveva sistemato Hermione di nuovo nella sua stanza e adesso ci si stava dirigendo. Aprì lentamente la porta che cigolò leggermente sui cardini vecchi. Entrò e si richiuse la porta alle spalle, iniziò a cambiarsi, si lavò in bagno e poi si infilò silenzioso nel letto. La piccola sagoma di Hermione era nel letto, ma c'era qualcosa che non andava... Ma cosa? La guardò attentamente... E poi se ne accorse troppo tardi. Hermione apparve alla sua schiena, gli tappò la bocca con la mano e con l'altra gli puntò una scheggia di legno nella schiena.

«Spero di non averti spaventato troppo.»

Sibilò Hermione nel suo orecchio. Draco cercò di capire la portata del pericolo, cercando di percepire la grandezza della scheggia, ma Hermione teneva la punta più fine contro la schiena.

«Granger non fare mosse di cui potresti pentirtene...»

Disse borbottando sulla sua mano. Si era nascosta nel suo letto e al momento opportuno gli era saltato alle spalle, ma doveva trovare una falla in quel piano.

«Adesso cosa vorresti fare?»

La mano di Hermione si tolse dalla bocca e iniziò ad armeggiare per tenergli stretta le braccia.

«Lo so io cosa devo fare.»

Disse rabbiosa. Nella sua voce traspariva tutta la sua paura di fallire, ma anche la rabbia nei suoi confronti. Finalmente riuscì a imprigionargli le mani dietro la schiena, poi lo spinse fuori dal letto, facendolo cadere come un sacco di patate. Scese anche lei, lo tirò su di peso e rimase un attimo ferma, come per controllare una tabella di marcia immaginaria.

«Granger sono certo che il tuo piano fallirà, ci scommetto due galeoni.»

«Come siamo sicuri! Tranquillo ho i miei trucchi.»

Draco non fece in tempo a ribattere che Hermione si stava smaterializzando, insieme a lui. Il buio li avvolse e Draco rimase stordito da quell'energia.

Ciao a tutti! Come promesso il capitolo è stato postato giovedì. Spero vi piaccia! Buona lettura ♥
P.s. scusate il turpiloquio iniziale!

A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora