23.

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Quella vacanza a Verona era stata la più bella che Cole avesse mai fatto. Passare tutto quel tempo con Jake, in quella città che aveva scoperto essere meravigliosa, era assolutamente stupendo. Purtroppo, come tutte le cose belle, era finito tutto troppo presto. La settimana stava quasi per volgere al termine e, con essa, anche quel periodo di felicità. Sapeva perfettamente che Verona gli sarebbe mancata, come gli sarebbe mancata quella luce negli occhi del suo Jake. Non l'aveva mai visto tanto felice prima di allora.

Quel giorno erano appena tornati da cena, stanchi morti. Quel giorno l'avevano passato interamente a girare Verona, dato che era l'ultima volta che avrebbero potuto farlo. La mattina seguente sarebbero dovuti andare all'aeroporto per tornare a casa. Cole sembrava davvero distrutto, eppure era felice. Prese Jake fra le braccia e, dopo aver fatto un paio di piroette con il ragazzo fra le braccia, si lasciò cadere sul letto, facendo scricchiolare il materasso.

-È stata la settimana più bella della mia vita, Jake. Grazie.-

Visitare Verona in compagnia del suo Jake era stato assolutamente meraviglioso. Una settimana di divertimento allo stato puro, seppur contaminato da qualche attimo di stanchezza, soprattutto da parte di Cole. Jake sapeva quanto sforzo ci mettesse per trasportarlo ovunque, spingendo la sua pesante sedia a rotelle ovunque andassero, quindi si sentiva piuttosto in colpa proprio per questo.

Quella sera, l'ultima di quella loro vacanza, avevano deciso di cenare in un lussuoso ristorante italiano, per concludere quel loro primo viaggio insieme. Ora, tornati nella loro stanza d'albergo, stavano scherzando tra di loro. Jake era in braccio a Cole, sorretto dalle sue forti braccia. Rise nel cadere sul letto, andando a dargli un bacetto sulle labbra dopo essersi levato gli occhiali.

- Anche della mia, Cole. È tutto merito tuo. -

Cole lo strinse con forza a sé, ricambiando con dolcezza quel piccolo bacio a stampo. Prese i suoi occhiali fra le dita e si allungò per posarli sul suo comodino, per poi tornare a concentrarsi su di lui. Gli sorrise, andando ad accarezzargli i riccioli con le dita. Dopodiché ne isolò uno, portandoselo alle labbra, così da baciarlo. Qualche volta anche il suo lato tenero usciva.

-Non ringraziarmi. Te l'avevo promesso.-

Jake arrossì appena, mordicchiandosi il carnoso labbro inferiore nel guardare il suo Cole. Era così dolce da farlo sorridere come un ebete ogni volta che lo guardava. Si abbassò per baciargli il naso, per poi ridacchiare come un deficiente.

- Ti amo. Dio, quanto ti amo. -

-Ti amo anche io, Jake. Un sacco.-

Sussurrò, portando le dita sul suo collo. Lo accarezzò un pochino, per poi stringere lievemente la presa e attirarlo a sé, così da poter unire le labbra alle sue. Adorava baciarlo, lo aveva adorato sin da quando aveva posato le labbra contro le sue per la prima volta, quella sera al mare. Era stato magico.

C'era qualcosa di speciale tra di loro, un dolce legame di dipendenza che li teneva uniti come non mai. Jake, quella sera, aveva intenzione di intensificare ancora di più quel legame con Cole.
Ecco perché quel bacio si fece sempre più intenso, più passionale. Jake non si era mai sentito così bene.

Quel bacio si fece sempre più intenso senza che Cole se ne rendesse conto. La sua lingua aveva improvvisamente iniziato a stuzzicare le labbra di Jake e, una volta ottenuto il permesso di schiuderle, si era addentrata nella sua bocca. Cole si ritrovò ad accarezzare la lingua di Jake con la propria, in piccoli gesti che, diciamocelo, volevano essere un po' provocatori.

Jake, dopo quei mesi passati insieme a lui a lottare contro le proprie insicurezze, aveva capito di essere pronto a quel grande passo. Sarebbe stata una notte speciale, quella.
Ricambiò goffamente i gesti di Cole, cercando di stargli dietro, mentre le sue mani andavano a poggiarsi contro i bottoni della sua camicia.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora