22.

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Ridacchiò contro le sue labbra nel vedere quel sorrisetto, per poi baciarle dolcemente, con estrema delicatezza, mentre portava una mano fra i suoi riccioli.

-Pensi che io abbia un secondo fine?-

Chiese in un sussurro, tornando poi a baciarlo, senza lasciargli tregua. In realtà non lo aveva, voleva semplicemente passare una bella serata con il suo amato Jake, ma sicuramente nemmeno lui sarebbe stato contrario. Non voleva forzare le cose, però. Voleva che accadesse naturalmente.

- Nah. -

Ridacchiò Jake, sorridendogli furbo, per poi chiudere gli occhi ed abbandonarsi a quel bacio dolcissimo.
Cole era capace di farlo sorridere come nessuno prima di allora. A chi donare la sua prima volta se non a Cole, il ragazzo che amava?
Ci aveva pensato spesso, ultimamente, quindi era piuttosto propenso all'idea.

-Mhm, sicuro?-

Mormorò, cercando di prenderlo un po' in giro, per poi alzarsi ed andare verso l'armadio, così da poter scegliere dei vestiti decenti.

- Certo, scemo di un Brauss. -

Ridacchiò il ragazzo, spingendosi fino all'altro armadio, alla ricerca di una camicia meno sgualcita. Ne estrasse una color perla, indossandola subito dopo.
Con un'altra spinta, girò la sua sedia a rotelle verso Cole. Si tolse gli occhiali e sorrise.

- Come sto? -

Si voltò verso di lui, sorridendo non appena lo vide.

-Sei perfetto.-

Ammise. Nel mentre, aveva iniziato a spogliarsi, gettando i vestiti che aveva appena tolto sul letto.

- E tu mi farai svenire. Copriti, Brauss, copriti. -

Lo schernì Jake, offrendogli un sorriso dolcissimo, per poi ridacchiare. Vedere Cole senza maglietta faceva salire i suoi ormoni alle stelle.

Scoppiò a ridere, liberandosi anche dei jeans qualche secondo dopo. Per una volta, aveva deciso di essere elegante.

-Meglio?-

Chiese, ironico, per poi tirare fuori i vestiti che aveva scelto dall'armadio, ovvero una camicia bianca e dei pantaloni neri, decisamente più adatti ad un ristorante di quelli strappati che aveva prima.

- Copriti! -

Ribatté ancora Jake, mimando uno svenimento, mentre si mangiava con gli occhi il corpo dell'amato.
Cole era un fascio di muscoli, era perfetto. Non capiva come avesse fatto ad essere così fortunato.

Continuò a ridere, infilandosi finalmente la camicia e i pantaloni.

-Ora sarai contento.-

Gli disse, avvicinandosi a lui per lasciargli un bacio sulle labbra. Dopodiché si sedette sul letto, così da poter indossare le scarpe.

- Meglio, decisamente meglio. -

Sorrise Jake contro le sue dolcissime labbra, mordendole appena per attirarle a sé. Erano così morbide...
Jake invece si spinse davanti allo specchio, cercando di sistemarsi i capelli. Un cespuglio, ecco cos'erano.

-Uh, allora d'ora in poi non mi farò mai più vedere nudo da te.-

Annuì in conferma, per poi alzarsi in piedi e stiracchiarsi. Dopodiché si avvicinò a lui e si chinò, così da poter iniziare a coccolarlo mentre lui si sistemava i capelli.

- Beh, non esageriamo. -

Jake ammiccò in direzione del ragazzo, per poi ridacchiare. Quando Cole lo abbracciò, sorrise intenerito. Adorava quel suo tremendo affetto nei propri confronti. Era così dolce, il suo Cole.

- Sei adorabile. -

-Solo con te.-

Sussurrò al suo orecchio, lasciandogli un bacio fra i capelli. Adorava i suoi ricci, gli piacevano davvero. Non che tutto il resto gli dispiacesse, sia chiaro.

-Possiamo andare, principessa?-

Chiese poi, alzando un attimo lo sguardo per guardare il loro riflesso nello specchio. Nemmeno si riconosceva, in quegli abiti.

- Non. Chiamarmi. Principessa. -

Anche se tentava con tutto se stesso di sembrare arrabbiato, il sorriso di Cole riusciva a smontare ogni finzione. Si passò una mano tra i riccioli, sorridendo al loro riflesso.

Un lottatore e un ragazzo in sedia a rotelle. Una coppia ben assortita, ma stupenda.

- Comunque, ho visto un bel ristorante vicino all'Arena. Solo che deve costare un capitale... -

-Non importa di quanto costa. Voglio portarti lì, Jake, e buttare via un casino di soldi, se sarà necessario. Ma...lo faccio per te, quindi saranno soldi ben spesi.-

Gli sussurrò all'orecchio, lasciandogli un altro bacio, questa volta sulla tempia. Erano completamente diversi, loro due, e forse era proprio questo ad unirli. Cole amava prendersi cura di Jake, amava stargli accanto, amava persino fare fatica, se doveva farlo per lui.

-Su, ora andiamo!-

Detto questo, prese il suo portafoglio e il suo cellulare e se li mise in tasca, per poi portare Jake fuori dalla stanza.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora