§ Bosco §

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Perché l'aveva fatto? Erano ormai otto anni che la cercava senza sosta e quando l'aveva avuta fra le sue braccia era scappato come un codardo e non l'aveva catturata. Quegli occhi, quei meravigliosi occhi che non lo facevano dormire, lo avevano fissato increduli e spaventati. Ma senza averlo riconosciuto, o almeno questo sperava in cuore suo. Doveva catturarla. Era lei la mente di tutto. Qualcuno bussò alla porta.

«Avanti»

«DRACO!!! Dove eri finito?!? Hai abbandonato i tuoi compagni senza dare risposte! E poi te ne torni tranquillo, come se non fosse successo nulla!!!»

Era Bellatrix, che stava perdendo le staffe. Anzi aveva perso tutto. Inveiva violentemente contro Draco. Quella era stata una spedizione che sarebbe dovuta finire bene. Una spia gli aveva detto tutto sul rifugio dell'Ordine.

«...State tranquilla...»

«TRANQUILLA?!? SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO!!! DOMANI RITORNERETE IN QUEL DANNATO BOSCO E LA TROVERETE!!! CHIARO?!? »

Detto questo se ne andò sbattendo violentemente la porta. Draco era ancora sporco e con l'odore di Hermione addosso. Neanche la pioggia poteva farlo andare via. Tutte le notti la cercava, nei sogni, nei boschi, nelle città. Averla rivista gli aveva riempito cuore di speranza. Un periodo aveva pure creduto che fosse morta, ma dopo averla rivista anche i suoi sentimenti si erano calmati un po'. Qualcun'altro bussò. Non rispose nemmeno che la porta era già aperta. Blaise lo guardava di sottecchi. Entrò e insonorizzò la stanza. Si sedette davanti a Draco.

«L'hai trovata... Vero? »

«No... Ho forse intravisto lenticchia... »

«Lo so che l'hai vista. Perché non l'hai catturata? È da otto anni che continui a cercarla e l'hai lasciata andare! »

«Non so... Forse non è così che deve andare... La mia vita dovrà essere una sofferenza e basta...»

«Scherzi?! Dov'è finito il Draco che pretendeva e non chiedeva? Che se desiderava una, se la prendeva con l'astuzia? La Mezzosangue ti manda il cervello in tilt!»

Draco si sentì scuotere da quelle parole. Nessuna poteva ridurlo così, figuriamoci la Mezzosangue!

«Anzi, per stimolarti, facciamo una scommessa! Dovrai trovarla e farla diventare pazza di te, ma senza l'aiuto di magia e altro. Solo tu! Se vinci ti aiuterò per quel tuo progetto, se vinco io vedremo. Ci devo ancora pensare!»

Draco aveva proprio bisogno, per quel suo progetto, dell'aiuto di Blaise. Doveva trovarla e farla sua, così anche il suo cuore avrebbe smesso di distruggerlo.

«Accetto serpe! Quanto mi dai?»

«Massimo due settimane, il 25 di dicembre!»

«E sia!»

Il sole stava ormai tramontando. Era l'ora di andare. Si mise il mantello e si calò il cappuccio sulla testa. Con un cenno della mano richiamò i suoi compagni. I cinque si fermarono al limitare del bosco della sera prima.

«Blaise, Nott voi andate verso il fiume, state attenti, quelli dell'Ordine usano raramente la magia e le trappole saranno babbane. Tiger, Goil voi vi sposterete verso la valle. Stesso avvertimento per le trappole. Chiunque catturate, lo voglio vivo. Non azzardatevi a uccidere nessuno!»

«E tu Draco dove vai?»

Chiese Nott, incuriosito.

«Io vado verso la zona dei crepacci. Preferisco essere solo... E ora muovetevi!»

I quattro si divisero e in poco tempo scomparvero inghiottiti dal buio. Draco iniziò il suo percorso. Ogni senso era in allerta e la mano era pronta a scattare sulla bacchetta. Si stava avvicinando alla zona della notte precedente. Ma qualcosa lo fece fermare. C'era qualcosa sugli alberi, che lentamente si erano spogliati delle loro belle foglie. Sembrava un animale, ma era troppo grosso. Forse un lupo, ma da quando in qua un lupo sta sugli alberi? La cosa iniziò a muoversi, da comodamente seduta si alzò velocemente e con attenzione guardò sotto l'albero. Per fortuna per Draco, il mantello nero lo confondeva con il sottobosco. Iniziò poi a muoversi, saltando da un ramo all'altro. Ad un certo punto si fermò e si inginocchiò su di un ramo. Un animale, forse morto, le giaceva ai piedi. Draco infatti non aveva notato che quest'ultima aveva tirato una freccia. Raccolse l'animale e poi scese dal ramo e quando toccò terra per un attimo rimase in ascolto, come se captasse la presenza di Draco. Poi si incamminò lentamente e lui la seguì. Senza farsi vedere sfoderò la bacchetta e fece un incantesimo senza dire niente, ma la cosa fu più veloce. Schivò l'incantesimo e iniziò a correre veloce. Draco quasi faticava a stargli dietro, poi scomparve. Draco si guardò intorno un po' spaesato. Dov'era finita? Ad un tratto qualcosa gli arrivò da dietro e lo atterrò. Iniziò un combattimento. La ragazza (ormai aveva appurato cosa fosse la "cosa") combatteva ferocemente, ma senza usare la magia. I ruoli continuavano a invertirsi. Prima era lui a sopraffarla, poi era lei. Ad un tratto la ragazza lo schiacciò a terra e gli puntò un coltello alla gola. Draco pensava che lì sarebbe morto, sgozzato dalla ragazza, ma questa in pochi secondi si levò di dosso e scappò. Vide alcuni lampi di luce rossa ma la ragazza li evitò e sparì avvolta dal buio.

«Per fortuna che sono arrivato io o adesso saresti cibo per lupi!»

Blaise spuntò da dietro un albero, nascose nuovamente la bacchetta sotto il mantello e aiutò Draco ad alzarsi.

«Grazie Blaise, ma me la stavo cavando benissimo. »

«Si, ho visto. Infatti stavi solo per morire.»

Ritornarono a casa, ma Draco non riusciva a togliersi dalla mente quella ragazza. Che fosse lei?...

A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora