Capitolo 13: Un quasi bacio.

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Non riesco a chiudere un occhio, soprattutto pensando quello che è successo oggi con Gabriel. 
Alle quattro del pomeriggio ... 
Sto girando per il salotto, sono molto tesa e anche nervosa. 
-Tesoro, così mi fai venire mal di testa!- Esclama mia madre. 
-Scusa mamma ... - Mi siedo vicino a lei sul divano. - ... e che ... - Suona il campanello, corro al citofono e prendo la cornetta per sentire chi è. 
-Sono l'amore della tua vita!- Alzo gli occhi al cielo e spingo il pulsante. 
In pochi secondi è alla porta, con sempre il suo sorrisetto furbo. 
-Ciao.- 
-Ciao.- Rispondo con freddezza. 
-Ciao, tu dovresti essere Gabriel.- Interviene mia madre. 
-Piacere ... - Porge la mano a mia madre per presentarsi.  -... sì, sono Gabriel, un suo amico.- Voleva dire nemico!
-Ho sentito parlare di te ... - Oh no, mamma! Così mi mette in imbarazzo. -... ma non credo che sei un cattivo ragazzo, anzi sei molto genuino.- Mi viene da piangere dal imbarazzo. Credo che più tardi farò i conti con mia madre. Deve stare nel mio team, perché sono sua figlia e il mio team si chiama "Odiamo tutti Gabriel Paoli!" . 
-Mamma, noi dobbiamo iniziare la ricerca.- 
-Ma come tesoro, non offri nulla da bere?- La guardo male. 
-Vuoi qualcosa da bere?- Gli chiedo. 
-Per ora no, grazie.- 
-Okay, andiamo in camera mia.- 
-Fate i bravi tesoro, esco così vi lascio da soli.- Esclama mia madre, la guardo perplessa. In che senso ci lascia da soli?
Ci rechiamo in camera mia per fortuna ho sistemato prima. 
-E' forte tua madre.- Sì, a volte la vorrei sotterrare.ò 
Accendo il pc e iniziamo a fare la ricerca, volevo dire, io inizio a fare la ricerca. Lui si sta facendo gli affari miei. -Hai un letto comodo, sai?- 
-Gabriel sei venuto per fare la ricerca o per vedere se il mio letto è comodo?- Se risponde sbagliato lo castro!
-Dai mi sto prendendo una pausa.- Okay lo castro. Ma tra due settimane. 
-Wow, peccato che la pausa è iniziata da quando sei nel ventre di tua madre.- Sbuffa, prende una sedia e viene vicino a me. Inizio a leggere quello che ho cercato su internet e ogni tanto lo sento sbuffare. 
Ora mi infurio seriamente. 
-Senti, se non collabori e prendo un voto brutto giuro che commetto un omicidio.- 
-Okay, okay collaboro. Solo se mi dai qualcosa da mangiare, ho fame.- Sbuffo. 
Ci rechiamo in cucina e guardo se c'è qualcosa da sgranocchiare ma non c'è nulla. 
-Ehm io ecco ... non ... non ho nulla.- Esclamo in imbarazzo. 
-Beh, che aspetti? Fai dei biscotti.- 
-Devo fare i biscotti?- Gli chiedo. 
-Ti aiuto anche io.- Esclama con un sorrisetto che non mi piace per niente. 
La mia domanda è, perché ho accettato? Che problemi gravi ho?

                                                                           ***
Alla fine ho preparato tutto io, Gabriel si diverte a tirarmi la farina addosso. 
-Gabriel la smetti?- Si mette a ridere. 
-Posso assaggiare?- Mi chiede puntando l'impasto. 
-Accomodati.- Prende un pezzo e lo assaggia. 
-Buono! Ma aggiungi ancora un po' di burro.- Sbuffo nuovamente e aggiungo del burro. 
Una volta infornati, sciolgo del cioccolato. Lui puccia il dito e in pochi secondi mi trovo la guancia sporca. 
-SEI MORTO.- Si mette a ridere e iniziamo a correre per tutta la casa. 
-Tanto non mi prendi.- Esclama per poi farmi la linguaccia, ci troviamo in camera mia e finalmente riesco a prenderlo, ma non so come, ci troviamo nel mio letto distesi, io sotto di lui che ride ancora. 
-Sei più affascinante sporca di cioccolata.- Esclama. 
-Ricordati che sei morto. - Ride nuovamente. 
Mi si avvicina di più ma in quel momento la porta della camera si spalanca e troviamo mia madre. 
Scendiamo dal letto, lui è molto divertito, io sembra che ho mangiato un peperoncino molto piccante. 
-Ehm ... - Accidenti vorrei essere sotto terra in questo momento. -... meglio che vai.- Esclamo. 
-Ma no tesoro, hai fatto i biscotti. Perché non glieli offri?- Mia madre è sempre d'aiuto. Guardo lui. 
-Me ne porto due a casa.- 
-Okay, perfetto.- Risponde mia madre sorridendo. 
Ci avviamo in cucina nuovamente, gli do un paio di biscotti e infine se ne va. 
A mia madre non le ho rivolto la parola per pochi minuti, alla fine non sono riuscita a trattenermi e l'ho abbracciata. 

Notte ... 

Ho gli occhi sbarrati, mi alzo dal letto e mi reco in bagno, decido di farmi una doccia calda e infine ritorno nel mio letto e finalmente riesco ad abbandonarmi nelle braccia di Morfeo. 




11/06/2022
17.49


Ciao a tutti, scusatemi per aver aggiornato tardi. 
Un abbraccio, Robi. 

Innamorata del mio miglior nemico. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora