Capitolo 25

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- Dove mi stai portando? -
- Aspetta! Vedrai che ti piacerà -
- Almeno dammi un indizio - mi supplica.
- Verde -
- Verde? Che significa? -

Sentendo i suoi quesiti scoppio a ridere. Dopo aver attraversato un lungo terrazzo posto sul lato posteriore della villa, giungiamo poi di fronte a un possente labirinto. Esso è strutturato a sfera, al centro della quale si erge una piccola torretta bianca. Intorno a quest'ultima vi è invece una scala a chiocciola nera, decorata con dei motivi a "S" intrecciati. Il tutto circondato da alberi maestosi.

- Eccoci arrivati, puoi aprire gli occhi -

Volgo dunque il mio sguardo verso di lui e, scorgendolo sussultare a causa dello stupore, sento un tremito attraversarmi lo stomaco.

- Wow, è-è fantastico -
- Volevo mostrarlo a una persona speciale, e credo che questo sia il tuo caso -
- Kenma ... grazie - sussurra portando un palmo sulle labbra.
- Non devi ringraziarmi e comunque ... prendimi se ci riesci - esclamo iniziando a correre e addentrandomi all'interno del labirinto.

Al primo incrocio svolto pertanto a destra e continuo il mio percorso. Voltandomi allora indietro non lo vedo: deve aver preso la strada di sinistra. Perfetto, posso riposarmi un po'.

- Scappa scappa, che tanto ti prendo! -
- Provaci, ti sto aspettando - lo provoco.

Riprendo così a correre e, dopo poco, giro nuovamente a destra.

- Dove sei maledetto? - lo sento urlare poco distante da me.
- Dove tu non potrai mai trovarmi - scherzo.
- Ne sei sicuro? - domanda sussurrando accanto al mio orecchio e posando le sue falangi sui miei esili fianchi.

Percepisco allora il suo fiato sul collo e realizzo di esser stato scoperto. Cazzo.

- Preso - afferma poi prendendomi per il polso e facendo scontrare i nostri rispettivi petti.
- Ehm, ecco ... -
- Sì? -
- Hai vinto -
- Lo so - ammette sfoggiando il suo perverso sorriso - Sai che ti amo vero? - chiede poi sfiorandomi una guancia.
- E tu sai che ti amo più di te? -
- Come siamo dolci - bisbiglia prima di baciarmi - Vieni -

Non concendendomi la possibilità di replicare, mi trascina allora dietro di lui, in maniera tale da percorrere le verdi pareti del labirinto.

I due iniziano così a correre al suo interno, tenendosi per mano e sorridendo.
La luce del sole, attraverso i suoi splendenti raggi, illumina i soffici abiti di Kuroo e Kenma. L'uno vestito con una delicata camicia bianca e un paio di jeans neri, come per richiamare la sua chioma; l'altro con una t-shirt azzurra, abbinata a dei pantaloni champagne.

- Kuroo, se giri a sinistra arriviamo alla torre -
- Ai suoi ordini -

Trascorsi quindi alcuni minuti giungiamo al di sopra del bianco edificio. Subito mi affaccio dalla ringhiera, provando meraviglia per lo spettacolo posto di fronte ai miei occhi. Questi ultimi vengono però catturati da una figura, la figura del giovane che mi ha sciolto il cuore.

- Sai Kuroo ... inizialmente credevo che mi usassi solamente per sfogarti o solamente per divertirti -
- Abbiamo già parlato di questo argomento -
- Lo so, ed è per questo che voglio ribadirlo: non riuscivo a credere che qualcuno come te si fosse innamorato di me. Mi sembrava così ironico ... pensare "Kuroo mi ama" - mi interrompo per riprendere fiato - La verità è che mi sentivo insicuro, vivevo nella paura di poter sbagliare -
- Se mai dovesse accadere, sappi che ci sarò io al tuo fianco. Pronto ad afferrarti, a proteggerti, a salvarti - sentenzia dolcemente abbracciandomi da dietro.
- Lo stesso vale per me -

Facciamo quindi per baciarci quando sento mia madre chiamarci.

- Dobbiamo andare -
- Sì -

Scendiamo così dalla torre e, velocemente, percorriamo il labirinto in maniera inversa, fino a giungere a destinazione.

- Dimmi mamma -
- Tesoro, noi dobbiamo andare -
- Ah, e i nonni? -
- Vengono con noi, dobbiamo risolvere una questione importante -
- Va bene - rispondo lasciandomi sfuggire un sorrisetto alquanto malsano, sorrissetto che sembra non sfuggire alla donna di fronte a me.
- Vedi quello che devi fare Kenma - scherza dandomi un bacio sulla fronte - Ci vediamo stasera -
- A stasera -

Nemmeno il tempo di chiudere la porta che Kuroo si fionda su di me, baciandomi.
Sorpreso, permetto a un gemito di fuoriuscire dalle mie labbra.

- Vedo che siamo già eccitati -
- Smettila - lo spingo imbarazzato.
- Mi piaci ancora di più quando fai così - mi stuzzica avvicinandosi lentamente.
- Ku-Kuroo - balbetto completamente rosso in viso.
- Vediamo, dove possiamo fare l'amore? - chiede provocandomi ulteriormente.
- In camera dei nonni -
- È l'unico posto? -
- S-sì -
- Bene! Scortatemi lì, mio Signore -
- Seguimi -

Inizio dunque a salire le scale, seguito dal mio Kuroo, dal mio pervertito. Dopo alcuni secondi infatti raggiungiamo la camera.

- Pronto per divenire mio? -
- Aspetta -
- Non ci riesco - grida piano.

Mi getta pertanto sul letto, sovrastandomi con il suo corpo muscoloso e bloccandomi i polsi con le mani.

- Sei un peperone piccolo mio -
- Come potrei non esserlo? -
- Ti amo -
- Anche io -

Lo vedo allora privarmi e privarsi dei vestiti, risultando nudi sulla morbida superficie del letto. Prendo allora a osservare i suoi addominali scolpiti e, non riuscendo a trattenermi, li sfioro con i polpastrelli.

- Sei bellissimo -
- Tu di più - bisbiglia per poi gettarsi letteralmente sul mio lobo sinistro, che diviene subito preda dei suoi denti.

Colto quindi dall'estasi del momento gli prendo le falangi e le scorto sul mio petto.

- Toccami -
- Ai suoi ordini -

Lui esaudisce il mio desiderio e io, oramai domato dal piacere, mi abbandono a gemiti spezzati.

- Ah, ti prego -
- Cosa? -
- Prendimi, voglio essere tuo! -
- Come siamo impazienti - afferma mordendosi il labbro inferiore e inserendo due dita all'interno di me.
- Ah! - urlo godendo sempre più - Kuroo, lo voglio, ti voglio -
- Eccomi -

In meno di cinque secondi mi penetra con la sua intimità e, a contatto con essa, contraggo ogni singolo muscolo del mio corpo. Il corvino prende così a muoversi e, dopo alcune spinte, mi sento riempire del suo caldo seme; io invece, venendo sui nostri ventri, lo seguo. Lui cade allora su di me, esausto.

L'amore è un sentimento che può regalare a chi lo vive una moltitudine di emozioni: positive e negative. È un sentimento che si annida nell'angolo più profondo del nostro animo; un sentimento che dona speranza, ma anche sofferenza; è quella sensazione che, nei momenti felici, disideri non smettesse mai di ardere nel tuo cuore e che, nei momenti tristi, si siede al tuo fianco e sembra annullare tutte le tue forze, incombendo su di te.
Io lo amo, lui mi ama. Io sono lui, lui è me.
Ho preso la mia decisione: distruggerò qualunque cosa decidesse di mettersi fra noi. E non mi importa se sia giusta o sbagliata, la mia battaglia rimarrà sempre e solo questa.

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