8.ho avuto paura di perderti

144 9 1
                                    

Sono sveglia da un po' di tempo e mio fratello è già andato da Margherita.

Stanotte arrivano i miei genitori e sta sera Jacopo mi porta fuori, non vedo l'ora di rivederlo.

Oggi non ho scuola quindi vado a farmi un bel bagno rilassante, prima però mi vado a prendere dell'intimo pulito, una tuta della Adidas nera e una canotta grigia, vado in bagno e mia spoglio e piano piano provo ad emergermi nell'acqua fin troppo calda.

Appena esco mi metto l'intimo e mi vesto, mi asciugo i capelli e li raccolgo in una crocchia disordinata.

Scendo, mi butto sul divano e accendendo la tv. Resto più o meno un'ora davanti alla tv quando mi guardo intorno e mi rendo conto del bordello che io mio fratello e Jacopo avevamo creato questi giorni, quindi metto della musica e inizio a ordinare.

Prima decido di mettere tutte le stoviglie nella lavastoviglie e metto in moto vado a passare l'aspirapolvere in salotto poi in cucina e infine nel piano di sopra.

Ora la casa è molto più ordinata, mentre metto via l'ultimo piatto mi ricordo dell'uscita, erano già le 17 dovevo sbrigarmi.

Corro nel piano di sopra e vedo che vestito mettere. Scelgo un vestito blu cielo che arriva a meta coscia, con la gonna ampia e delle ballerine nere.

Vado in bagno, mi metto mascara rossetto rosso fuoco e un po' di blush . Poi metto il mio profumo preferito (la petite robe noire).

Scendo di sotto e noto l'ora, 20h15 strano che Jacopo non sia ancora arrivato, di solito è puntualissimo.

Aspetto un po' quando inizio a preoccuparmi e decido di chiamarlo:

....

...

...

-si pronto?-

-Jacopo , si tu?-

- No sono il dottor Barni , il signor Manfi ha fatto un incidente con la moto e ora e in sala operatoria, l'incidente è stato abbastanza grave. Ma lei chi è?-

Un incidente? Perdo un colpo sentendo la notizia

-so...sono la sua ragazza Denise, Denise Valenti-

-oh signorina valenti si calmi le prometto che starà bene e che si riprenderà.-

-io vengo subito-

-va bene a presto allora!-

Metto giù e crollo in un pianto profondo. Poi decido di andare, ma come ?

Chiamo mio fratello e gli dico che venga di urgenza a casa perché avevo bisogno di un passaggio.

Pochi minuti dopo sento bussare alla mia porta ed era Marco.

-portami subito all'ospedale - gli dico ancora con le lacrime agli occhi.

-perché ? Che succede?-

-andiamo e basta poi ti spiegherò!-

Andiamo in macchina e ci dirigiamo verso l'ospedale.

Appena arrivato corro di sopra e chiedo del dottor Barni loro mi accompagnano da lui.

-salve, sono Denise sono qui per Jacopo Manfi-

-ah si signorina Valenti se non sbaglio. Allora il signor Manfi non si è ancora risvegliato ma se vuole può attendere nella sala la giù - mi dice indicandomi una sala nel fondo del corridoio

-marco tu puoi andartene a casa preferisco stare da sola-

-si...va bene...ma chi è Jacopo ?-

-ti spiegherò un'altra volta ora non ho ne la voglia ne l'umore adatto!-

Lui annuisce e si dirige verso l'uscita dell'ospedale.

~~~~~~~~~~~~~~

Apro gli ochi faticosamente, mi ero addormentata , prendo il telefono e guardo l'ora, erano luna e mezza e di Jacopo ancora nessuna notizia.

Decido di andare dal dottore e chiedergli se ci sono notizie su Jacopo.

-signorina valenti, abbiamo riscontrato qualche difficoltà con il signor Manfi per via del fatto che ha perso molto sangue, ma ci sono dei miglioramenti se vuole può andare nella sua camera-

-io...si certo che voglio andarci!-

Lui annuisce e mi porta nella sua camera, appena entro perdo due colpi nel vedere le sue condizioni: Aveva dei graffi abbastanza profondi sulla faccia e la braccia poi aveva una gamba ingessata. Vado vicino a lui e gli do un bacio a stampo sussurrandogli sulle labbra due semplicissime parole "ti amo". Mi siedo e lo guardo poi mi vengono delle domande , perché i suoi genitori e sua sorella non c'erano? Chi erano i suoi genitori? Perché ero l'unica li per lui? Tutte domande a qui non potevo darmi una risposta.

Gli prendo la mano e ci poso le mie labbra sopra, poi giro la testa e lo guardo

-vita mia, ma come ti sei ridotto? E tutto questo per colpa mia!- gli sussurrai per poi crollare in un pianto pieno di sensi di colpa e di sofferenza, e per poi addormentarmi con la testa sul suo letto e una mano attaccata alla sua.

ANGOLO AUTRICE:

Questo capitolo è un po' corto ma pieno di contenuti!

Spero che vi sia piaciuto!

Baci baci e buon proseguimento

Elyy

La mia ragione di vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora