Capitolo 16: Un errore

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GABRIEL

Mi tocca stare a scuola a fare le pulizie! Io mi chiedo, ci sono i bidelli a pulire la scuola e per punizione che cosa ci tocca fare? Dar una mano a loro! Sofia non mi parla da quando ci hanno dato la nota e la punizione e quasi mi stavo dimenticando che lo baciata, ha delle labbra così morbide, buone aspettate, io che dico queste fesserie? Fai l'uomo Gabriel. "Signorino, non sei rimasto qui per fissare il vuoto! Ma per pagare quello che hai combinato oggi con la tua ragazza" interviene la bidella che ci ha beccati oggi, è miss simpatia, dovrebbe competere con Sofia! Stavo fissando il vuoto e nemmeno me ne sono accorto! Sofia mi guarda e incrocio il suo sguardo. Quanto è bella! Idiota lava che è meglio! Questa volta do ragione alla vocina! La bidella se ne va in un'altra aula e rimango solo con Sofia. Io lavo i banchi e lei la scrivania. "Allora? non mi rivolgi una parola?" chiedo io.
"Manco morta" sorrido. "con te io non parlo!"
"Beh, si da il caso che adesso mi hai parlato!"
"Beh, si da il caso che questa è l'ultima volta che ti parlo! E poi lasciami stare, con te sono furiosa!"
"Perché?"
"Perché mi hai messa nei guai!"
"Mmh" l'avvicino a me. "anche il bacio è stato un guaio?"
"Direi un errore!" Sorrido, annullo le distanze e la bacio nuovamente. Non sentivo questa sensazione da stamattina.
Ti stai innamorando caro mio! Non mi disturbare.
Oh sì, sei proprio cotto. Io non sono cotto.
Nooo, non è cotto ragazzi, è bollito. Perché la baci?
Perché mi piace.
AU! amico non va bene assolutamente!! Forse hai ragione!
Mi stacco da lei, ha ancora gli occhi chiusi, le è piaciuto il bacio si vede. Ma non si merita uno come me, quindi è meglio che la lascio perdere.
"Hai proprio ragione" devo essere più freddo possibile, anzi un ghiacciolo. "è stato un errore!" Me ne vado via, entro in macchina e mi avvio a casa mia, meglio che mi butto sotto l'acqua congelata. Mi devo riprendere.

SOFIA

Sono rimasta lì come una deficiente con gli occhi chiusi, accidenti quanto bacia bene! Il mio cuore vuole uscire dal petto, poi la botta finale. "Hai proprio ragione" il suo sguardo non mi dice nulla di buono. "è stato un errore." la magia si spezza in pochi secondi e anche il mio cuore, si è rotto in mille pezzetti. Se ne va. Rimango lì, non so cosa fare, rimango pietrificata. "Signorina, la punizione è finita, può andare a casa!" A rompere quel chiassoso silenzio è la bidella.
"Ok!" prendo le mie cose e me vado via, entro in macchina e mi avvio a casa. Mi scende una lacrima, mi chiedo perché devo soffrire per un deficiente così? Ho sempre odiato Gabriel Paoli e sempre lo odierò.


Innamorata del mio miglior nemico. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora