Hermione si sedette pesantemente sulla sedia con in mano ancora la sua baccheta che le sembrava così fredda dopo che Draco l'aveva toccata. Si sorprese nell'osservare quella strana scintilla che era nata come il fuoco nel suo cuore; quel semplice "va bene" lo aveva cambiato. Adesso stava mangiando voracemente quel pane raffermo, sorridendo come un bambino ebete e ogni tanto lanciandole sguardi felici. Quando ebbe finito sollevò il volto, si pulì la bocca con il dorso della mano e la guardò, in attesa di una risposta.
«Allora Granger, questo piano?»
Hermione cercò di sembrare il più sicura possibile; il piano c'era, ma era molti astratto dato che in quei giorni si era concentrata di più a cercare un piano per fuggire dal Manor.
«Il piano, sì...»
E adesso cosa gli diceva? Che non aveva che due dati segnati sui fogli che aveva abbandonato nella casa sull'albero? Che il piano non esisteva se non nella sua testa e neanche lì era chiaro? Prese coraggio.
«Il piano c'è, ma non qui. Non ho i miei dati e le mie cartine, che si trovano tutte nella casa sull'albero.»
Draco per poco non sputò il latte ribaltando dalla sedia. Si rialzò con gli occhi spiritati, i capelli in disordine. Mandò giù a forza il latte.
«Scherzi vero?»
Le chiese sarcastico. Hermione lo guardò severa.
«No, non scherzo. Se tu mi avessi lasciato qualche giorno in più sulla casa avrei scoperto molte più cose! E invece mi hai trascinata con foga nel Manor, non potevi aspettare!»
L'aveva preso contro piede e se ne rese conto dal suo sguardo. Sistemò la sedia e si sedette, fissando fuori dalla finestra con aria dubbiosa. Chissà cosa gli frullava nella testa; non poteva usare certi incantesimi o li avrebbero trovati in pochi secondi.
«Quindi che si fa?»
«Mi servono quei fogli, gli appunti erano pochi, ma buoni. Dobbiamo trovare un modo per arrivare alla casa senza farci scoprire.»
«Certo, prima scappo e poi torno nella tana del lupo. Ottima idea Granger, davvero geniale! Allora che ne dici se vado direttamente dal Signore Oscuro e gli chiedo :"Hey amico come facciamo a distruggerti?"»
Disse Draco gesticolando convulsamente con le braccia.
«Lo so che è terribile come idea, ma dobbiamo recuperare quei fogli. Senza quelli siamo punto e a capo. Piuttosto che niente meglio piuttosto. »
Draco la guardò stranito ed Hermione sbuffò.
«É un modo di dire! Li trovavi al capitolo venti di babbanologia.»
«Certo, perché secondo te io l'ho aperto quel libro!»
«Non importa - disse paziente Hermione - ora dobbiamo creare in piano per recuperare i fogli.»
Draco prese alla sprovvista Hermione. Raccolse tutte le cose sul tavolo le buttò nel lavello, prese un vecchio giornale e lo aprì sul tavolo.
«Mi serve una piuma.»
«Per fare cosa?»
«Per creare il piano, no?»
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A Un Soffio Dalle Mie Mani |Dramione|
FanfictionLa guerra era finita, ma la sorte aveva fatto il doppio gioco. Voldemort aveva vinto e i mezzosangue erano stati catturati. Molti uccisi e molti ridotti in schiavitù. Hermione, grazie alle sue abilità e all'aiuto dei pochi membri dell'Ordine, era vi...