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Quel ragazzo era tenace, aveva ammetterlo, ma non per questo Harry avrebbe avuto pietà di lui.
L'adrenalina scorreva nelle sue vene come un fiume in piena, rendendo i suoi colpi ancora più forti, forse meno precisi del solito.
Quando l'adrenalina iniziò a scemare, il ragazzo passò al contrattacco.
Ci sapeva fare, l'angioletto.

- Santo cielo, un po' di divertimento. -

Nel tentativo di incassare al meglio un pugno, spostò il combattimento a terra, impostando una presa.

Hunter non era un ragazzo che si dava per vinto facilmente, quello era risaputo da chiunque. Si sarebbe lasciato uccidere, piuttosto che arrendersi davanti al nemico.
I colpi di quel ragazzo erano forti, ma molto poco precisi, e questo Hunter lo aveva notato. Proprio per questo decise di cambiare strategia, puntando tutto sulla velocità e su dei colpi ben assestati.
Quando il combattimento si spostò a terra, cercò in tutti i modi di liberarsi da quella maledetta presa. Rotolò di lato, trascinando con sé anche l'altro ragazzo, nel tentativo di metterlo in un posizione di svantaggio.

Quel ragazzo era davvero bravo, ma forse non abbastanza da metterlo dal tappeto. Con un po' di fortuna, riuscì a bloccarlo a terra per i polsi, stringendoli con forza. Le vene sulle braccia pulsavano, ben in evidenza sulla pelle.

- Sei ancora sicuro di vincere, dolcezza? -

Sibilò il ragazzo dai capelli neri, puntando i suoi occhi scuri in quelli chiarissimi ed angelici. Gli sorrise, prima di tirargli una testata sul naso.

Quando lui lo bloccò, capì di non poter fare nulla per vincere. Aveva perso, dopo tantissimo tempo, e la cosa non gli andava giù neanche un po'. Non ebbe neanche il tempo di rispondergli, che si beccò quella testata dritta sul naso. Iniziò immediatamente a sanguinare, mentre la zona colpita si gonfiava velocemente. Nonostante questo, non distolse lo sguardo dai suoi occhi. Era troppo orgoglioso.

Harry sentì il naso di Hunter scricchiolare e in pochi secondi il tappeto e tutto il viso del ragazzo furono ricoperti di sangue. Non sapeva se accanirsi in quel modo su di lui fosse corretto secondo il regolamento, ma non gli importava; voleva far capire a quei ragazzi chi comandava in quel posto.
La voce di un ragazzo che gli intimava di smetterla raggiunse le sue orecchie, così mollo la presa e si alzò in piedi, togliendosi i guantoni.

- Che vuoi? -

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora