16.

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- Non dovresti... Sei così bello. -

Sussurrò Jake, mordicchiandosi le labbra carnose e dolci, che andavano a mescolarsi alla brezza salata. Era aggrappato come poteva a lui, con il cuore di Cole che batteva al massimo sotto la sua mano. Forse in quel momento si rese conto di amarlo davvero.

-Ti amo, Jake...-

Sussurrò, liberandosi finalmente di quell'enorme fardello che gravava sul suo petto ormai da un po'. Pensava che sarebbe stato più difficile dirglielo, invece quelle parole sembrarono fluire spontaneamente fuori dal suo cuore e, dopo, dalle sue labbra.

- Ti amo anch'io... -

Sussurrò Jake, sentendo il cuore esplodergli nel petto per la prima volta. Si tirò su come poteva, per riuscire a baciarlo nuovamente sulle labbra, con una passione mai provata per nessuno.

Una piccola lacrima di gioia scivolò sulla guancia di Cole quando le labbra di Jake si posarono sulle sue. Spostò le mani sulle sue cosce magroline, così da poterlo attirare a sé. Ricambiava il bacio con la medesima passione, una passione che non aveva mai provato prima.

-Ti va di andare a casa...?-

Sussurrò sulle sue labbra, riprendendo quindi a baciarlo.

- Sì... -

Sussurrò, anche se un'idea poco casta si era data spazio nella sua mente. Non ci doveva pensare, anche perché era vergine e non si sentiva assolutamente pronto ad un passo del genere.

Cole gli sorrise e, dopo aver lasciato un ultimo bacio sulle sue labbra, lo prese in braccio e lo portò con sé fuori dall'acqua. Raggiunse velocemente la sua sedia a rotelle, posandovelo un attimo sopra mentre recuperava degli asciugamani dal suo zaino. Gliene porse uno, così che lui si potesse asciugare. Lui, invece, si limitò a passarselo attorno alle spalle e a mettersi in spalla i loro zaini, per poi iniziare a dirigersi verso la casa di sua madre.

Jake sorrise dolcemente nel sentirsi trattato con così tanta cura. Si asciugò velocemente come poteva, specialmente i riccioli, che rischiavano di tornare ad essere un cespuglio ispido.

- Ci vorrà molto ad arrivare? Ho freddo... -

-No, dobbiamo solo attraversare la strada e siamo arrivati. Eccola, è quella lì.-

Gli disse, indicando una casa non molto distante da dov'erano loro, tanto che non ci misero nemmeno un minuto ad arrivarci. Una volta davanti alla porta, Cole iniziò a frugare nelle tasche dello zaino alla ricerca della chiave.

-Dovrebbe essere qui...-

Mormorò fra sé e sé giusto qualche secondo prima di sfiorarla con la punta delle dita. L'afferrò e, subito dopo, aprì la punta, spingendo dentro la sedia a rotelle di Jake.

-Benvenuto a casa, principessa.-

- Principessa? Ragazzo, sei serio? -

Sbottò Jake, cercando di essere serio e non ridere. Era qualcosa di fantastico prenderlo per il culo così, facendo finta di essere incazzato quando invece non lo era.

Cole lo conosceva troppo bene, ormai, e non era così facile ingannarlo. Oltretutto, sapeva perfettamente come farsi perdonare. Ridacchiò e si chinò, lasciandogli un bacetto sulla spalla, dolce e delicato, per poi accarezzarla con la punta del naso.

-Davvero sei arrabbiato?-

Jake arrossì e si morse le labbra, rabbrividendo a quel suo piccolo bacio sulla sua pelle salata.

- N... No... -

Sussurrò poi lui, quasi balbettando, abbandonandosi alle coccole dell'altro.

Chiuse gli occhi, affondando il viso nel suo collo, che di tanto in tanto accarezzava con le labbra, senza però baciarlo. Nel mentre gli accarezzava i riccioli con delicatezza.

-Hai ancora freddo?-

Gli sussurrò, riaprendo gli occhi per poterlo guardare

- Assolutamente no.. -

La sua presenza lo scaldava come un fuoco all'interno del petto. Era meraviglioso saperlo così vicino, così pronto a coccolarlo in ogni situazione.

Aveva solo paura di essere un peso, come lo era per i suoi genitori.

Cole amava coccolarlo, in realtà, tanto che sarebbe stato capace di farlo per l'eternità. Ai suoi occhi, Jake era un tenero cucciolo bisognoso di coccole e di amore, e lui era pronto a donargli ogni singola cellula del proprio corpo, se solo lui l'avesse chiesto.

Lo prese in braccio, puntando lo sguardo nel suo.

-Credo che dovremmo farci una doccia, in ogni caso.-

- Hai ragione. -

Mormorò lui, aggrappandosi con le sue forti braccia al corpo muscoloso di Cole che, in confronto al suo, sembrava una statua greca. Era quasi geloso del suo fisico così bello.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora