14.

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Jake aveva solamente paura di rientrare in mare dopo così tanto tempo, soprattutto dovendosi appoggiare completamente a Cole. Non che non si fidasse di lui, per l'amor di dio, ma aveva paura di essere ridicolo, sproporzionato com'era. Gambette piccole e sottili e braccia forti e muscolose.

- Manca ancora molto? -

Gli chiese Jake all'improvviso, con la sua solita voce allegra, accarezzandogli la coscia, lentamente.

Cole, invece, non vedeva l'ora di farsi un bel bagno nelle acque marine, che la sera erano decisamente più calde rispetto al resto della giornata.

-No, non manca molto.-

Gli rispose, rabbrividendo appena nel sentirsi accarezzare la coscia. Strinse più forte il volante, cercando di concentrarsi sulla strada.

Jake non era nemmeno conscio di quanto lo stesse effettivamente distraendo. Non pensava, sinceramente, che Cole fosse gay. Lui, invece, era decisamente palese.

- Meno male! -

Sorrise il minore, contentissimo di essere finalmente lontano da casa, con lui.

In effetti, Cole tendeva spesso a nascondere la sua omosessualità agli altri. Non voleva dare a qualcuno un motivo in più per attaccarlo o per prenderlo in giro.

Si morse le labbra e si sistemò sul sedile, per poi parcheggiare in una via non molto distante dalla spiaggia, dato che sapeva che quella zona era particolarmente affollata.

-Ecco, siamo arrivati!-

Esclamò, sorridendogli appena, per poi scendere dall'auto. Andò subito a prendere la sedia a rotelle di Jake, che posò sul marciapiede, per poi prendere in braccio Jake.

Jake adorava stargli in braccio, perché si sentiva protetto, salvo dalle sue solite tragedie quotidiane. Sarebbe rimasto tra le sue braccia per sempre, ma sapeva di dover tornare nella sua odiosa sedia a rotelle.

- Finalmente! -

Esclamò il ragazzo dai mille riccioli, mentre osservava il mondo che si tingeva di rosso da dietro la sua spalla.

Lo posò delicatamente sulla sedia a rotelle, andando poi a recuperare i loro zaini. Dopodiché iniziò a dirigersi assieme a lui verso la spiaggia, che iniziava già ad intravedersi dall'altro lato della strada. Cole chiuse gli occhi e, per qualche secondo, si perse nel rumore delle onde, che tanto lo rilassava.

-Non vedo l'ora di gettarmi in acqua.-

- Basta che non mi lasci affogare! -

Ironizzò il più piccolo, i ricci scompigliati dal vento fresco che arrivava dalla spiaggia. Non riusciva a credere di essere finalmente al mare, pronto a divertirsi.

-Scemo!-

Esclamò, per poi scoppiare a ridere. Non gli sarebbe mai passato per lo scafandro del cervello fare una cosa del genere, chiaramente.

Una volta arrivati alla spiaggia, Cole si tolse sia le scarpe che le calze, così da poter sentire la sabbia fra le dita.

-Mi mancava questo posto.-

- È davvero stupendo. -

Aggiunse Jake, che si stava slacciando lentamente le scarpe, nonostante non avrebbe potuto comunque sentire i granelli di sabbia sotto i piedi. La cosa lo fece scurire in viso, ma cercò di non farlo notare.

Spostò lo sguardo su di lui, mordicchiandosi le labbra.

-Sì, stupendo...-

Sussurrò lui, per poi scuotere la testa. Come poteva pensare a Jake in quel modo? Erano solo amici, Jake lo considerava solo un amico e lui non aveva bisogno dell'amore. O almeno, questo era quel di cui tentava di convincersi.

Iniziò immediatamente a togliersi la maglia, ficcandola velocemente nello zaino. Cercava in tutti i modi di distrarsi.

Anche Jake si sfilò la maglietta, che mostrò il suo fisico gracile, anche fin troppo. Si sentiva in imbarazzo, perché da solo faceva fatica a svestirsi, soprattutto per quanto riguardava i pantaloni. Piuttosto li avrebbe inzuppati, invece che farseli togliere da lui.

Cole, invece, se li tolse subito dopo, facendo fare ai suoi poveri jeans la stessa fine della maglia. Dopodiché si voltò verso Jake, portando una mano fra i suoi capelli.

-Hai bisogno di una mano?-

- In teoria, S... Sì... -

Balbettò imbarazzato Jake, mordendosi con forza il labbro inferiore. Era quella la parte peggiore di essere in sedia a rotelle: non riuscire ad essere indipendente come voleva.

Si chinò davanti a lui, iniziando a slacciargli i pantaloni. Era terribilmente in imbarazzo, ma cercava comunque di non farglielo notare. Tentava di essere il più veloce possibile, davvero, ma le mani gli tremavano. Quando finalmente riuscì a slacciare i pantaloni glieli sfilò, sorridendogli.

-Fatto...-

- Grazie... -

Intanto il sole era del tutto tramontato, avvolgendo la spiaggia nel buio della sera. Ora almeno era in costume, pronto per entrare in acqua. Si tolse gli occhiali, poggiandoli sopra i vestiti di Cole.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora