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Per un attimo, Hunter aveva creduto che lui se ne sarebbe davvero andato. Quando l'aveva visto girarsi, il suo cuore aveva letteralmente avuto un infarto. Ecco, lo sapevo. L'ho perso, come ho perso Cole e tutti gli altri. Stava giusto per lasciarsi scappare un singhiozzo, quando vide Harry voltarsi. Non ebbe il tempo neanche di capire cosa fosse successo che si trovò con la schiena contro i vecchi e polverosi armadietti di quello spogliatoio e le labbra di Harry premute con foga contro le proprie. In quel momento, era davvero incredulo. Stava sognando? Era morto e quello era il paradiso? Improvvisamente si sentiva come una ragazzina alla sua prima cotta e questo lo irritava, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di esserlo. Chiuse gli occhi, portando le dita sul retro del suo collo, così da poterlo attirare a sé. Aveva iniziato a ricambiare quel bacio quasi subito, dopo i primi attimi di sgomento, perché per nulla al mondo avrebbe voluto che lui si allontanasse.

Senza farsi troppi problemi, Harry affondò le dita tra i capelli biondi di Hunter, stringendoli tra le dita come se fossero il suo unico appiglio con la realtà. Sentirlo ricambiare quel bacio con la stessa foga, la stessa complicità lo fece sorridere contro le sue labbra, nonostante tutte quelle emozioni lo stessero scombussolando un bel po'. Le labbra del ragazzo erano morbide, nonostante alcuni punti maciullati dai lividi o dai graffi, quindi Hunter decise di schiudergliele con le proprie, per potervi far scivolare la lingua. Si ritrovò così ad assaporare la sua bocca, esplorandone ogni angolo ed accarezzando la sua lingua con la propria, facendogli notare bene la presenza del proprio piercing.

Quando le cose si fecero leggermente più intese, come per esempio le sue mani sotto la maglietta di Hunter, Harry smise di baciarlo e sfilò le mani dai suoi vestiti, dopo averti accarezzato per un'ultima volta i fianchi. Non voleva che Hunter pensasse di essere un altro giocattolo, l'ennesima bambola gonfiabile nelle mani di una persona diversa. Volevano un bacio e si erano baciati, ma non era il momento di scopare.

- Nano del cazzo. -

Hunter lasciò molto volentieri che Harry schiudesse le sue labbra, così da poter accarezzare la sua lingua con la propria. Sapeva che quel piercing sarebbe stata la sua morte, lo aveva capito sin dal primo momento in cui l'aveva visto. Gli piaceva davvero tanto, ma mai quanto la sensazione di poterlo finalmente baciare. Per quanto aveva desiderato quel momento? C'erano stati persino dei giorni in cui avrebbe semplicemente voluto prenderlo e baciarlo davanti a tutti i loro compagni.

Non lo fermò quando sentì le sue mani sotto la maglia, anche se sapeva che da lì in avanti la situazione sarebbe potuta diventare più intensa. Era questo il problema di Hunter: quando gli piaceva qualcuno voleva farlo felice e compiacerlo, e per farlo si lasciava fare letteralmente di tutto.

Infatti, apprezzò molto quando Harry decise di sua spontanea volontà di allontanarsi, per impedire che quella situazione andasse ben oltre al bacio.

-Mi...mi hai davvero baciato? E Alyssa? E le altre ragazze?-

- Non preoccuparti. -

Sussurrò il ragazzo, allontanandosi lentamente da lui per riprendere fiato ed assicurarsi che il proprio cuore non balzasse fuori dal petto. Già, Alyssa. Probabilmente quella ragazza sarebbe stata male per colpa sua, per colpa della verità, ma era meglio che stesse male per la verità che per una bella bugia. Gli sorrise, per poi spintonarlo di nuovo contro il muro ed abbracciarlo con forza, sorridendo.

Hunter non avrebbe più sofferto, non troppo.

Wheelchair - Boy x BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora