- Dobbiamo parlare - inizia il corvino.
Punto di vista di Hinata
Cosa? Ho un brutto presentimento!
- Di cosa vuoi parlare Kageyama? -
- Dei miei sentimenti! - esclama guardandomi e portandosi una mano sul petto.Non è in sé ...
- Di quello che provo! Di quello che vorrei provare -
- Io sono qui, puoi dirmi tutto quello che vuoi - affermo sincero, e in un certo senso malinconico.
- Perché non riesco a provare altro che paura? - domanda lui affranto per poi sedersi a terra, con le gambe conserte.
- Credo sia normale, intendo provare questo sentimento! La paura è parte integrante di noi esseri umani e quando si verifica un evento che le permette di manifestarsi, essa si trova a dominare sulle altre emozioni - rispondo riferendomi all'episodio dell'albina.
- Non inten-intendevo questo io, provo, paura, sempre - sentenzia permettendo all'alcol di modificare il suo tono di voce.
- Che vuoi dire? -
- Che è l'unico sentimento che riesco a provare ... Forse, voglio dire io ci tengo a Hinata e, ho paura che ... - farfuglia interrompendosi e cominciando a ridere di gusto.
- Che? -
- Che un giorno io possa fargli del male! Insomma, sono stato in una banda, gli ho mentito su tante cose e mi vergogno tantissimo -Mentito? Su-su cosa mi avrebbe mentito? Aspetta ... una banda?
- Kageyama, ti sei dimenticato che io sono qui? Al tuo fianco? -
- Scusami, ho la mente troppo annebbiata, non capisco cosa stia dicendo e ... mi gira tutto -
- Kageyama sei ubriaco - grido esterrefatto.
- Che dici? Sto benissimo! Non vedi che sto ridendo? -
- Ridendo? Stai mettendo parole sconnesse una accanto all'altra! -
- Aspetta, tu chi sei? - domanda improvvisamente stupendomi.
- Che cazzo dici, sono Hinata -
- Impossibile - urla portandosi i palmi agli occhi incredulo e cambiando immediatamente modo di agire - Impossibile, Hinata è morto! -
- Sono io invece! -
- No, no, no ... Lui è morto. Io l'ho perso quando eravamo piccoli. Davanti a me. Non ce l'ho fatta. Non l'ho salvato. Hinata è morto. È morto -Io sarei cosa?
Furente e carico di rabbia, non posso far altro che dargli un sonoro schiaffo sulla guancia sinistra, tanto che un segno roseo si palesa sul suo viso.
- Idiota! Sono qui ... - dico afferrandolo per il volto e facendo collidere le nostre iridi.
- Scusa, stavo ripensando a un mio amico -
- Come è morto? - mi azzardo credendo alle sue parole.
- Incidente - si limita a rispondere.
- Che tipo di ... -
- Incendio - mi precede interrompendomi.
- Proprio come me - sussurro triste.
- Non ti sei chiesto il perché? -Non capendo il senso del suo quesito, lo guardo con aria sospetta mentre lui, di rimando, mi sorride. Sento allora il cuore infrangersi in mille, minuscoli pezzi.
Perché mi guardi in questo modo?
- Ho paura! - ammette riprendendo l'argomento precedente.
- Non capisco -
- Ho paura. Vorrei tanto piangere, ma ho tanta paura! - ripete portandosi entrambe le mani sul volto.
- Non devi averne - lo consolo - Io piango sempre quando ho bisogno di sfogarmi -
- E non hai paura? -
- Di cosa dovrei aver paura? -
- Di esser ritenuto fragile! -
- Ti ho già detto una volta che piangere non significa essere deboli ... Anzi! - continuo a rassicurarlo, questa volta posando una mano sulla sua spalla tremante.
- Hinata, Oikawa stasera non era meraviglioso? - chiede poi tutto d'un tratto, lasciando in sospeso l'argomento precedente.
- Oikawa? - chiedo ritraendo subito il palmo e sgranando gli occhi.
- Sì, il mio ex ragazzo. Quel giovane castano con cui mi incontrasti al bar -Ex ragazzo!
Un colpo al cuore è l'unica cosa che riesco a percepire dopo aver ascoltato le sue parole.
- Eh? -
- Quello che ti ho detto. Era molto bello stasera. Più del solito - ripete con gusto.
- Smettila! - urlo - Come puoi parlare di un altro uomo di fronte a me? Sono il tuo ragazzo cavolo! Non capisci che sono geloso! -
- Sono confuso. Perché dovresti esserlo sapendo ch-che amo solo te? -
- Non sei confuso idiota! Sei ubriaco, e anche tanto. Quindi smettila di raccontarmi stronzate, dimmi tutta la verità in faccia -
- Ma che dici! Sto benissimo! Non devi alterarti per nulla -
- Nulla? Ho appena scoperto cose su cui mi mentivi solo grazie all'effetto dell'alcol. Con quale coraggio mi chiedi di stare calmo? -
- Hinata, perdonami. Non volevo che mi odiassi! -
- Preferivo saperlo -
- Scusa -
- Mi fai schifo - lo disprezzo voltandogli le spalle.No, non intendevo dire quello. Non è vero che mi fai schi...
- Perché? - chiede quasi con le lacrime agli occhi.
- Sei uno stupido! - grido lasciando a una lacrima di solcarmi la gote destra - Esageri sempre! - continuo oramai fuori controllo -
Questa doveva essere una festa meravigliosa: avevamo pianificato di divertirci, mangiare tutti assieme, ballare e poi tornare a casa in comitiva. Ma tu, per una stronzata come quella dell'albina, hai rovinato tutto -
- Quello che sbaglia sono sempre io vero? E tu? Potevi fermarla! Potevi dirle che eri fidanzato! Potevi rinunciare al tuo stupido onore! Potevi preferire me! - esclama oramai arrabbiato.
- Io ti preferisco già a chiunque! Dovresti saperlo! - controbatto con i nervi a fior di pelle.
- Ho sbagliato tutto, cazzo. Sin dall'inizio -
- Avresti dovut... - tento di parlare venendo però interrotto.
- Ho sbagliato a innamorarmi di te ... di nuovo - urla non avendo più controllo di se stesso.Non ci credo! Come può rinnegare tutto?
- Sei un bastardo - sussurro voltandomi tra le lacrime.
- Esatto, è quello che sono - conferma iniziando a piangere.
- Credevo fossi diverso - borbotto stringendo i pugni.
- E io che tu fossi meno codardo! - dice pronunciando un termine casuale.
- Bene, allora il codardo se ne va ... - mi blocco voltandomi - ... per sempre - aggiungo poi pentendomi subito dopo.
- Bravo, scappa ... è la cosa che sai fare meglio no? -
- Quando lo avrei fatto sentiamo? -
- Quando eravamo bambini! - si lascia uscire.
- Non credo a una sola parola! -
- Faresti meglio a crederci -
- Ti odio -
- Non me ne frega un cazzo! - mormora a denti serrati.
- Bene! -
- Bene! -Non voglio più vederlo! Non voglio più avere ... niente a che fare con lui!
Anche se sono perfettamente consapevole che, questo mio sentimento, mai smetterà di ardere nel mio cuore; anche se sono perfettamente consapevole che, quando i suoi ricordi torneranno a essere vivi nella mia mente, essa mi arrecherà dolore; anche se sono perfettamente consapevole che, prima o poi, la mia rabbia attuale si trasformerà in perdono; anche se sono perfettamente consapevole che sei, e sempre sarai ... il mio sogno, il mio unico amore ... e il mio demone.
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Fate ⏳
RomanceA volte il destino è crudele: è in grado di distruggere tutto ciò a cui tieni in meno di due secondi, portandotelo via per sempre. A volte invece, conserva tra le sue braccia la felicità per lungo tempo, donandotela quando meno te lo aspetti.