Capitolo 20: Cambi di umore .

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SOFIA

Siamo appena arrivati al locale, saluto tutti e presento Jorge ai miei amici in cui lo prendono subito in simpatia. "Ma siete fidanzati tu e Gabriel?" Mi chiede Jorge.

"No no, siamo solo amici, cioè nemici" non so come chiamare questa cosa che c'è tra me e lui. "ok, non lo so." Si mette a ridere.

"Ok, capito tutto!"

"Cioè? Cosa hai capito?"

"Un bel niente." ci mettiamo a ridere.

"Molto bene!" Ci sediamo con loro. "Bene Jorge, ti sei trasferito da poco qui?" chiede John.
"Da ieri, sono ritornato dopo anni." dice sorridendo.
"Ah, ma quindi hai già vissuto qui?" gli chiede Ali.
"Sì, Sofia la conosco da quando eravamo piccolino, poi io mi sono dovuto trasferire in un'altra città."
"Ma dai! Sofi non ci hai raccontato nulla di lui, antipatica!" mi guarda male.
"Ali, mi ha raccontato tutto lui!"
"Bene, benvenuto nel nostro gruppo." dice Gabri.
"Grazie." dice sorridendo. Passiamo la serata a parlare di tutto e io finisco per litigare con Gabriel perché mi ha detto che peso come un sacco di patate.
Ritorniamo a casa, io entro a casa con Jorge. "Ah eccovi, vi stavamo per chiamarvi!" dice mia madre. "E invece eccoci qui!" dico sorridendo. "Bene, allora ci vediamo domani mattina a scuola." mi dice Jorge.
"Certo!" rispondo ricambiando il sorriso. Mi da un bacio sulla guancia e se ne va con i suoi genitori. Do la buonanotte a mamma e infine me ne vado a dormire.

********************
Maledetta sveglia! "UFFA CHE PALLE!" Stavo dormendo così bene! Mi alzo dal mio bellissimo e amato lettuccio e in bagno per prepararmi. Finito di prepararmi mi reco in cucina per far colazione. "Buongiorno pigrona!" Mi dice mia madre dandomi un bacio sulla guancia. "Giorno madre!"
"Nervosa stamattina?"
"Sì! Perché la notte dura poco!" Si mette a ridere. "Amore, se non uscivi, andavi a dormire presto!"
"Perché non mi ha fermata?" dico guardandola con occhi da psicopatica. Sorride. "Buona giornata amore mio!" mi da un altro bacio e se ne va al lavoro. Sbuffo. Finito di far colazione, mi vado a lavare i denti e mi metto il rossetto alle labbra e infine esco di casa.
GABRIEL
Mentre mi incammino per la scuola, penso a ieri sera, lo so io e Sofi ora siamo solo amici, soltanto che vederla così vicina a quel ragazzo un po' mi da fastidio. Non provo nulla di così importante per lei, solo un affetto di amicizia, credo! Già che dici "credo" mi puzza un po' e non è per niente la puzza di bruciato quando cucini! E poi chi vuoi prendere per il culo? Già che mi parli così mi fai girare le palle, soprattutto di prima mattina! Arrivo a scuola, ci sono tutti quanti davanti la scuola. Li raggiungo. "Ehi amico!" mi saluta Lele, dandomi un pacca sulla spalla. "Ehi!" dico facendo un mezzo sorriso. "Che hai Gabri? Sei così silenzioso stamattina." Mi chiede John. "Oh niente, non ho dormito molto stanotte."
"Hai fatto una delle tue scappatelle ?" Interviene Sofia, che si trova di fronte a me. Sorride divertita. "Sì amore. Ma se vuoi posso far volentieri un bis con te." rispondo. "Sarà molto difficile tesoro, io non sono una facile come le tue pollastre." Già, piccola tu sei speciale. Le sorrido. "Buongiorno amore." Le rispondo.
"Anche a te stronzetto!" Non me ne sono nemmeno accorto che mi sono perso nei suoi occhi. Ma che mi sta prendendo? Non mi dite che sto diventando un rammollito, vi prego! La devo dimenticare, assolutamente.
"Amico? Ehi, Gabri." Mi chiama John.
"Oi, dimmi. Scusa stavo pensando."
"Gabri, è suonata."
"Ah!"
Entriamo in classe e guardo Jorge che sta parlando con Sofia e mi viene una stretta allo stomaco. Che mi sta succedendo? Sto impazzendo, così non va bene.
SOFIA
"Ali, sì arriviamo tra pochi minuti."
"Va bene. A dopo cucciola." Attacco.
"Con Gabriel? Come va?" Mi chiede Kevin, ho invitato anche lui al bar con i miei amici. Gabriel lavora lì. "Litighiamo, come sempre. E poi non siamo fatti per stare insieme."
"Ne sei convinta?"
"Convintissima, Tato!"
"Adoro quando mi chiami così." dice sorridendo come un ebete, mi provoca una risata. "Scemo entriamo."
"Ooh finalmente Kavin. Ti fai rivedere." dice Ali avvicinandosi a lui e abbracciandolo. "Scusatemi, ero fuori con il mio ragazzo in questi giorni!"
"Perdonato, solo perché siete un amore insieme." Arriva anche Jorge. Lo saluto dandogli un bacio sulla guancia. "Grazie per avermi invitato." dice sorridendo. "Figurati..." ricambio il sorriso. "ah, comunque, lui è Kevin, Kevin lui è Jorge!"
"Piacere!" dicono in entrambi. Ci sediamo tutti, tranne Gabri che è al banco a lavorare. "Allora, tra poco si avvicinano le vacanze di Natale, dove si va?" chiede Ali.
"A casa di Lele, ha la casa enorme." risponde John.
"Amore, io volevo andare fuori città!" Esclama Ali. "Allora pensiamo ad una meta e mettiamole e infine si sceglie." Esclama John. "Manca Gabri!" dice Lele.
"Vado a chiamarlo io!" dico alzandomi e recandomi al banco.
"Gabri sei libero?" gli chiedo.
"Non vedi che sto lavorando?" mi chiede acido. "Scusami, non sapevo che eri in astinenza! Zitella acida!" Quando fa lo stronzo non lo sopporto! "Vedi di andartene adesso, devo lavorare."
"Ok!" Che vada a farsi fottere, è solo un lunatico di merda!

Innamorata del mio miglior nemico. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora