28 - Sud Africa - 2009/2010

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Tra tutti i posti del mondo in cui mi ero pregiato di vivere, fino a quel momento, il Sud Africa fu quello in cui trovai le migliori condizioni metereologiche durante il corso dell'intero anno. Ci arrivai a metà Luglio del 2009, in pieno Inverno. In quel periodo la temperatura notturna, data l'altitudine di 1200 m. s.l.m. del posto in cui mi ero trovato a lavorare, scendeva in media fino a otto, dieci gradi centigradi. Erano rare le punte minime di uno, due gradi sotto zero che si raggiungevano per non più di quindici giorni durante l'intero corso della stagione fredda.

La cosa più bella è che lì, appena sorge il sole, riscalda in fretta l'atmosfera e si raggiungono temperature da un minimo di venti gradi in corrispondenza delle notti più fredde, fino a trenta durante i giorni più caldi. La media diurna della stagione "fredda" si mantiene tra i ventitre ed i ventisei gradi con un cielo sempre di un azzurro nitido ed intenso. Le cose vanno migliorando man mano che si passa ad Agosto, Settembre e via fino a Dicembre. Le temperature in quel periodo subiscono meno escursione tra la notte ed il giorno, quando passano dai diciotto, venti gradi, fino ai ventotto, trenta. Verso la metà di Dicembre arriva poi il periodo delle piogge. Piove quasi tutti i giorni ma per un tempo limitato, in genere, in non più di un'ora. Spesso si manifestano in modo anche piuttosto violento e la temperatura rinfresca di qualche grado per poi risalire in fretta finita la precipitazione, quando il cielo si apre di nuovo, torna l'azzurro presente durante il novantacinque percento dei trecentosessantacinque giorni che compongono il ciclo solare annuo, e tutto si asciuga con una rapidità incredibile. Passare con l'auto su di una strada sterrata, mezz'ora dopo una precipitazione di ottanta millimetri, significa veder sollevare un polverone come se non piovesse da anni.

Solo raramente capita che il cielo sia grigio, carico di umidità e che ci sia una pioggerella sottile ma costante. Quando inizia in questo modo, raramente cambia nel corso delle successive ventiquattro ore.

I mesi più caldi sono quelli da Gennaio a Maggio, comunque mai caldissimi. Si arriva raramente a superare i trentatre gradi e con una bassa percentuale di umidità che non te li fa percepire in modo soffocante. Durante quel periodo, la temperatura notturna, scende al più fino a dimezzarsi rispetto alla massima del giorno.

Tanti degli aspetti positivi che quel paese offre, sono dovuti certamente alla sua vasta superficie, quattro volte più grande dell'Italia, ed al suo favorevole rapporto con il numero degli abitanti, corrispondente a circa i due terzi del nostro paese. Una vastissima parte del territorio è completamente libero da ogni forma di edificazione o urbanizzazione. L'inquinamento risultante, confrontato con il nostro paese, è pressoché nullo. Ciò, oltre che per la bassa densità di popolazione, anche per la scarsa industrializzazione, nonché per il traffico ridotto a causa del tenore di vita basso della popolazione. Questo consente quindi, ad esempio, di trovare latte di altissima qualità, visto che le mucche hanno a disposizione ettari ed ettari di pascolo libero. Ne beneficia, ovviamente, anche la bontà della carne di qualsiasi animale, specie se selvaggio. L'atmosfera poi, non presenta l'ormai tragicamente famoso buco nell'ozono. La scarsa produzione di gas nocivi, delle terre presenti nell'emisfero australe, ha permesso che i filtri naturali, presenti nello strato gassoso che circonda il nostro pianeta, si mantenessero inalterati. Si può ancora andare a mare senza doversi ricoprire il corpo di fastidiosissime ed untuose creme protettive.

L'idea di potersi muovere in auto, senza doversi imbattere in lunghe ed interminabili code causate dal traffico eccessivo, permette poi di trascorrere piacevoli momenti alla guida, mentre ci si sposta, anche percorrendo grandi distanze, ammirando paesaggi sempre nuovi e sorprendenti, impreziositi dall'ineguagliabile ed indescrivibile cielo africano.

Spinto da ciò e dalla mia inesauribile voglia di guidare, quando arrivò la chiusura natalizia del cantiere, il primo anno, decidemmo, assieme alla famiglia, di andare a Cape Town in macchina. Attraversammo il paese percorrendo i millecinquecento chilometri che ci separavano da quella meravigliosa città, in dodici ore all'andata ed in poco meno di dieci al ritorno. Comprese le soste, inevitabili quando ci si muove con i bimbi. Incontrammo, durante il tragitto di andata e ritorno, non più di un centinaio di auto. Impostai, il cruise control del potente pick-up messomi a disposizione dalla ditta per cui lavoravo, a centonovantacinque chilometri orari, giusto cinque in meno, prima che il limitatore elettronico di velocità intervenisse. Nonostante il tragitto fosse composto, per la maggior parte, di strada ad unica corsia per senso di marcia. Non feci caso, come al mio solito, ai cartelli che annunciavano la presenza di autovelox. In più di una occasione anzi, ci ridetti su, pensando che solo degli stupidi avrebbero potuto credere che, se vi erano i cartelli ad annunciarli, ci sarebbero stati davvero i rilevatori di velocità con le fotocamere. Io invece, dall'alto della mia intelligenza, mi ritrovai poi a pagare una serie interminabile di multe per eccesso di velocità che, a partire dal decimo giorno successivo al mio ritorno e per i quindici giorni seguenti, arrivarono a raffica raggiungendo un ammontare di novemila Rand. E pensare che il viaggio in aereo lo avevamo scartato, oltre alla comodità per il trasporto dei bagagli, perche ci sarebbe costato poco più della metà della cifra poi spesa per le contravvenzioni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2016 ⏰

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