Si sentì afferrare, come se qualcuno l'avesse accolta fra le sue braccia calde, ma la sensazione durò poco e il calore di prima si sostituì ad un gelo infernale, che le entrò nelle ossa. Si sentì strattonare con violenza e invece di cadere a terra fu sbattuta contro un albero. Il dolore che si sparse nel corpo la fece gridare; i ricordi della guerra riaffiorarono prepotenti; nulla era cambiato da quegli istanti. Sentì qualcuno urlare il suo nome, ma la mente iniziò ad annebbiarsi e gli occhi si chiusero pesanti.
Qualcuno le stava parlando, la stava scuotendo vivacemente, ma lei avrebbe solo voluto girarsi e continuare a dormire beata di quel sonno senza incubi. Ma quel qualcuno non accennava a smettere e Hermione dovette aprire gli occhi. Draco la stava guardando con i suoi occhi spettrali e solo in quel momento i ricordi tornarono prepotenti. Il piano, i mangiamorte, il ramo e la caduta. Draco la strinse a sé, disperato nel suo gesto.
«Pensavo fossi morta... »
Disse con un filo di voce. Hermione non sapeva come reagire. Dove erano? Quanto tempo era passato? Draco lesse i dubbi nei suoi occhi.
«Ti hanno buttato qua dentro tre ore fa, io sono arrivato solo adesso e ti ho trovata riversa sul pavimento. Ti ho creduto morta, non riuscivo a sentire il tuo respiro.»
Parlava affannosamente, la voce rotta e sussurrante. Solo in quel momento Hermione notò veramente Draco. Il volto era attraversato da tagli, il labbro spaccato e l'occhio violaceo. Le mani sanguinanti e i vestiti stracciati.
«Cosa ti hanno fatto?»
«Mi hanno interrogato.»
Hermione strappò in pezzi il mantello e avvolse le strisce intorno alle mani di Draco. Voleva salvare il salvabile.
«Hermione non mi rimane tanto tempo. Adesso verranno a prendere te e stavolta non saranno così clementi.»
Tirò fuori un piccolo amuleto dalla tasca e glielo mise fra le mani.
«Questo amuleto ti proteggerà dagli incantesimi più forti, non potranno entrarti nella mente e non potranno ucciderti. Ti feriranno però. Devi sopportare il dolore, devi resistere. Promettimelo.»
Draco la guardava con occhi imploranti. Hermione annuì; la guerra non era mai finita. Il rumore di passi cadenzati fece risvegliare i due. Hermione nascose l'amuleto nella tasca e Draco fece una cosa inaspettata. Le prese il volto e le diede un bacio. Veloce si staccò in tempo per evitare lo sguardo del mangiamorte che era venuto a prenderla. Le chiavi tintinnarono nella serratura, la porta si aprì pesantemente. Hermione fu tirata su di peso e portata in un altra stanza.
Voltò la testa e vide Draco posarsi un dito sulle labbra.
Silenzio.
PERDONATEMI!!! Sono una persona bruttissima lo so! Ma non sono riuscita a pubblicare prima :'(
Da oggi cambio la pubblicazione che avverrà o di Domenica o Lunedì.
Perdonatemi ancora! Buona lettura ♥
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A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|
FanfictionLa guerra era finita, ma la sorte aveva fatto il doppio gioco. Voldemort aveva vinto e i mezzosangue erano stati catturati. Molti uccisi e molti ridotti in schiavitù. Hermione, grazie alle sue abilità e all'aiuto dei pochi membri dell'Ordine, era vi...