§ Ritorno§

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Il buio era talmente spesso che si sarebbe potuto tagliare con un coltello. Il silenzio era opprimente, non come quello che li avvolgeva nella vecchia casa, un silenzio carico di tensione. Hermione afferrò Draco per braccio e iniziò a trascinarlo un po' alla cieca, lontano dal rumore di passi e sedie spostate. Non riusciva a vedere niente e non aveva intenzione di dare la sua posizione utilizzando un incantesimo; corse a perdifiato nel buio spostando sedie, andando a sbattere contro tavoli, pile di libri, ma tenendo saldo Draco per il braccio.

Sbatté contro una parete, ruvida, fredda e impenetrabile. Sentì l'ansia salire, attanagliarle la gola e bloccarle le gambe. Le braccia scorrevano frenetiche alla ricerca di una porta, una fessura per poter attraversare la parete. I passi erano sempre più vicino e sentiva Draco agitarsi accanto a lei, anche lui alla ricerca di una sporgenza o rientranza che suggerisse la presenza di una porta. Ad un tratto sentì le voci dietro di lei, chiare, lampanti, come un fulmine a ciel sereno. Si girò, dando le spalle al muro e vide la tenue luce delle bacchette illuminare i pochi volti incappucciati. Non riconobbe nessuno dei quattro che le si sbagliavano davanti, riuscì solo a capire che erano tre uomini e una donna. Fu proprio lei a parlare.

«Guardate chi abbiamo qua... non semplici maghi, ma Hermione Granger e Draco Malfoy, i più ricercati. Il signore Oscuro sarà soddisfatto del nostro lavoro.»

Gli uomini risero sprezzanti. Draco le aveva afferrato nuovamente il braccio e sembrava in tensione, quasi sul punto di scappare.

E fu proprio così. Successe tutto molto in fretta, Hermione fu trascinata di peso da Draco, riuscì a distinguere un'intensa luce, la voce dei mangiamorte e gli incantesimi che le bruciavano la pelle. Poi tutto divenne tranquillo, la luce sembrò affievolirsi, senza farle più del male agli occhi. Erano salvi e ansimanti, appoggiati a quella che doveva essere stata la porta che li aveva salvati. Hermione provo a muoversi, ma ricadde pesantemente a terra; la vita e la schiena le bruciavano, come se toccate dal fuoco. Draco la guardò preoccupato.

«Rimani ferma Hermione.»

Le disse calmo. Prese il piccolo zainetto che portava in spalla, lo aprì e ne tirò fuori un boccettino contenente una strana pozione di colore scuro. Hermione non era sicura della suo effetto benefico. Stappò la boccetta, fece scivolare l'intruglio sulla mano e si avvicinò cauto alla schiena di Hermione.

«Posso?»

Chiese piano. Hermione acconsentì con un leggero cenno del capo. Draco sollevo leggermente la maglietta rovinata e passò l'intruglio sull'abrasione. Hermione strinse i pugni per non urlare di dolore. Draco fece in fretta e ripulì la ferita. Poi aiutò Hermione ad alzarsi. Fece qualche passo e poi lasciò la sua mano. Si trovavano in una stanzetta, con delle piccole finestre. Letti a baldacchino, decorati con tendaggi verdi ingombravano la stanza, ormai semi abbandonata. Hermione fu percorsa da una terribile sensazione, veloce andò ad una delle finestrelle e per poco non urlò.

Il prato di Hogwarts si stagliava immenso e lugubre, abbandonato alla natura e al tempo.

Erano ad Hogwarts. Lì dove tutto era iniziato tutto sarebbe finito...

Ecco il nuovo capitolo come regalo per voi per il nuovo anno. Nuovo anno nuovo capitolo. Ne approfitto per farvi i sinceri auguri di un anno bello e pieno di libri e storie nuove da leggere. Baci e spero vi piaccia ❤❤😘

A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora