Capitolo 29: Insieme.

16.5K 445 31
                                    

SOFIA

Sono passate settimane da quella bellissima vacanza, ma purtroppo con Gabriel non va tanto bene. Mi ha detto che mi devo dimenticare di quella notte, sono rimasta molto male. Ho lasciato Jorge per rispetto di quello che è successo con Gabriel, non mi merita affatto, non mi rivolge nemmeno la parola. Sono in camera mia che piango e con me ci sono le mie amiche. "Sono stata una cretina ragazze. Come diavolo mi è venuto in mente di innamorarmi di lui?"
"Tesoro è una cosa che capita e basta. Non hai deciso tu."
"Sì va bene, ma proprio lui, MALEDIZIONE. Mi ha fatto credere che è preso da me e alla fine scopro che non gliene frega nulla di me. Come sempre."
"Io non cre" cerca di dire Ali.
"Invece sì Ali" interrompo la mia amica. "uno che è preso non se ne scappa così."
"Può darsi che ha avuto paura."
"Ma paura di cosa? Non mangio mica nessuno." Dopo qualche secondo le mie amiche scoppiano a ridere. "E adesso perché ridete di me." Dopo un po' smettono e mi abbracciano. "Ti adoriamo piccolina." Esclama Ali.
"Anch'io." Rimaniamo abbracciate per un po'. Poi alla fine se ne ritornano a casa.

GABRIEL
Lo so, sono un coglione! Mi sto facendo scappare la ragazza che amo da morire. Sì, perché io l'amo, ma non si merita uno come me. Devo cambiare e poi dirle tutto. Prima che tu cambi ci vogliono anni e ascoltami se non le dici adesso tutto quello che provi adesso, la perdi definitivamente. Ma possibile che tempo fa mi dicevi di lasciarla perdere e adesso
Anche le vocine sbagliano. Non capisco nulla. Reagisci e basta. E tira fuori le palle per una volta. Ehi! Io le tiro sempre fuori. Dopo questa me ne vado. Finalmente così adesso festeggio! Vai da lei, idiota! Per una volta buona ascolto la mia coscienza e le telefono. Mi risponde: "Che cosa vuoi?" Stavo per dirle, scusa ho sbagliato numero, però poi mi sono detto di non fare il codardo. "Ascolta, ti devo parlare."
"Io non devo sentire nulla. Ho sentito già abbastanza."
"Sofi io" attacca. Prendo le chiavi della macchina, esco di casa senza dire nulla a mia madre, salgo in macchina e in pochi minuti sono davanti a casa di Sofi.

SOFIA

Ma pensa te, ha il coraggio di evitarmi per settimane e poi alla fine mi chiama, lo odio! Suonano al campanello. Rispondo al citofono: "Chi è?"
"Esci fuori, ti devo parlare."
"Manco morta."
"Allora continuo a suonare al campanello fino a quando non mi apri."
"Suona, tanto i vicini chiamano i carabinieri."
"E io salgo dalla finestra della tua camera."
"E io ti butto giù."
"E un omicidio questo, lo sai?"
"Lo sto escogitando da una vita."
"Ti prego Sofi, aprimi."
"Che cosa vuoi Gabriel?" Lunghissimi minuti di silenzio. "Voglio te."
"Non ti credo più!"
"Sono stato un cretino, lo so, ma sono sincero Sofia."
"Non sei mai stato sincero!"
"E chi te lo dice."
"I fatti."
"Aprimi."
"Ho detto di no." poso la cornetta del citofono. Suona per un po', poi si vede che si è stufato e infine vado a dormire.

***********

"SOFIA..." Mia madre mi sta chiamando dalla sala. Guardo l'ora, sono le otto del mattino? Ma stiamo scherzando? "ALAZATI CHE C'E' QUALCUNO PER TE."
"Mamma fammi dormire, se no non cresco."
"Dai non fare la sciocca scendi dal letto." ora mia madre è in camera mia. Apro nuovamente gli occhi, mi giro a pancia in su e guardo mia mamma incavolata nera. Sbuffo e in un attimo sono giù dal letto. Scendo con mia mamma e all'ultimo scalino inciampo perché ho visto quel cretino davanti ai miei occhi. E' riuscito ad entrare in casa mia ed è sempre colpa di mia madre! GIUDA! "Bene..." vedo sorridente mamma. "io vi lascio, ho delle cose da fare."
"Di domenica?" Chiedo io.
"E sì, devo andare dagli zii." sbuffo. Mamma prende le ultime cose e infine va via. Ho le braccia incrociate e guardo lui. "Beh? Dato che hai vinto tu, dimmi cosa vuoi."
"Te l'ho già detto ieri." Fa un passo avanti.
"Non ti credo."
"Ascolta, non lo sono mai stato ed è difficile per me provare queste cose."
"Ah sì? E ci si comporta così? Si comporta così una persona in cui ha perso la testa e dato che hai paura del sentimento che provi la eviti per una settimana e le dici cose brutte? Mi hai decisamente ferita Gabriel. Forse era meglio" In un attimo sento le sue labbra sulle mie. Ho gli occhi sbarrati, ma in pochi secondi li chiudo e mi lascio andare in quel bacio pieno di passione. Dopo un po' mi guarda. "Sofi, io ti amo." Adesso finalmente vedo i suoi occhi così sinceri, chiari, limpidi. "Ti amo anche io, Gabriel."

Innamorata del mio miglior nemico. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora