31. Sorpresa!

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Alterno incredula lo sguardo dal vestito al biglietto, mentre una gioia irrazionale mi fa sorridere e la stanchezza svanisce all'istante.
C'è una sola persona che sa che gli unici vestiti che amo sono quelli in stile vittoriano, ed è anche l'unica che sa cosa mi piace mangiare a colazione.
«Tu sei folle!» esclamo quando mi risponde al cellulare.
«Uuuh hai trovato il vestito?» ride Lena.
«Da quanto va avanti questa cosa?» chiedo a metà fra l'incredulo e l'irritato. È abbastanza inquietante il fatto che la mia migliore amica abbia parlato con il mio... con Drew, insomma.
«Beh, una mattina Drew mi ha chiamata e mi ha chiesto cosa ti piace mangiare a colazione, abbiamo parlato un po' e mi sono fatta sfuggire qualcosina...» Ho come l'impressione che non me la stia raccontando tutta, ma non voglio sapere altro.
«Non ci credo» mormoro facendo scorrere lo sguardo sul capo magnifico che ho fra le dita.
«Ma ancora qui sei? Mettiti quel fottuto vestito e vai dal tuo uomo!» mi urla in un orecchio, e finalmente mi riscuoto. Attacco e getto il telefono sul letto, poi mi tolgo i jeans e la felpa che ho indossato questa mattina di fretta per andare a teatro col cuore che batte a mille. Chissà cosa avrà organizzato Drew. Tutte le preoccupazioni della giornata sono svanite all'istante grazie a quel semplice pezzo di carta.
Sfilo il vestito dalla gruccia e lo ammiro in tutto il suo splendore. È davvero magnifico. Me lo infilo e poi vado in bagno per truccarmi e sistemarmi i capelli. Dopo mezz'ora torno nuovamente nella mia stanza e mi dirigo ansiosa verso lo specchio. Ogni passo è un battito di cuore mancato.
Quando arrivo di fronte alla superficie riflettente i miei occhi si sgranano. Mi sta d'incanto, sembro una principessa. Il corpetto mi fascia delicatamente il busto, intonandosi alla pelle abbronzata, la gonna è ampia e arriva fino a terra. I miei capelli biondi mi ricadono sulle spalle in morbidi boccoli, gli occhi color miele mi osservano increduli, l'ombretto color carne e l'eye-liner li fanno sembrare ancora più grandi. Il rossetto rosso che ho spalmato sulle labbra crea un piacevole contrasto con il colore chiaro del vestito. Non sapevo nemmeno di essere così carina. Non so se piangere o ridere, perché le mie emozioni sono un disastro in questo momento. Non vedo l'ora di abbracciare Drew e ringraziarlo.
Mi riempio i polmoni d'aria e lascio la mia stanza, tirando su il vestito mentre scendo le scale per non pestarlo.
Quando passo di fronte alla sala da pranzo, Annabelle mi richiama. Me ne ero completamente dimenticata. Ora come gliela spiego questa?
«Alza la gonna» minaccia lei assottigliando gli occhi. Lo faccio, perché non so davvero che rispondere, e quando nota le mie Converse li sgrana.
«Così non va, Liz!» borbotta, poi si alza e va al piano di sopra prima che possa dire qualunque cosa. Ricompare dopo pochi minuti e posa a terra un paio di décolleté rosa carne. Alterno lo sguardo dalle scarpe al viso di Annabelle.
«Scherzi?» Vuole prestarmi le sue scarpe? Davvero?
«Ti sembro una che scherza?» chiede retorica. «Vai e stendi Drew!»
«Ma in quanti siete a sapere di questo piano?» chiedo esterrefatta.
«Quante domande fai» borbotta Annabelle, al che mi decido a mettermi le scarpe col tacco, poi lei mi sospinge – poco – delicatamente verso la porta.
«Ricordati che a mezzanotte l'incantesimo svanisce!» esclama con un sorrisetto, facendomi ridere, poi mi chiude la porta alle spalle.
Cammino incerta lungo il vialetto, a metà fra il desiderio di correre per raggiungere Drew il prima possibile e la paura di schiantarmi al suolo. Alla fine riesco ad arrivare alla mia macchina – che ho usato davvero poco da quando ho conosciuto tutti loro – ed entro dalla parte del guidatore il più rapidamente possibile. Mi sfilo le décolleté per guidare e metto in moto l'auto, impostando il navigatore per raggiungere Lake Street.
Non mi sono mai sentita tanto scombussolata per qualcuno, e questa nuova sensazione è... piacevole, mi fa battere il cuore e scorrere l'adrenalina nelle vene. E poi l'alone di mistero che circonda il messaggio è irresistibile per me. La scelta di Drew di lasciare un biglietto sicuramente era mirata.
Finalmente dopo non so quanto tempo che ho trascorso mordicchiandomi il labbro inferiore per l'ansia e svoltando fra alberi e case abbandonate, il navigatore mi indica che sono arrivata, anche se intorno non vedo assolutamente niente. Scendo dall'auto sempre tenendomi il vestito e giro su me stessa, alla ricerca di qualcosa che possa vagamente indicare la presenza di civiltà.
Man mano che percorro la stradina sterrata in cui sono finita e i rumori della città lasciano spazio al silenzio, inizia a venirmi il dubbio di uno scherzo, ma Drew non sarebbe mai così crudele, Lena non sarebbe mai così crudele!
Continuo a percorrere fiduciosa la strada sterrata, concentrandomi sul cinguettio degli uccelli e sul suono del vento fra le foglie. Ad ogni passo le décolleté lasciano un'impronta nella polvere, e i miei pensieri vertono verso Sydney, verso la vecchia Liz. Ogni affondo nel terreno è un pezzo di me che mi sono lasciata dietro per diventare migliore, e anche se non sono perfetta e c'è ancora tanta strada che devo fare, per la prima volta nella mia vita sono fiera di me.
Questi pensieri mi accompagnano fino alla fine della strada. Quando alzo lo sguardo dal terreno, resto a bocca aperta. Mi ritrovo davanti una splendida villa che si affaccia sul lago, simile a quella di Annabelle, ma molto più... regale. Drew ha davvero fatto le cose in grande!
Attraverso il prato curato dirigendomi verso l'entrata, impaziente di vederlo. Il vestito carezza dolcemente l'erba fresca, non riesco a staccare gli occhi dai colori che mi circondano, è davvero stupendo.
Mi concentro su ogni passo, e quando finalmente arrivo sul pianerottolo, niente può impedirmi di fare un sospiro di sollievo.
Mi guardo intorno, catturo con lo sguardo ogni dettaglio, ogni colore. La villa è di legno, a due piani, ed è circondata da un giardino enorme, ci sono aiuole di rose, di garofani, di primule, e di tantissimi altri fiori che non conosco. Creano una fantastica armonia colorata, e vederli mi mette di buonumore. Il giardino è contornato da alberi disposti in fila, fino al lago, ed è solo quando arrivo con lo sguardo in fondo al viale che creano che mi accorgo di Drew.
Il mio cuore salta un battito quando lo vedo che fissa la superficie del lago all'interno di una giacca bianca che gli fascia sensualmente le spalle muscolose. Indossa un paio di pantaloni dello stesso colore dal taglio elegante, ma è quando si volta a guardarmi che mi sento davvero trapassata da parte a parte. Anche da lontano posso scorgere i suoi occhi dello stesso colore dello smeraldo che mi fissano, accompagnati da un sorriso sbarazzino.
Senza nemmeno riflettere mi dirigo verso di lui, che mi aspetta con le mani in tasca in mezzo a due cigni di pietra posti uno di fronte all'altro. Il mio unico desiderio è sentire il suo corpo attorno al mio, ed è forte, sconvolgente, anche terrificante, ma sono certa che è ciò che voglio.
Quando arrivo al limite del lastricato, mi levo le décolleté e lascio che i miei piedi entrino a contatto con la sabbia soffice. Sollevo leggermente il vestito e continuo la mia camminata, mentre il cuore mi sfonda la cassa toracica.
Gli occhi di Drew mi squadrano da cima a fondo, e man mano che mi avvicino, per la prima volta, vedo il suo sorriso mutare da strafottente a meravigliato. La soddisfazione che provo è immensa. Se prima mi sentivo carina, il suo sguardo adesso mi fa sentire bellissima.
Quando lo raggiungo, la Liz determinata lascia spazio alla Liz sensibile, e arrossisco. Alzo piano lo sguardo dalla sabbia e lo punto negli occhi di Drew. La meraviglia, il desiderio e qualcos'altro, qualcosa di più profondo, gli illuminano lo sguardo.
«Sei davvero la creatura più bella che abbia mai visto» mormora, le parole gli escono a forza. Non posso credere di aver lasciato Drew Anderson senza parole!
«Grazie.» È una semplice parola, ma racchiude molto molto di più, racchiude un sentito ringraziamento per tutto ciò che ha fatto fino ad oggi per me, lui è stato il motivo per cui sono diventata una persona migliore, perché mi è stato accanto nei momenti belli e in quelli brutti, sapendo sempre come prendermi, nonostante non gli abbia raccontato nulla di me. Ed è ammirevole, chiunque altro non l'avrebbe fatto. Mi ha aiutata senza neanche accorgersene, perché ho spinto i miei limiti e ho smesso di fuggire. Ho ancora paura dei miei sentimenti, l'effetto che mi fanno i suoi occhi mi spaventa, perché è troppo influente sul mio corpo, e non mi piace quando qualcuno prende il sopravvento su di me, mi fa sentire alle strette, con le spalle al muro, e prevale l'istinto, che mi dice di fuggire. Tuttavia non l'ho fatto. All'inizio sì, ma ora non voglio più. Voglio oltrepassare questo ostacolo una volta per tutte. Voglio ricominciare a vivere.
La mano di Drew mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi si poggia sulla mia guancia. Non l'ho mai visto tanto agitato come adesso. I suoi occhi non si fermano un secondo. Scivolano lungo il mio corpo, risalgono fino al mio viso, si soffermano sulle mie labbra. La cosa mi fa ridere, perché sono sempre io quella nervosa con lui, mentre adesso i ruoli sono invertiti. Drew ha dato vita alla Liz sensibile, è un'altra grandissima cosa che ha fatto per me.
«Io... non so che dire» balbetta, e io sorrido.
«Non dire niente» mormoro con lo sguardo basso e le guance rosse. Ora i ruoli sono pari. Mi sento una bambina colta sul fatto mentre ruba una caramella.
Le mani di Drew mi circondano il viso, fino a portarlo quasi alla sua altezza. Con le décolleté potevo raggiungerlo, ma senza sono una nana accanto a lui.
Avvicina lentamente il naso al mio, facendomi impazzire per l'attesa. Quando arriva vicino alle labbra cambia completamente direzione, e approda sul collo. Risale lungo la mia pelle, lasciandovi una scia di baci. Mi mordo le labbra per non fare versi strani, ma è terribilmente bello. Il mio stomaco è completamente sottosopra, ogni parte del mio corpo va a fuoco. Dovrebbe ricordarmi momenti oscuri del mio passato, ma è una sensazione così piacevole che sovrasta qualsiasi altra cosa.
«Drew...» sussurro, chiedendo pietà. Le sue labbra scorrono lungo la linea della mia mascella, fino al mento, poi salgono più su, evitando accuratamente la mia bocca, e lasciano un bacio casto sul mio naso. Mi lascio andare ad un gemito frustrato, mentre sento chiaramente il sorriso di Drew contro la mia guancia.
«Vuoi che ti baci?» mi chiede passandomi le dita sulle spalle scoperte, una scarica di brividi mi scuote da cima a fondo.
«Eccome se lo voglio.» Questo è un pensiero senza filtro, mi è uscito così, e in un'altra situazione sarei sprofondata dalla vergogna, ma adesso voglio solo le sue maledette labbra sulle mie.
«È il tuo compleanno, dopotutto...»
La sua bocca scivola lungo la mia guancia, fino a raggiungere la mia. Dischiudo istantaneamente le labbra e mi abbandono a quelle morbide di Drew. Le mie braccia vanno automaticamente dietro al suo collo, mentre le sue mi circondano la vita.
«Questo vestito è dannatamente sexy» quasi ringhia contro la mia bocca, e io rido, sentendomi davvero sexy come dice.
«Grazie mille, Drew, per tutto ciò che hai fatto per me» mormoro, mentre il sorriso lascia posto agli occhi lucidi.
«Oh, non piangere Formaggino, per favore.» Si tira leggermente indietro e mi carezza il viso con i pollici. Mi alzo sulle punte e gli lascio un ultimo bacio sulle labbra, il cuore mi sta battendo così veloce che quasi non lo sento più.
«Tienile per il vero regalo» un sorriso misterioso gli illumina gli occhi, e ancora una volta mi chiedo cosa abbia architettato. Finalmente capisco che quella di stamattina era tutta una farsa, e che era così strano perché doveva organizzare tutto questo. La mia curiosità prende come sempre il sopravvento, e attendo impaziente che lui dica o faccia qualcosa, ma continua semplicemente a sorridere.
«Drew! Qual è il regalo?» chiedo quasi saltellando sul posto. Lui sembra riscuotersi all'improvviso.
«Scusa, mi ero perso.» Lo stesso sorriso timido di stamattina gli si dipinge in volto, e il mio cuore manca un battito. «Vieni.»
Mi prende una mano, e io lo seguo verso la villa ammirando le sue spalle toniche che si contraggono sotto la giacca. È così sexy. La mia faccia avvampa, e per fortuna lui non può vedermi. Questi pensieri sconcertano anche me.
Recupero le décolleté quando raggiungiamo il lastricato e procediamo verso la villa. Drew apre la porta di legno e la tiene aperta per me. Subito vengo catturata dai magnifici quadri appesi alle pareti, rappresentano paesaggi reali e immaginari, sono davvero stupendi, ricchi di colore. Al centro di quello che credo sia il salotto c'è un elegante tavolo in legno di ebano circondato da sedie del medesimo colore, oltre questo c'è anche un camino! Credo sia solo di scena, ma Drew smentisce.
«Lo accendono d'inverno.»
«Come hai avuto questa casa?» chiedo accarezzando il legno liscio, poi osservo il divano bordeaux e la televisione al plasma che le conferiscono un'aria più moderna rispetto al tavolo e al camino. È davvero spettacolare.
«Una donna la affittava perché non sapeva che farne, e visto che ti era piaciuta così tanto quella di Annabelle ho pensato che l'avresti adorata...» Ogni minuto che passa Drew è sempre più in imbarazzo, e la cosa mi fa davvero ridere, perché per una volta è lui quello in difficoltà.
Mi giro e gli sorrido, poi cammino verso di lui e lo abbraccio.
«Aspetta a ringraziarmi» mi precede. «Non hai ancora visto il mio regalo.»
Afferro la mano che mi porge e mi lascio accompagnare al piano superiore, ammirando dall'altezza delle scale lo stile sobrio ed elegante del primo piano.
«Sei pronta?» Il nervosismo gli si legge chiaramente negli occhi, ed io annuisco. Drew si scansa per farmi passare, e mi ritrovo davanti un lungo corridoio. Devo muovere qualche passo prima di rendermi conto delle foto appese alle pareti. D'istinto mi porto le mani alla bocca, poi allungo le dita per toccare la prima foto. Siamo io e mia madre, io avevo circa tre anni e lei mi stava facendo saltare sulle sue gambe. I capelli biondi che ho ereditato, ancora lunghissimi, le ricoprono le spalle, gli occhi castani osservano sfiniti me fra le sue braccia. Probabilmente stava cercando di farmi addormentare, non ero una bambina facile.
Mi volto verso Drew con le lacrime agli occhi, è rimasto qualche passo indietro e mi rivolge un sorriso incoraggiante. Deve essere stata Lena a spedirgli le foto, lei ha tutti gli album. Vorrei correre ad abbracciarlo e non lasciarlo più andare, ma la necessità di proseguire nel corridoio è più forte.
Sposto lo sguardo sulla parete di fronte, dove trovo una foto in cui mia madre mi sta infilando i braccioli. Eravamo al mare, avevo cinque anni ed un sorriso da guancia a guancia. Lei era accaldata e sfinita, me lo ricordo come fosse ieri, ma nonostante tutto aveva giocato con me e Sam sotto al sole cocente, aiutandoci a costruire castelli di sabbia.
Le lacrime minacciano sempre più di uscire.
Muovo qualche piccolo passo nel corridoio, il groppo in gola che rischia di soffocarmi. La foto che mi ritrovo di fronte è una delle mie preferite. Avevo otto anni ed eravamo in montagna. C'era una bufera e io avevo una paura tremenda, allora mia madre mi aveva preparato la cioccolata calda e aveva preso un libro dalla libreria che era affiancata alla parete di fronte al camino, poi aveva iniziato a leggermelo, era un giallo, il mio primo giallo in assoluto, e mi aveva rapita così tanto che non mi ero nemmeno accorta che la bufera fosse finita. Nella foto ci siamo io e mia madre sedute sul divano, lei che legge e io che la osservo con gli occhi sgranati, in attesa della parola seguente.
Sfioro i nostri volti con le dita, mentre una lacrima mi scivola lungo la guancia.
Continuo a camminare nel corridoio, mentre si susseguono foto mie e di mia madre in ogni posa possibile. Quando arrivo alla fine, c'è una porta chiusa. Con mano tremante e le lacrime che ormai mi inondano il volto, abbasso la maniglia ed entro nella stanza.
Una tenue luce si fa spazio attraverso le tende. Al centro c'è un tavolo apparecchiato per due, con una candela che illumina l'ambiente. Una parete di vetro concede una splendida vista sul lago illuminato dai colori del tramonto, per il resto la stanza è vuota. Noto però un'ultima foto, appesa sul muro davanti al tavolo. Siamo io e Drew, l'abbiamo scattata una settimana prima in una cabina. Io ho un braccio attorno al suo collo, e osservo l'obiettivo ridendo. Rimango stordita di fronte al mio stesso sorriso, perché mi arriva fino agli occhi. Lui invece mi sta osservando come se fossi la cosa più importante della sua vita, e di fronte a quello sguardo ho un tuffo al cuore. Credevo l'avesse buttata, invece è ancora più grande e appesa proprio di fronte a me. Stringo gli occhi per leggere quello che c'è scritto sopra:

Il tuo passato è stato importante per te, ma ora vorrei che mi permettessi di far parte del tuo presente.

Mi volto lentamente verso Drew. Mi osserva, estremamente teso, mentre si tortura il colletto della camicia. Non ci penso nemmeno, lascio solo che il mio corpo faccia ciò che si sente di fare.
Mi catapulto fra le sue braccia, e mentre la mia testa si deposita sul suo collo, Drew emette un sospiro di sollievo.
«Per un attimo ho temuto che mi avresti detto di no» la sua voce è strozzata. Mi tiro leggermente indietro e lo guardo, gli smeraldi che ha al posto degli occhi brillano per l'emozione, ed io sorrido. Con i pollici spazza via le lacrime dal mio viso.
«Non potrei mai dirti di no» mormoro, e lui si rilassa visibilmente. Mi piace anche questo Drew, il Drew sensibile. Forse anche di più del Drew affascinante e sicuro di sé.
Avvicino nuovamente il volto al suo e lo bacio con passione, con necessità. Voglio annegare nel suo profumo e vivere solo delle sue labbra. Lui mi infila una mano fra i capelli, mentre con l'altra mi prende per la vita e mi avvicina al suo corpo muscoloso. Ci stacchiamo a fatica e Drew, con la fronte premuta contro la mia e gli occhi chiusi, dice la frase più bella che abbia mai sentito.
«Sei importante, Liz, ed ora che finalmente sei mia, non ti lascerò più andare via.»

Ciao fiori di campo!🙊

Aggiornamento rapidissimo solo per voi, sono le due e mezza e sto morendo di sonno, capite quando vi amo?!♥️

Anche se non mi convince per alcuni versi (questioni puramente stilistiche) ve lo pubblico lo stesso, casomai domani con la mente riposata gli do un'occhiata, se cambio qualcosa ve lo notifico!☺️

Finalmente Liz e Drew sono una coppia, ma ci sono ancora tanti muri di segreti a dividerli... Chissà cosa succederà!💕

Al prossimo capitolo!🔜

-A

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