9.

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Cole arricciò teneramente il naso, per poi chiudere gli occhi. Rimase accoccolato a lui ancora per un po', la testa appoggiata contro la sua pancia, finché non lo chiamarono per un nuovo incontro. Questa volta, però, fu tutto molto più semplice del previsto. Vinse in pochissimi minuti.

-Jake, io ora vado a farmi la doccia e a cambiarmi. Mi sono allenato pochissimo, ma so vogliamo andare al cinema devo sbrigarmi.-

Gli disse una volta sceso dal ring, scompigliandogli quindi i capelli, come al suo solito, per poi tornare agli spogliatoi.

Jake aveva fatto il tifo come sempre, ridendo e gridando parole d'incoraggiamento verso il suo amico. Questa volta il ragazzo contro il quale si era scontrato era stato davvero facile da battere, quindi Cole ne aveva prese ben poche.

Sorrise nel sentirsi scompigliare di nuovo i capelli, sistemandosi gli occhiali sul naso. Intanto quell'Hunter cercava di fare conversazione, invano. Jake era aperto e gentile solo con Cole.

Hunter era un tipo particolarmente socievole, al contrario di Cole. Lui chiacchierava tranquillamente con chiunque, senza farsi troppi problemi, come stava succedendo anche con Jake.

Cole, intanto, si era velocemente dato una sciacquata, giusto per togliersi di dosso il sangue il sudore. Dopodiché, con un asciugamano in vita, tornò nel punto dove aveva lasciato il proprio borsone. Si asciugò velocemente i capelli, per poi indossare il cambio che si era portato da casa, ovvero una semplice maglia nera e dei jeans dello stesso identico colore, il tutto completato dagli anfibi e dal suo gilet in jeans, che aveva anche quella mattina.

Ritornò immediatamente dopo da Jake, alzando un sopracciglio quando vide che Hunter gli stava parlando.

-Ti avevo detto di non scandalizzarlo.-

Gli disse, posando una mano sulla sua guancia, per poi spingerlo via.

- Non... Non mi ha mica scandalizzato. -

Ribatté Jake, spettinandosi da solo i riccioli color cioccolato, che avrebbe tanto voluto sistemare con una bandana colorata. Sua madre però gli aveva sempre detto di non farlo, quindi era altamente condizionato dalla sua opinione.

Cole si strinse nelle spalle, per poi voltarsi verso Hunter e borbottare delle scuse. Andò quindi a recuperare Jake, portandolo fuori con sé.

-Allora, Dolan, che film ti piacerebbe vedere?-

Gli chiese, abbassando lo sguardo di tanto in tanto, come per controllare che fosse tutto a posto.

- Non lo so, tu cosa vorresti vedere, leone? -

Ridacchiò il più piccolo dei due, sia fisicamente che d'età, poggiando la testa contro lo schienale per poterlo osservare. Gli sorrise come un deficiente, soffiandosi via i riccioli dal viso.

-Mhm? Oh, non ne ho idea.-

Fece spallucce, puntando per qualche millisecondo lo sguardo nel suo. Doveva stare attento alla strada, eppure il suo sguardo era come attratto dalla figura di Jake, come se i suoi occhi potessero essere colmati dalla sua presenza.

-Io non ho preferenze. Solo...niente storie romantiche o strappalacrime, ti prego.-

- Horror? -

Propose l'altro, che solitamente nascondeva quel suo gusto a chiunque, persino la madre. A volte passava intere nottate a guardare film di quel genere con il computer sulle gambe morte, che ormai non sentiva più nemmeno il calore di esso.⁠⁠⁠⁠

-Speravo lo dicessi.-

Ammise, annuendo quindi in conferma. Suo padre e Cole avevano in comune la passione per i film horror, quindi capotava spesso che la sera si mettessero a guardarne qualcuno, spaparanzati sul divano. Tanto, da quando sua madre li aveva abbandonato, potevano fare tutto quel che volevano.

Sorrise in modo adorabile, sembrando quasi un piccolo scoiattolo, per poi riportare lo sguardo sulla strada che avevano davanti. Si stava divertendo un modo e sorrideva quasi sempre, tranne quando la gente lo guardava e pensava: " Poverino. "

Cole ricambiò quel sorriso, chinandosi per lasciargli un piccolo bacetto fra i ricci.

-Tu mi fai fare un casino di cose non da me, Dolan...-

Sussurrò, per poi tornare a guardare la strada come se nulla fosse. Il cinema, fortunatamente, non era molto distante.

Jake arrossì violentemente, mordendosi il povero labbro inferiore, che ormai non ne poteva più dei denti del ragazzo. Quella dolcezza era qualcosa a lui tanto gradito, che non riusciva nemmeno a crederci. Come faceva a farlo sentire così bene anche quando stava così male?

- Ohw, anche se mi piacciono queste cose... -

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora