Capitolo 8: Il concerto

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Pov's Gabriel 

Sono in ritardo, accidenti! Mi alzo dal letto, metto un jeans blu, una t-shirt bianca e la giacca in pelle sopra. 
Esco da camera mia e mi reco in sala, dove trovo mia madre. 
-Amore, buona fortuna.- Esclama sorridendo. Mi si avvicina per poi darmi un bacio sulla guancia. Le sorriso ed esco. 
Entro in macchina e infine mi reco al locale. 
Una volta arrivato scendo e raggiungo i miei amici. 
-Ehi amico.- Mi si avvicina Lele. 
-Ciao.- Sorrido. 
-Pensavo che davi buca.- 
-Questo mai! - Gli do una pacca sulla spalla. 
-Le ragazze arrivano tra poco.- Esclama John che si è appena avvicinato a noi. 
Parliamo un po' fino a quando le ragazze parcheggiano e scendono dalla macchina. 
-Ehi bellezze.- Urla Lele. 
John da un pugno al nostro amico e lo guarda male. Mi metto a ridere. 
Il mio sguardo si posa su Sofi, rimango paralizzato, vestita così è dannatamente sexy. 
-Wow Sofi.- Esclama Lele rimanendo a bocca aperta. 
-Che c'è?- Chiede perplessa. 
-Sei molto sexy! Cacchio, ti dovresti vestire sempre così. - Esclama per poi guardarla con un sorriso malizioso. 
-Contaci.- Risponde ridendo. 
-Dai, una secchia sfigata che indossa vestiti sexy  ... - Ridacchio. -...non ti vedo proprio, sembri una sfigata!- Esclamo. 
Sei una cretino! 
-Continua a sputar veleno Paoli! Prima o poi te la faccio pagare.- 
-Sto ancora aspettando ... - Sorrido. -... me lo stai dicendo da una vita.- Mi avvicino pericolosamente a lei. 
-Succederà, quando meno te lo aspetti... - Non si sposta nemmeno un centimetro, rimane lì di fronte a me a guardarmi con sfida, la situazione mi diverte e anche tanto e poi vedere il top che le avvolge il seno, mi sta facendo impazzire. 
-Oh no! Anche qui?- Interviene John con la sua ragazza a braccetto. 
-Da per tutto, amico.- Esclamo sorridendo. 
Lele sbuffa.
-Andiamo a mangiare, che si fa tardi. Poi diamo la colpa a voi due.- Esclama John indicando sia me che Sofi. 

                                                                              ***
Abbiamo appena finito di cenare, ci stava il panino del kebab. 
-Nervoso amico? - Mi chiede Lele. 
-Un po'. Tu?- 
-Tanto.- Esclama spaventato. 
-Dai su, ci siamo noi.- Esclamo dandogli una pacca sulla sua spalla e infine gli sorrido. 
L'ora del concerto arriva in un battibaleno, va tutto bene. Suoniamo per un'ora e mezza. Dopo che finiamo, ci invitano a rimanere. 
John e Ali sono spariti nel nulla, Lele e Tamara sono in pista a ballare e infine vedo Sofia che è seduta sul divano a sorseggiare una coca cola. Alzo gli occhi al cielo, è proprio una vecchiaccia! Mi avvicino a lei. 
-Non balli?- Le chiedo. Per poi indicare la sua amica che balla molto sensualmente con il mio amico. 
-Non mi piace questo genere di musica.- Esclama per poi bere un sorso della sua bibita. 
-Per una sera, potresti non essere così secchiona?- 
-Perché, tu stai ballando?- Sorrido. 
-No, ma so di essere un non sfigato e secchia come te.- Mi guarda male. 
-Sei proprio uno stronzo.- Si alza ma io le blocco un polso. 
-Aspetta ... - L'avvicino a me. 
-... io ecco ...- Che cosa mi prende? Io non ho mai balbettato. Perché non riesco a dire una parola= 
-Che vuoi?- Mi chiede scocciata. 
Sbuffo. -Lascia stare.- 
-Ecco, meglio!- Se ne va. 
                                                                                     ***
Mi trovo in pista a baciare una tipa in cui non ricordo nemmeno il suo nome. 
La serata finisce alla grande. 




02/06/2022
21.14

Ciao a tutti, scusate il ritardo! 
Ma solo oggi ho preso il pc in mano. 
Vi mando un abbraccio. 

Innamorata del mio miglior nemico. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora