Capitolo 87

377 17 0
                                    

DANIELA' S POV

B: Come farò senza di lei? - Sono le 03:04 di notte e io e Bea siamo chiuse in camera mia a parlare di Sofia

D: La riporteremo a casa Bea! - Cerco di incoraggiarla ma nemmeno io ne sono tanto sicura

B: Lo spero tanto ... - Ad un tratto vedo spuntare un sorriso sulle sue labbra

D: Cosa c'è? - Si volta verso di me e mi guarda

B: Niente stavo pensando a quanto io sia patetica in questo momento. Insomma io sono 3 anni più grande di te e invece di consolarti mi faccio consolare, ah sono caduta proprio in basso - Mi avvicino di più a lei

D: Ma che dici scema? Bea già il fatto che tu sia qui è una consolazione per me. Come farei a sopportare quei tre senza la tua autorità? - Ridiamo entrambe, ci fa bene sorridere un po'

B: Ahah hai ragione. A volte penso che abbiano paura di me

D: E infatti è così - Appoggio la mia testa sulla sua spalla - Bhè credo che dovremmo riposarci un po'

B: Si vado ... - Fa per alzarsi dal letto ma io la blocco

D: Dove hai intenzione di andare? Ho un letto enorme e poi non voglio che tu stia da sola a casa tua

B: Ma Stash ...

D: Stash si sa adattare e poi devi punire Adam in qualche modo

B: Oh mi piace quest'idea - Ci mettiamo sotto le coperte e ci addormentiamo accoccolate una all'altra ...

ADAM' S POV

A: Ehi ma dov'è Bea?

D: E' uscita un attimo fuori, aveva bisogno d'aria - Siamo tornati a casa mia dopo la giornata straziante di ieri però io e Bea non abbiamo avuto l'occasione di parlare perché appena siamo arrivati qui si è chiusa in camera con Daniela e sono uscite da lì stamattina

A: Vado da lei - Esco di casa e la trovo seduta sulle scale davanti all'entrata. Mi siedo accanto a lei e noto che ha lo sguardo perso nel vuoto mentre delle lacrime cadono dai suoi occhi - Ehi - Le sposto qualche ciocca dal viso

B: Tu credi che ritornerà?

A: Non lo so Bea ma ti assicuro che se non torna la faremo tornare noi

B: Non sappiamo nemmeno dov'è

A: Dove potrebbe mai essere andata? Insomma conosce solo Londra e l'Italia - Finalmente si volta verso di me e io le rivolgo un piccolo sorriso. Si avvicina a me e poggia la testa sulla mia spalla mentre mi guarda negli occhi

B: Ti amo Adam - Le asciugo le restanti lacrime dagli occhi e poi mi beo del tocco delle sue labbra sussurrandole anche io che la amo

STASH' S POV

S: Dany ci sei? - Sventolo una mano davanti al suo viso risvegliandola dai suoi pensieri

D: Eh? Hai detto qualcosa?

S: No ma vorrei sapere a cosa stavi pensando - Solo adesso noto che sta stringendo così forte la coperta sulle sue gambe che le nocche delle mani le sono diventate bianche

D: Sono una persona orribile se provo rabbia verso la mia migliore amica? - Mi dice riferendosi a Sofia, sembra quasi che si senta in colpa

S: Perché sei arrabbiata con lei? - Mi avvicino ancora di più e le prendo le mani per farla smettere di stringere così forte quella coperta

D: Ah perché? Perché è andata via così senza pensare minimamente a come ci saremmo sentiti noi, perché non ha mai provato a riavvicinarsi a noi, perché non mi ha permesso di dirle quanto in realtà io ci tenga a lei - Delle lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi - Perché non riesco a immaginare che adesso non avrò più quella piccola stronza da stuzzicare e abbracciare ogni volta che ne ho voglia, perché è la mia migliore amica e mi manca tanto! - Si butta tra le mie braccia e libera i suoi singhiozzi. Io la stringo a me e le accarezzo i capelli

S: Shh piccola andrà tutto bene, io sono qui e ti prometto che la troveremo - Spero solo che questa situazione si risolva al più presto ...

SOFIA' S POV

Mi sveglio a causa di tutti i rumori che provengono da fuori e noto che ormai è giorno. Ho mal di testa forse perché non ho dormito molto stanotte sia per i miei pensieri ma anche per i rumori che si sentivano da fuori, qui non si dorme mai. Mi alzo e scendo in cucina trovando sul tavolo un biglietto di zia: " Io e Mike siamo in pasticceria se vuoi passa quando ti svegli, qui c'è l'indirizzo. Ciao piccola ti voglio bene". Mi farà bene andare da zia anche perché non ho mai visto la sua pasticceria tranne che nelle foto.

Faccio colazione e dopo salgo di sopra a vestirmi. Mentre sto per uscire il mio telefono squilla, è un numero che non conosco. Rispondo ...

X: Salve vorrei parlare con la signora Blake

S: Chi parla?

X: Sono la preside della scuola di Sofia Blake lei è la madre? - Oh merda!

S: S-si sono io, m-mi dica - Cerco di non balbettare e di fare una voce più matura

P: Salve signora volevo metterla al corrente che sua figlia non viene a scuola da 1 settimana

S: Si ne sono consapevole ...

P: Ah bene se posso vorrei sapere il motivo delle sue assenze

S: In realtà avrei dovuto avvertirla che io e mia figlia ci siamo dovute trasferire a Los Angeles per problemi personali - L'ansia mi sta salendo sempre di più!

P: Ah quindi sua figlia non frequenterà più questa scuola? - Questa è una cosa alla quale non avevo pensato

S: Per quest'anno si

P: Va bene. Credo comunque che riuscirà a superare l'anno, ho proprio qui tra le mani il suo fascicolo e sua figlia ha degli ottimi voti

S: Ne sono contenta, grazie per il suo interesse preside e mi scusi per non averla avvisata

P: Non si preoccupi spero solo che l'anno prossimo sua figlia ritorni in questa scuola

S: Lo spero anche io, arrivederci - Chiudo la telefonata senza nemmeno aspettare una risposta da parte sua. Mamma mia mi era completamente passato di mente che a scuola manco da 1 settimana! Menomale che aveva il mio numero perché se avesse chiamato mamma non so cosa sarebbe successo, odio mentire così a mia madre ma adesso non posso fare altro ...

Chiudo la porta di casa e cerco di trovare la strada per arrivare in pasticceria, devo riprendere in mano la mia vita!

Una scommessa d'amore...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora