Pov's Sofia
Sto malissimo, mi gira la testa. Ma di ieri sera mi ricordo tutto!
Il suo sguardo, le sue labbra e quella maledetta frase che mi ha fatto male.
-Sì, meglio che dimentichi tutto.- Mi dispiace caro, ma non ho dimenticato. Anche se da una parte vorrei tanto.
Mi reco in cucina e decido di prendermi un'aspirina.
-Tesoro... - Mamma arriva in cucina. -...non stai bene?-
-Ho solo un po' di mal di testa.- Esclamo con un mezzo sorriso.
Ieri mi ha accompagnata lui a casa e non abbiamo spiaccicato una parola.
Ero quasi in coma! C'è l'ho con lui più del solito. E' stato stronzo con me, prima mi bacia e poi mi dice che mi devo dimenticare di quello che è successo. Ha ufficialmente dei problemi!
***
Ho appena finito i compiti, sorrido, avrò il resto del pomeriggio libero.
Mi arriva un messaggio:
J: Ragazzi, venite al bar. Vi aspettiamo.
T: Arrivo tra due minuti, sono a far compere.
Io: Non vengo, scusatemi non sono in vena.
G: Sempre la solita.
Io: Tu Taci.
G: Se no, che fai?
Io: Ti strangolo.
G: Non ci riuscirai mai. Lo so che sei cotta di me.
Io: Tu sai male.
G: So bene perché reagisci così, amore.
Io: Vaffanculo.
L: Basta.
T: Siamo alle solite.
Io: E' colpa sua che si intromette sempre.
A: Dai Sofi vieni.
Io: No!
J: Se non vieni ti veniamo a prendere sotto casa.
Io: Tanto non rispondo al citofono.
A: E noi suoniamo fino a quando apri.
Io: No, non ci vengo tanto!
L: Uffa! Sei peggio di una vecchia.
G: Anche io la penso così, amico.
Io: Non sono vecchia, io sono la più piccola di voi.
L: Allora se non sei vecchia, dimostralo. Vieni al bar con noi.
Uffa! Ma perché va sempre a finire così.
Io: Due minuti e sono lì. Possibile che mi dovete far muovere di casa con sfide o scommesse?
J: Ci credo, sei una testa di cazzo!
Io: Ti ringrazio zio, sei molto affettuoso.
J: Prego nipotina.
Pov's Alice
Mi trovo al bar con John, Tami e Lele, non c'è ancora traccia di quei due che litigano di continuo.
-Ragazzi, sicuramente è successo qualcosa tra quei due.- Esclamo.
-Se tu che hai avuto la magnifica idea di lasciarli da soli.- Esclama il mio ragazzo.
-Amore, dico prima che dicedessimo il piano.-
-E come fai a saperlo?-
-Non so, sono sensitiva ... - Si mettono a ridere. -...prima di tutto sono spariti tutti e due durante la serata e secondo, non so cosa pensare.-
-Beh, abbiamo un piano b. Quei due si piacciono ma non voglio ammetterlo. Sono orgogliosi e teste si cazzo.- Esclama Lele.
Ci mettiamo a ridere.
-CRETINO, IO SONO LA PIU' PICCOLA.- Ed eccoli qui.
-Certo, ma rimani sempre vecchia dentro.-
-Sei uno stupido.-
-E tu vecchia.-
-John, intervieni tu?- Chiede Lele.
-Ho perso le speranze, amico.- Risponde il mio ragazzo.
-Io per niente.- Esclamo.
-Allora qual è il piano?- Mi chiede Lele.
Arrivano e si siedono. Sofia sbuffa.
-Allora, cosa prendete?- Chiede John.
-Birra.- Risponde Gabriel.
-Caffè.-
-Ecco perché sei così schizzata, dovresti prenderti una camomilla, acidona che non sei altro.-
-Zitto ubriacone.-
-Ha parlato quella che non regge l'alcol.- Oh no, ci risiamo.
-BASTA!- Urla John. Si azzittiscono finalmente.
Passiamo il pomeriggio insieme e poi quando torno a casa spiego il piano a John.
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Innamorata del mio miglior nemico.
RomanceLei Sofia, 18 anni, studentessa modello che starebbe sui libri dalla mattina alla sera ma purtroppo le sue due amiche si mettono sempre nei guai e quindi deve staccare e salvarle.. Oltre alle sue migliori amiche ha un migliore nemico... ed è lui il...