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Hunter, al contrario di Harry, non aveva mai avuto una vera relazione. Non che non gli fosse mai piaciuto nessuno, anzi. Il problema era che lui non era mai piaciuto davvero ai ragazzi che aveva frequentato, che lo usavano solo come giocattolo erotico senza provare alcun tipo di sentimento. La sua fiducia negli altri, in quel modo, era andata a sgretolarsi con il passare del tempo, finché non era arrivato Cole. Hunter si era innamorato perdutamente di lui non appena lo aveva visto varcare la porta della palestra la prima volta, e lui sembrava ricambiare le sue attenzioni. Lo aveva fatto sentire amato, gli aveva di nuovo fatto credere di poter avere qualcuno vicino. Proprio per questo, quando lo aveva lasciato, ne era uscito distrutto. Da allora, tutto ciò che provava nei suoi confronti era odio, un fortissimo odio.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dalla voce di Harry, che lo aveva appena raggiunto. Era talmente concentrato su altro che non lo aveva neanche visto arrivare. Spostò lo sguardo su di lui e gli sorrise, passandosi una mano fra i capelli. Harry era bellissimo.

-Ciao, Harry.-

Rispose, ormai rassegnatosi al fatto che lui lo avrebbe chiamato nano per l'eternità.

Harry andò a sedersi al suo fianco, non tropo vicino per paura di dargli fastidio o che fraintendesse quel tipo di vicinanza tra di loro. Il fatto che fosse curioso di provare a stare con un ragazzo non implicava necessariamente che quel ragazzo dovesse essere per forza Hunter. Gli sorrise, per poi passargli la sua sigaretta. Secondo la sua prospettiva, condividere una sigaretta con qualcuno, nel più completo silenzio, era una sensazione particolarmente importante. Si andava a creare un legame particolare, indissolubile, a differenza del fumo e delle parole che uscivano dalla loro bocca. Gliela posò letteralmente tra le labbra, senza farsi troppi problemi. In ogni caso erano soli, quindi nessuno avrebbe potuto vederli e pensare male.

- Salti matematica anche tu? -

Gli chiese, prima di sdraiarsi su quella panchina. La sua voglia di andare a scuola, come la sua voglia di vivere, aveva toccato il fondo. Accennò un sorriso stanco, coprendo il viso con un braccio, per nascondere proprio quel sorriso stesso. Essere così a proprio agio con qualcuno.... Era una sensazione decisamente strana, doveva davvero ammetterlo.

- In ogni caso, che ne pensi di Alyssa? Quella dell'ultimo anno. -

Con quella domanda, Harry voleva testare la sua gelosia, visto che ne aveva percepito il sentore più di una volta. Era sicuro che Hunter sapesse che uscivano insieme - più o meno, uscire era un termine piuttosto vago - quindi voleva vedere proprio cosa ne pensasse. Alyssa alla fine non era male, né emotivamente né fisicamente. Era una ragazza molto dolce, forse anche troppo sensibile per i gusti di Harry, ma con un cervello funzionante e pensante. Non era una cosa così ovvia! In più, aveva decisamente un bel fisico. Harry non era particolarmente attratto dalle ragazze eccessivamente magre. Al contrario di esse, Alyssa era formosa al punto giusto, senza che si preoccupasse di un po' di pancia o del fatto che le sue cosce si toccassero. Adorava il fatto che non gliene importasse assolutamente nulla.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora