41. Capitolo Speciale || Riunione

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Piccolo riassunto del precedente capitolo: Liz ha scoperto che Drew e Annabelle, oltre la scommessa pubblica riguardante la sua convivenza con quest'ultima, hanno fatto fra loro un'altra scommessa su di lei, riguardante la sua amicizia e il suo amore. Allora, nonostante i due ragazzi – quando pensano di essere soli, ma in realtà Liz e Jace stanno origliando la loro conversazione – affermino di sentirsi in colpa per ciò che hanno fatto e di voler dire tutta la verità a Liz la sera stessa, lei li precede distruggendo la camera di Drew e dichiarando pubblicamente i loro segreti più intimi. Liz accusa Drew di aver ucciso Fable e rivela a tutti, lui compreso, che Annabelle veniva picchiata da Gale e ne è incinta. Dopo ciò si reca a casa e, fra le lacrime, scrive una lettera di addio ai tre ragazzi, decidendo di tornare a Sydney da Lena, la sua migliore amica.
Drew si reca a casa sua la mattina seguente la sera della vendetta di Liz e trova le lettere, temendo che possa essere una lettera di addio come quella di Fable – la sua migliore amica, di cui era innamorato, e che era stata uccisa dal suo fidanzato a sedici anni – non ha il coraggio di leggere la propria, ma la tentazione di scoprire cosa sia successo a Liz, la ragazza di cui è innamorato, è più forte...

Drew
Continuo a rigirarmi la lettera fra le dita, di tanto in tanto i polpastrelli fremono per il desiderio di aprirla, ma poi lasciano andare le estremità e si poggiano sulla calligrafia di Liz. Oh, Liz. Dove sarà finita? I polpastrelli fremono di nuovo. L'unico modo per scoprirlo è aprire la lettera. E se fosse un'altra lettera come quella di Fable? Non potrei sopportarlo, non sopravvivrei questa volta. I polpastrelli si spostano di nuovo alle estremità della lettera, carezzano la carta e si intrufolano sotto agli angoli. Il cuore mi batte a mille nella cassa toracica, la fronte è imperlata di sudore e la salivazione è azzerata. L'unico modo per scoprirlo è aprirla. Prendo un profondo respiro, poi lascio andare i polpastrelli verso l'alto. La busta si apre, rivelando un foglio di carta sul quale scorgo la calligrafia un po' affrettata di Liz.
Prendo un profondo respiro e comincio a leggerla.

Caro Drew,

ti ricordi il primo giorno in cui ci siamo incontrati? Probabilmente no, ma io lo ho impresso a fuoco nella mente. Andavo di fretta e sono inciampata su di te, tu mi hai afferrata per la vita e mi hai chiesto se stessi bene, al che io ho scostato i capelli dal viso e ho risposto di sì, ma mentre pronunciavo quelle due insulse lettere, quel piccolo monosillabo, ho guardato negli occhi verdi più belli al mondo. L'ho davvero pensato, non sto esagerando: "Questi sono gli occhi verdi più belli al mondo". Non so per quale preciso motivo te lo sto dicendo, forse perché i tuoi occhi sono stati il mio appiglio durante tutti i momenti di difficoltà che ho affrontato. Mi bastava guardarti negli occhi per sentirmi a casa, al sicuro, protetta. Non mi servivano un paio di mura e degli stupidi elementi di mobilio, tu eri la mia casa.
Troppo smielato? Non è da me, mi dispiace. Tutto questo solo per dirti che, da quando i miei occhi hanno incontrato i tuoi, sono inconsapevolmente diventata tua.

Rischio un infarto. Che significa tutto questo? Non so se voglio scoprirlo, ho davvero paura che questa lettera mi riservi brutte sorprese. Alzo lo sguardo verso il soffitto con gli occhi che pizzicano. Liz non è mai stata davvero mia, troppo spezzata per rimettere al proprio posto tutti i pezzi e troppo ferita per fidarsi ancora di qualcuno.

Forse non è vero che non sono cambiata, perché quando sono arrivata a Louisville non volevo per niente essere osservata, toccata; poi sei arrivato tu, e anche se è stato difficile, sono arrivata a desiderare il tuo tocco più di qualsiasi altra cosa al mondo. Mi piaceva il modo in cui mi toccavi, delicato, come se fossi di porcellana e potessi rompermi da un momento all'altro. Mi piacevano i tuoi baci, così soffici eppure trasportanti. Mi piaceva il tuo sorriso, mi piaceva da morire, alla fine non sono riuscita a chiederti se gli angoli della tua bocca fossero naturalmente all'insù o ti sforzassi un minimo per essere così bello.
Ops, ho appena ammesso che ti trovo bello. Non credo sia una novità per te, ma lo sei davvero Drew, tanto. E non sono belli i tuoi capelli, i tuoi zigomi alti, le tue clavicole in fuori o addirittura i tuoi occhi o il tuo sorriso, è bello ciò che c'è dentro di te, perché ha ridato vita anche a ciò che c'è dentro di me.

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