11.

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- Non serve che tu prometta cose impossibili... -

Mormorò lui, che tante volte aveva visto quella promessa spezzata dalla madre e dal padre, i quali avevano una scusa nuova ogni estate per posporre il viaggio. Arrivati alla fine della coda, Jake comprò un pacco di popcorn al formaggio e una bibita, insieme a delle caramelle. Era sempre stato un golosone.

-Io...io voglio farlo davvero.-

Mormorò in risposta, mordendosi le labbra. Jake non si fidava di lui, evidentemente. Non gli credeva nemmeno. Senza dire più nient'altro, comprò delle patatine e una coca cola, per poi dirigersi verso la sala indicata sui loro biglietti.

- Davvero davvero? -

Jake si girò verso di lui, puntando i suoi caldi occhi color cioccolato nei suoi. Era davvero serio, in quel momento.

- Me lo giuri solennemente? -

-Te lo giuro solennemente.-

Gli rispose, tenendo lo sguardo basso. Cercava di non fargli capire che ci era rimasto male.

-Non importa, comunque. Non posso costringerti a fidarti di me.-

Quando capí di averlo offeso, si sentì uno schifo. Ora che aveva un amico, riusciva anche a farlo stare male.

- Non... Non intendevo questo. Solo che tante persone mi hanno promesso troppe volte quel viaggio, ma Verona non l'ho ancora vista nemmeno in cartolina... -

Gli prese la mano, accarezzandola delicatamente.

-Io non sono "tante persone". Io sono Cole Brauss, Dolan, e niente, /niente/ mi farà rinunciare. Lotterò con le unghie e con i denti se necessario, ma tu andrai a Verona. E io sarò al tuo fianco.-

Gli disse, serio, stringendo con forza la sua mano mentre teneva lo sguardo puntato nel suo.

Si sarebbe tanto voluto alzare per abbracciarlo, ma le sue gambe non erano dalla sua parte. Così allungò semplicemente le braccia verso l'alto, sperando che lui capisse dal suo sguardo ciò che desiderava.

Cole capì immediatamente, così lo abbracciò, stringendolo forte a sé. Gli accarezzò i capelli con estrema dolcezza, per poi lasciargli un bacio sulla fronte.

-Andiamo a sederci ai nostri posti?-

- Sì, dai. -

Era arrossito, ma non se ne era nemmeno accorto. Così, tenendo sorridente i biglietti in mano, si fece portare fino alla sala. Si era posizionato accanto ad un sedile normale, dove si era seduto appunto Cole.

Cole si era seduto accanto a Jake, mettendo a posto la coca cola nell'apposito sostegno. Si stravaccò sulla poltrona, appoggiando le braccia, completamente ricoperte di piccole cicatrici, sui braccioli del sedile.

Jake aveva subito iniziato a sgranocchiare i suoi popcorn al formaggio, sorridendo felice di essere con un amico a vivere una serata normale, perfettamente normale per un ragazzo della sua età.

- Pronto per il film?

-Mai stato così pronto!-

Esclamò, iniziando a sorseggiare la sua bibita mentre, di tanto in tanto, guardava il suo amico con la coda dell'occhio.

-E tu?-

- Prontissimo! -

Dopo essersi sistemato gli occhiali, iniziò a tirargli i popcorn di nascosto, sperando in una sua reazione divertente. Gli piaceva fare dei dispetti del genere; era esilarante.

Cole sopportò per un po' senza avere alcuna reazione, per poi voltarsi verso di lui proprio mentre stava per lanciargli un altro popcorn. Gli bloccò il polso, guardandolo intensamente negli occhi, per poi avvicinarsi a lui e prendere il popcorn fra i denti. Dopodiché lo ingoiò, sorridendo beffardo. Inutile dire che Jake si era preso un infarto e che la situazione nei suoi pantaloni era andata a farsi benedire grazie a quello sguardo fin troppo intenso. Gliene lanciò subito un altro sul naso, facendogli una linguaccia.

Scoppiò a ridere, cercando invano di schivare quel popcorn.

-Dolan, sei proprio uno scemo.-

Gli disse, scherzosamente, per poi recuperare uno dei popcorn e tirarglielo fra i capelli.

- Mi rovini i ricci! -

Borbottò lui, facendo per finta il bambino capriccioso, anche se sotto sotto stava trattenendo una risata.

Si sentiva leggero come l'aria.

-Oh, mi scusi, principessa.-

Borbottò, facendo il finto offeso. Così si voltò di spalle rispetto a lui, incrociando le braccia al petto.

Allora lui, all'inizio con l'intento di infastidirlo, iniziò a fargli dei grattini sul collo, ridacchiando.

- Eddai! -

I grattini. Santo cielo, Cole adorava i grattini, tanto che gli fu impossibile non lasciarsi subito andare. Si rilassò, rabbrividendo di tanto in tanto ai suoi tocchi.

- Uffa, non ti sei arrabbiato vero? Vero? -

Continuò lui, accarezzandogli il collo e facendogli i grattini anche durante le pubblicità e i trailer.

-Non...non sono arrabbiato.-

Mormorò, chiudendo gli occhi per godersi meglio quelle attenzioni. Jake aveva trovato l'unico modo per metterlo k.o.

- E allora dammi la mano, scemo. -

Sussurrò lui, facendo scivolare la mano dal suo collo fino alla sua mano, sfiorandola piano, senza intrecciarvi le dita.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora