Un profumo buonissimo stuzzica i miei sensi, e i miei occhi si aprono di conseguenza. Metto lentamente a fuoco la mia stanza ma, vinta dalla pigrizia, mi giro sull'altro fianco. Il mio naso incontra un profumo ancora più buono, quello di Drew. Accantono come sempre la delusione di non svegliarmi con lui a fianco e immergo il naso nel suo cuscino, mentre un sorriso spontaneo si dipinge sul mio viso.
La vendetta su Brittany e Sarah è stata fantastica, e sono sicura che le loro foto stiano già circolando in tutto il campus. Per una volta, a quanto pare, i soldi e la popolarità non le hanno aiutate.
Ripenso alla fine della serata, al bacio che ho dato a Drew, e arrossisco. La sua espressione stupita è stata fantastica. Chissà dov'è.
Mi tiro a sedere e mi stiracchio, sbadigliando. Quando il mio stomaco mi ricorda che ho fame, mi decido finalmente ad alzarmi. Mi levo la solita canottiera con cui dormo e mi metto un top e un paio di leggings con l'intenzione di andare a fare un po' di jogging, poi scendo per la colazione, sperando che Annabelle faccia uno strappo alle regole e mi lasci mangiare le cose deliziose che sta sicuramente cucinando, se il profumo non mente.
«Ehi, Annab-» esordisco entrando in cucina, ma quando trovo Drew intento a far volare in aria un pancake mi blocco sul posto. Ha i capelli umidi, alcune ciocche gli ricadono sulla fronte, indossa un paio di jeans e una maglietta a maniche corte con sopra una felpa aperta. Ancora una volta la sua bellezza mi fa restare a bocca aperta.
«Oh, buongiorno Lizzie, Annabelle non si è ancora svegliata» sorride sornione, poi lascia i pancakes per avvicinarsi a me, ancora incredula e ferma sul posto. Osservo i suoi smeraldi verdi e mi sblocco, sorridendogli. I suoi occhi cadono sulla mia pelle scoperta. L'imbarazzo per ieri sera inizia a farsi vivo. «E tanti auguri» aggiunge poi. Oh. Mio. Dio. Me ne ero completamente dimenticata!
«Grazie mille, Drew» dico imbarazzata.
«Te ne eri dimenticata?» chiede incredulo, e io annuisco con una risata, facendogli scuotere la testa.
«Non posso crederci» mormora, poi mi afferra una mano e un sorriso misterioso gli illumina lo splendido volto. «Vieni, ti ho preparato una cosa.» Lo seguo in sala da pranzo, dove mi ritrovo davanti un piatto stracolmo di pancakes con un barattolo di marmellata ai frutti di bosco vicino. Più avanti c'è un vassoio con tutti i miei frutti preferiti e una caraffa con dentro del succo di mela verde.
«Wow» esclamo, estasiata. «Come fai a sapere che amo i pancakes e il succo alla mela verde?» Gliel'ho già fatta questa domanda, la prima volta che abbiamo dormito insieme. Quando mi sono svegliata Drew mi aveva preparato una colazione a base di frutta e gli avevo chiesto come facesse a saperlo, ma lui non me lo aveva detto.
«Chiamalo sesto senso.» Mi ha dato anche la stessa risposta evasiva dell'altra volta! Lascio cadere il discorso perché sono veramente affamata, e mi lancio sui pancakes, spalmandovi sopra un'abbondante quantità di marmellata. Drew si siede ridendo di fronte a me e prende un po' di frutta, si versa del succo e inizia a mangiare.
«A te con cosa piace fare colazione?» gli chiedo, sinceramente curiosa.
«Io amo il bacon e le uova strapazzate.» Storco il naso all'idea delle uova di prima mattina.
«E perché non li hai preparati?»
«Perché mi piace mangiare ciò che mangi tu, è più salutare» un sorriso timido gli illumina il volto, e io non posso fare a meno di sciogliermi un pochino. È una cosa così dolce. Continuiamo a mangiare in silenzio mentre, almeno per me, l'imbarazzo cresce. L'unica cosa a cui riesco a pensare è il bacio della sera precedente, quella scena continua a ripetersi nella mia mente, e visto che Drew non dice niente a riguardo inizia a salirmi l'ansia. Forse ora che ha ottenuto ciò che voleva non gli interesso più? Scuoto subito la testa a questo pensiero, Drew non è quel tipo di ragazzo, e lo testimonia il fatto che mi abbia preparato la colazione.
«Wow Liz, smetti di pensare» commenta sarcastico, con in mano un pezzo di kiwi a mezz'aria. Ritorno rapidamente lì con lui e mi accorgo di stare fissando il mio piatto. Arrossisco per l'ennesima volta e torno a guardare i suoi occhi verdi. Il sole penetra attraverso le tende alla sua destra e li fa sembrare più chiari. Un lieve alone di barba gli colora le guance, conferendogli un'aria più virile. È tremendamente stupendo.
«Che ti prende? Sei più strana del solito» mi chiede trattenendo a stento un sorriso. Scuoto la testa, rossa come un pomodoro.
«Voglio darti il tuo regalo.» Per fortuna Drew cambia discorso e io lo guardo curiosa. Non ha nulla in mano. Vedendo la mia espressione confusa, spiega. «Puoi chiedermi ciò che vuoi, e io ti risponderò sinceramente.»
Poso il tovagliolo e lo osservo sospettosa, per capire se mi sta prendendo in giro. I suoi occhi sono fissi nei miei, assolutamente calmi. Mi appoggio allo schienale della sedia e mi gratto pensierosa il mento, felice del cambio di direzione. Sono tantissime le cose che vorrei sapere, a partire dal tatuaggio sul braccio, ma alla fine chiedo: «Perché ti alzi sempre prima che io mi svegli?»
Pensavo di aver toccato un argomento leggero, invece a quanto pare sono proprio inciampata su un nervo scoperto. La faccia di Drew diventa di pietra, spaventandomi un pochino, ma mantiene la sua promessa.
«Perché mi ricorda una persona.»
«F?» chiedo, senza riuscire a trattenermi. Drew annuisce senza guardarmi, poi si prende una pausa e beve un sorso di succo.
«Vuoi parlarne?» mormoro, ma conosco già la risposta. Lui scuote la testa, e lo accetto. Come biasimarlo? Io mi tengo così stretta tutti i miei segreti.
Cala di nuovo un silenzio imbarazzato, e inizio proprio a pensare che il bacio sia stato un grande errore. Drew è una maschera di pietra, e non so come oltrepassare le sue difese, non ne ho mai avuto bisogno, si è sempre mostrato aperto con me.
«Mi dispiace» dico dopo un po', rigirando l'ultimo pancake nel piatto, e prima che lui possa replicare aggiungo: «Per la domanda e per il bacio.»
C'è un momento di silenzio assoluto, poi Drew si alza di scatto e arriva fin sotto il mio naso, alzandomi la testa e costringendomi a guardarlo negli occhi.
«Non dirlo neanche per scherzo.» Emozioni confuse gli attraversano le iridi. «Non scusarti.»
Annuisco, un po' spaventata, e lui mi lascia andare, rimanendo però alla mia altezza. Abbassa lo sguardo, e alcune ciocche color rame mi solleticano il volto.
«È complicato, Liz» sussurra. Questa volta sono io a sollevargli la testa.
«Ehi, va bene così» gli sorrido, e lui si sforza di fare lo stesso. Un brivido si dirige dalle mie dita fino al mio cuore, come una scossa elettrica. Gli occhi di Drew si scuriscono, e io ho un fremito.
«Ehi, ragazzi, buongiorno» la voce impastata di Annabelle ci arriva alle spalle, e ci allontaniamo come ustionati. Il cuore mi martella nel petto e sicuramente sono di nuovo rossa come un pomodoro. Annabelle guarda prima me poi Drew e infine scuote la testa. La sua espressione è sempre glaciale, ma i suoi occhi sono più caldi, ci sono meno barriere a dividere il resto dalla sua anima. Non abbiamo ancora parlato chiaramente di Gale, e voglio farlo al più presto. So bene quello che ha detto Annabelle, ma voglio davvero che provi a farsi aiutare come io non ho fatto. Sarà difficile perché lei è davvero testarda, ma saprò trovare un modo per convincerla.
«Vi dispiace?» indica con un dito il tavolo e il cibo sopra di esso. Io e Drew scuotiamo insieme la testa.
«Di poche parole, stamattina?» chiede sarcastica Annabelle fissandoci con i suoi occhi color ghiaccio. «Siete proprio strani» borbotta poi, e io sorrido.
Allunga una mano e afferra i pancakes, poi ci spalma sopra una quantità abbondante di sciroppo d'acero. A me non piace, preferisco la marmellata.
«Hai cucinato tu?» chiede a Drew, e lui annuisce. Dietro l'ombra che gli oscura il viso posso scorgere il solito Drew affascinante e sicuro di sé, e la cosa mi rincuora, perché tutto quello che non voglio è che il nostro rapporto diventi imbarazzante, prima di qualunque altra cosa lui per me è un ottimo amico e una persona piacevole con cui passare il tempo. E non voglio che il segreto di F ci allontani, me ne parlerà quando se la sentirà.
Annabelle apprezza la cucina di Drew e divora i pancakes, poi mi guarda attentamente negli occhi.
«Innanzitutto volevo ringraziarti Liz, perché la vendetta su Brittany e Sarah è stata fantastica, poi...» la curiosità mi pervade quando tira fuori dalla borsa color carne che tiene vicino al fianco un pacchetto. È abbastanza grande. «Augurarti un buon compleanno.»
«Grazie, non dovevi» le dico, sinceramente sorpresa che mi abbia fatto un regalo. Persino Drew lo è. Afferro il pacchetto e scarto rapidamente il rivestimento colorato, lasciandolo cadere sul tavolo, poi apro la scatola azzurra e il respiro mi si mozza in gola.
«Non ci credo, mi prendi in giro» dico con la voce spezzata dall'emozione, spostando lo sguardo dal nastro bianco che circonda il Paradiso agli occhi chiari di Annabelle. Un sorriso le increspa le labbra.
«Dai, levalo.»
Sfilo il nastro con estrema delicatezza, scoprendo tutti i libri di Agatha Christie con le copertine originali. Mi viene da piangere.
«Ho insistito per avere gli originali, ma non hanno voluto vendermeli, così ho comprato le copie seguenti, ma sono comunque alcune delle prime» spiega con un sorriso. La osservo in silenzio per alcuni secondi, poi la abbraccio. Non ha idea di quanto significhi per me.
«Grazie di cuore, Annabelle» dico, la voce attutita dalla sua spalla. Anche se non la vedo so che sta sorridendo.
«Bene, per oggi ho fatto la mia buona azione quotidiana, ora vado a studiare, devo preparare un progetto infinito. Oggi pomeriggio non ci sono, devo andare da Michelle per discuterne insieme, ma credo che senza la mia presenza ve la spasserete ugualmente» un sorrisetto malizioso le alza gli angoli delle labbra, io arrossisco e Drew scoppia a ridere, facendole l'occhiolino. Mi piace vedere che è tornato ad essere se stesso. Mi giro a guardare gli smeraldi che ha incastonati in volto, un piacevole calore si diffonde nel mio stomaco, e lui mi restituisce il sorriso. So che dobbiamo parlare del bacio e di ciò che faremo da qui in poi, ma tutto può aspettare.
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Friends
RomanceLiz Jones si è appena trasferita dalla popolosa Sydney, in Australia, alla tranquilla Louisville, nel Kentucky, America. Più che essersi trasferita, è scappata da un passato di violenze e alcolismo. Non le piace farsi mettere i piedi in testa da nes...