La mattina aveva portato un sole tiepido, tipico dell'autunno. Un venticello fresco tirava imperterrito e Draco dovette portarsi la sciarpa sulla faccia se non voleva che il naso si ghiacciasse. Quel giorno doveva andare dal Signore Oscuro. Gli avevano detto che aveva un compito estremamente arduo. Arrivò al castello ed entrò. Quando fu fuori dallo studio bussò e una voce all'interno lo invitò ad entrare.
«Mio signore...»
Si inchinò leggero.
«Mi è stato riferito che avete un compito da affidarmi...»
«Direi che questo è più una missione che un compito. Dovrai essere furbo e scaltro come non mai. Dovrai saper giocare con i sentimenti, ma senza scottarti. Dovrai controllare l'amore, senza caderci dentro. Una missione quasi impossibile direi... Quasi suicida... Ah l'amore! che sentimento oscuro. Più terribile della paura, della sofferenza e della disperazione. Così misterioso... Cosí muto per me...»
Voldemort fece una pausa. Draco ancora non capiva cosa dovesse fare. Giocare con i sentimenti di chi? Controllare l'amore?...
«La tua missione sarà... far innamorare la debole mezzosangue, dopo averla catturata e poi distruggerla quando sarà talmente debole che non se ne renderà nemmeno conto. Dovrei acquistare la sua fiducia, farti dire tutto e poi ucciderla. Ma attento... L'amore è un gioco che ti si può ritorcere contro. Ecco perché ho scelto te... Non deludermi. Ora puoi andare.»
Con un cenno della mano lo invitò fuori dall'uscita. Draco ancora sconvolto uscì. Come poteva chiedergli una cosa del genere? Già non era sicuro dei sentimenti che provava, se doveva pure farla innamorare senza rimanerne fregato era già finita. E in più c'era quella stupida scommessa di Blaise! "Smettila! Tu Draco Lucius Malfoy lo farai e basta!!! Non è niente il sentimento che provi per lei! Sarà facile come bere un bicchier d'acqua!" E mentre tornava al Manor stava già pensando ad una tattica per poterla catturare.
Per l'intero poneriggio passeggiò nei pressi del Manor, girando e girando nel grande prato, con il cervello che lavorava frenetico. "Di sicuro avrà cambiato zona, troppo rischioso rimanere lì. Che si sia alzata su di un albero oppure è di nuovo sotto terra?..." Pensieri veloci come le saette scorrevano nella sua testa e intanto continuava a fissare quel bosco enorme che si stagliava al di fuori dalle mura del Manor, ma qualcosa lo fece fermare, un pensiero, un ricordo, un idea. Un idea assolutamente geniale e priva di senso.
Ciao a tutti! Scusate se il capitolo è corto, il prossimo sarà più lungo. ♥
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A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|
FanfictionLa guerra era finita, ma la sorte aveva fatto il doppio gioco. Voldemort aveva vinto e i mezzosangue erano stati catturati. Molti uccisi e molti ridotti in schiavitù. Hermione, grazie alle sue abilità e all'aiuto dei pochi membri dell'Ordine, era vi...