Capitolo 24

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- Davvero hai due case? - chiede sbarrando le pupille.
- In realtà la seconda, quella intestata a mia madre, è abitata dai miei nonni - risponde esponendo al corvino un'adeguata spiegazione.
- Mi piacerebbe visitarla - ammette entusiasta.
- Davvero? - domanda avvicinandosi al compagno.

Punto di vista di Kenma

Non aspettavo altro: poterlo presentare alla mia famiglia sarebbe meraviglioso!

- Perché non organizziamo un pranzo? In maniera tale da presentarti a tutti - propongo sorridendo.
- Sarebbe ottimo. Solo un problema -
- Ovvero? -
- Kenma ragiona, tu sei un ragazzo e lo sono anche io -
- Ti riferivi a questo? Nessun problema, i miei sanno della mia omosessualità -
- Sul serio? -
- Mhmh - annuisco per poi continuare - Lo hanno scoperto qualche anno fa -
- Per fortuna! - esclama tirando un sospiro di sollievo - Non avrei tollerato dei genitori contrari - dice arricciando il naso e piegando in giù il labbro inferiore.

Scorgendo dunque la sua espressione lievemente quanto ironicamente inbronciata, scoppio a ridere. Subito dopo mi getto tra le sue braccia, in maniera tale da far scontrare i nostri corpi e lo sento irrigidirsi.

- Kuroo - lo chiamo.
- Scu-scusa, è che mi hai sorpreso -
- Ti amo - sussurro donandogli un casto bacio sulle labbra.
- Anche io, da morire -

***

Viene inquadrato un enorme salone dalle rifiniture dorate e cremisi. Al centro dello stesso si erge quindi un grande tavolo in legno, lungo quasi come l'intera stanza e ricoperto da una lussuosa tovaglia ricamata con motivi floreali; al di sopra del bancone vi sono invece numerose portate arricchite con decorazioni realizzate attraverso l'utilizzo di molteplici salse. Su un totale di sei sedie siedono pertanto i partecipanti al pranzo: Kuroo, Kenma, i genitori e i nonni di quest'ultimo. Gli uni, entrambi caratterizzati da occhi color cioccolato, si differenziano a causa della cromatura dei capelli: quelli dell'uomo biondi e quelli della donna corvini. Gli altri invece, dalle chiome oramai grigie, posseggono occhi dorati.

- E così saresti il ragazzo di mio figlio? - spezza il ghiaccio Makoto, mia madre.
- Sì signora -
- Sembri un bravissimo ragazzo, sono contenta che mio figlio abbia fatto breccia nel tuo cuore -

In realtà le cose sono andate in maniera leggermente differente, però questi sono solo dettagli.

FLASHBACK

La scena a fare da sfondo rappresenta il Dory night club nel memento in cui è in corso la rapina. Tutti i partecipanti alla festa sono intenti a correre al di fuori della porta, al fine di sfuggire alla morte; mentre invece, intrappolato al di sotto di un bancone, vi è un giovane. Quest'ultimo tanta allora di chiamare la polizia quando, a suo svantaggio, viene bloccato da una seconda figura. Essa infatti lo priva del telefono e subito dopo lo afferra per il polso, tirando a .

- Come ti chiami? - sussurra all'orecchio del suo coetaneo, sfiorandogli l'intimità coperta dai jeans con due dita.
- K-Kenma - balbetta lui in risposta, ansimando.
- Vieni con me - borbotta iniziando a correre verso l'uscita.

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