Capitolo 19

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L'inquadratura mostra un luogo privo di entità, interamente nero. D'un tratto però il silenzio iniziale viene meno, sostituito dalla comparsa di una voce squillante e solare.

- Ma se avevi detto che saresti venuto?! -
- Ho cambiato idea -
- Sei cattivo ... -
- E va bene, hai vinto tu: verrò! -
- Grazie Kageyama -
- Di nulla, moccioso! -

La scena si sposta sul corvino: è in casa, la sua casa. È intento a riordinare l'armadio, inserendo all'interno di quest'ultimo maglie e felpe.

Punto di vista di Kageyama

- Pensavo sarebbe andata molto peggio - dico voltandomi e rivelando un superficiale taglio sulla guancia destra.

FLASHBACK

Kageyama è immobile di fronte alla porta di casa, tiene tra le mani una valigia e uno zaino. Improvvisamente però, sul punto di varcare la soglia, viene bloccato da un urlo proveniente dalla cucina: suo zio.

- Che cazzo fai? - grida avvicinandosi.
- Vado via -
- E dove andrai? -
- Dove tu non potrai trovarmi - ammetto sconsolato.
- Allora permettimi di farti un piccolo regalo d'addio -

Con una velocità inaudita, estrae dalla tasca dei jeans un minuscolo coltellino e, puntandolo verso di me, mi fa dono di un leggero taglio in prossimità della gote destra.

- Grazie -
- Di nulla! - sorride.
- Addio -

FINE FLASHBACK

Il giovane decide di proseguire il suo lavoro iniziale, spazzando via quegli inutili attimi vissuti in precedenza. Poggiando quindi la sveglia sul comodino, legge l'orario: 5:30PM, 15 Maggio.

- E pensare che sono passati quattro mesi dal nostro incontro ... il nostro secondo incontro - sussurro abbozzando un debole sorriso - E ti amo, da morire! -

"Oshiete yo oshiete yo sono shikumi wo
boku no naka ni dareka iru no?"

- Pronto? - rispondo senza prestare attenzione al nome del mio futuro interlocutore.
- Kageyama -
- Ehi, che fai? -
- Mi sto preparando, dobbiamo andare no? -

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